MotoGP, Bagnaia super: ha fin qui ottenuto il 50% di pole e vittorie

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Michele Merlino

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Prendiamo in prestito un termine usato da Valentino Rossi (“Peccone”) ed il titolo di un famoso film (Lo Spaccone), per dare il titolo a questa abbuffata di Pecco in Austria, che lo avvicina a livelli di cannibalismo degni dei più recenti dominatori della top-class: potremmo definire Bagnaia "lo SpEccone"

Partiamo con un dato bello tondo: Bagnaia in questi primi 10 GP ha ottenuto metà delle pole e metà delle vittorie; e già qui si comprende come sia lui il faro della stagione, ma andando più nel dettaglio si scoprono dei risvolti ancor più significativi.

In Austria ha messo a segno il doppio hat-trick, anzi, il doppio Grande Slam: pole, vittoria, giro veloce e tutti i giri in testa sia nella Sprint che nel GPOvviamente, visto il cambio di format di quest’anno, i paragoni con il passato sono impossibili, ma per i soli Grandi Slam nel GP, Pecco è al secondo quest’anno dopo il Mugello, e per trovare un altro pilota con un bottino simile bisogna tornare al Marc Marquez del 2019, l’ultimo anno da dominatore per lo spagnolo.

Ma non sono solo le vittorie a dare lustro alla stagione di Bagnaia, pure i secondi posti non guastano, e nelle ultime 5 gare ha alternato proprio 3 vittorie a 2 secondi posti.

E che dire dei GP in cui Pecco ha comunque dominato ma che non si sono conclusi con un successo? Pensiamo a Silverstone: 18 giri in testa su 20, in cui mancano il primo (Miller) e, crucialmente, l’ultimo (Aleix Espargarò).

Ecco, è proprio questo dato, quello dei giri in testa, che ci fa capire quanto Bagnaia sia il vero punto di riferimento della stagione: nel 2023 ha condotto per 133 giri su 248, quindi più della metà, ed il confronto con i rivali è improponibile:

MotoGP, grafico dei giri in testa del 2023 dopo il GP d'Austria

Curioso il dato di Aleix Espargarò: è stato in testa solo per un giro, quello che gli ha dato la vittoria nel GP di Silverstone!

Pecco naturalmente dà lustro anche ai numeri Ducati: per loro il numero di riferimento per questo GP d’Austria è l’8. 78^ vittoria in top-class, l’8^ al Red Bull Ring (primo tracciato in cui ottengono questo traguardo) e l’8^ da inizio stagione, il miglior bottino per un costruttore dal 2014, quando la Honda vinse le prime 12 gare.

Per finire, il dato sulle moto italiane, visto che anche Aprilia si è messa in mezzo (a Silverstone) in questo tripudio Ducati: sono 7 successi consecutivi per le nostre moto, qualcosa che non succedeva dal 1973-1974, quando la MV Agusta vinse da Assen 1973 a Clermont-Ferrand 1974.