Pedrosa eterno, podio sfiorato nella Sprint Race a Misano: 4° alle spalle di Bagnaia

collaudatore ktm
Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Dopo il grande weekend di Jerez Dani Pedrosa si sta ripetendo anche a Misano, dove il collaudatore KTM è stato capace di sfiorare il podio nella Sprint, impensierendo il campione del mondo in carica Pecco Bagnaia. Un'altra dimostrazione di quanto abbia fatto bene la casa austriaca a puntare sul 37enne spagnolo per sviluppare la moto

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Sarà anche merito della nuova Ktm, un buon prototipo a quanto pare, il motivo che l’ha portato in gara a Misano in veste di super collaudatore. Ma il quarto posto di Dani Pedrosa, un soffio appena dietro Bagnaia, va oltre. Riporta indietro al 2018, l’anno in cui il piccolo fenomeno di Sabadell (Barcellona), decise di smettere. Dopo 31 vittorie in Motogp, 153 podi in tutte le classi e tre titoli mondiali, tra 125 e 250 (uno vinto all’esordio). Ai tempi in cui correva era considerato il Ringo Star del Motomondiale, uno dei Fab Four della MotoGP con Rossi, Lorenzo e Stoner. I suoi avversari lo consideravano un maestro, il migliore esempio di come si guida una MotoGP. Ha smesso dopo un brutto incidente in Argentina nel 2018, l’ultimo da pilota ufficiale.

L'addio da Honda e la felice intuizione di Ktm

La Fim l’ha inserito subito nella Hall of Fame, mentre la Honda gli chiudeva la porta alle spalle, complice gli screzi con Alberto Puig, l’allora team manager della squadra Hrc. La Ktm, su suggerimento del suo ex capo tecnico Mike Laitner, passato nel frattempo alla casa austriaca, l’ha accolto a braccia aperte ben conoscendone il valore. Come pilota, ma soprattuto come collaudatore, tra i migliori in assoluto, dotato di una sensibilità sopraffina, maturata guidando i due e i quattro tempi. Dani ha contribuito con la sua esperienza a portare la moto austriaca ai livelli attuali. E’ considerato dallo staff della Ktm una pedina fondamentale. Per ringraziarlo gli permettono di gareggiare impegnandosi come un pilota vero, non solo come collaudatore, cosa a cui lui ogni volta si prepara come ai bei tempi. Aveva già sorpreso a Jerez, l’ha fatto ancora nella Sprint di Misano (primo delle Ktm al traguardo). In Honda qualcuno forse si morderà le mani, a cominciare da Marc Marquez, suo compagno di squadra per 5 anni.