Motogp, Marquez si separa da Honda: ecco i suoi numeri da record

MotoGp

Vera Spadini

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Un addio pieno di emozione. Marc Marquez si separerà dalla Honda al termine del Mondiale 2023, un anno prima rispetto alla scadenza naturale del suo contratto. Una storia fatta di grandi successi quella vissuta per undici anni con la casa giapponese. 59 vittorie, 101 podi, 64 pole position e soprattutto 6 titoli mondiali conquistati. Il futuro sarà, insieme al fratello Alex nel team Ducati Gresini

Il lato umano degli eroi con il superpotere della velocità affiora di fronte all’eterno conflitto tra ragione e sentimento, che destabilizza persino un 8 volte campione del mondo. Ma ormai la decisione è -lentamente- arrivata: Marquez lascia la Honda. La scelta più difficile della vita, dice Marc, presa con la testa e non con il cuore. Ha vinto la ragione quindi, e ciò che resta è un album grondante di ricordi, vittorie, sentimento. 11 anni insieme, 6 dei suoi titoli mondiali, 5 triple corone, 59 vittorie, 101 podi, 64 pole position. Nel 2013 il pilota spagnolo fa il suo esordio in MotoGp con la casa giapponese, da campione del mondo della Moto2, e chiude in testa, diventando il più giovane vincitore di sempre in top class. Si ripete l’anno successivo, conquistando le prime 10 gare stagionali. Il 2015 è l’anno delle polemiche, poi arriva il poker di vittorie mondiali dal 2016 al 2019. Un dominio assoluto che viene bruscamente interrotto dalla caduta di Jerez nel 2020, e dalla discutibile gestione dell’infortunio, che getta Marquez in un calvario umano e sportivo, fatto di 4 operazioni al braccio, il problema della diplopia, la paura di dover smettere. Eppure il 93 non si arrende: nel 2023 ritrova sé stesso, e la sua forma fisica. Ma non la sua moto. Le innumerevoli cadute, le carenze tecniche rispetto agli avversari, l’impossibilità di vincere: tutto ciò comporta malessere e frustrazione, fino alla rottura. Marquez ha scelto la Ducati del team Gresini per tornare al vertice. Una separazione dolorosa ma consensuale: nessun dramma o litigio, perché la ragione ha vinto ma il sentimento resta.