Marquez campione MotoGP 2025: la sua carriera dall'infortunio alla rinascita
L'infortunio di Jerez 2020 e tutto il calvario successivo tra operazioni, ritorni stentati e molteplici stop forzati è ormai alle spalle: Marc Marquez torna a vincere un titolo in MotoGP a 6 anni di distanza dall'ultima volta. Dagli esordi in 125 al dominio in Honda, passando per i problemi fisici e la sua seconda vita in Ducati: quella di Marc è una storia di 'rinascita' tra le più incredibili nella storia dello sport. Riviviamola qui di seguito
- Marquez esordisce in 125 nel 2008, ingaggiato dal team Repsol KTM 125cc guidato da Alberto Puig. Conclude la sua prima stagione con il 13° posto, totalizzando 63 punti. Nel 2009 chiude l’annata con l’ottavo posto, mentre nel 2010 arriva il primo Mondiale: vince il titolo 125 con il team Red Bull Ajo Motorsport
- I numeri del suo primo Mondiale fanno capire che Marquez diventerà un grande pilota: colleziona 10 vittorie, 12 pole e 310 punti
- Nel 2011 passa in Moto2, ingaggiato dal team CatalunyaCaixa Repsol con una Suter MMXI: chiuderà la stagione al 2º posto con 251 punti, alle spalle di Stefan Bradl. Si riscatta subito l’anno successivo, vincendo il Mondiale di Moto2 con la Suter
- Vince il Mondiale di Moto2 in Australia con una gara di anticipo, collezionando in totale nove successi e 328 punti
- Nel 2013 passa in MotoGP nel team Repsol Honda al posto di Stoner. È affiancato dal connazionale Pedrosa. Nella seconda gara della stagione conquista la pole, diventando a 20 anni, 2 mesi e 3 giorni il più giovane pilota di sempre a partire davanti a tutti in top class, superando il precedente record di Spencer che resisteva da 31 anni. Nello stesso GP Marquez diventa il più giovane pilota a vincere una gara di MotoGP. È il preludio a una stagione straordinaria, che terminerà con il primo Mondiale in MotoGP
- Marquez conquista subito il Mondiale alla sua prima stagione in MotoGP, vincendo 6 gare e totalizzando 334 punti
- Nel 2014 Marquez vince le prime 10 gare della stagione. La corsa al titolo è inarrestabile: conquista il secondo Mondiale consecutivo in MotoGP con tre gare di anticipo
- La conquista del Mondiale 2014 è frutto di due record: 13 gare vinte e 13 pole in una singola stagione. Totalizza 362 punti, staccando il secondo in classifica (Valentino Rossi) di 67 punti
- Nel 2015 Marquez non riesce a ripetersi: chiude il Mondiale al 3° posto alle spalle di Lorenzo (1°) e Rossi (2°). Marc è protagonista di un contatto con Valentino in Malesia, condito da tante polemiche: il pilota della Yamaha viene penalizzato con l’ultima fila a Valencia
- Nel 2016 Marquez si riscatta, tornando sul tetto del mondo con tre gare di anticipo (come nel 2014, in Giappone): vince il suo terzo titolo in MotoGP, il quinto in carriera nel Motomondiale
- "Give me 5", è lo slogan che accompagna il quinto Mondiale vinto da Marquez con 298 punti. "Batti cinque", dice simpaticamente lo spagnolo ai suoi tifosi. Cinque è non solo il numero di titoli vinti di Marc, ma anche il numero di gare vinte dal pilota della Honda nel 2016
- Nel 2017 Marquez deve fare i conti con nuovo avversario: Andrea Dovizioso. Un rivale "nuovo" non perché si tratti di un esordiente, ma perché DesmoDovi raccoglie finalmente i frutti di tanti anni di lavoro. Dovizioso trova il feeling ideale con la sua Ducati, grazie anche al supporto perfetto del team di Borgo Panigale. Nonostante la stagione straordinaria di Andrea (con ben 6 successi), Marquez riesce a vincere il Mondiale proprio all'ultima gara
- Sul podio di Valencia Marquez alza al cielo un dado enorme, mostrando a tutti il lato con il numero "6", come i Mondiali vinti dallo spagnolo (e come le gare vinte nel 2017). Una curiosità: Marc si conferma campione del mondo con lo stesso numero di punti dell'anno precedente, ovvero 298
- Nel 2018 il rivale di Marc Marquez è ancora Andrea Dovizioso, ma lo spagnolo (dopo qualche sbavatura nei primi GP) non sbaglia più un colpo e vince il settimo Mondiale in Giappone con tre gare di anticipo. Per la terza volta lo spagnolo vince il titolo a Motegi dopo il 2014 e 2016
- A 25 anni, 8 mesi e 4 giorni Marquez è il più giovane pentacampione della top-class, di un anno più giovane rispetto a Valentino Rossi quando ottenne il suo quinto titolo (26 anni 7 mesi 9 giorni, a Sepang nel 2005)
- Nel 2019 Marquez batte in volata in Thailandia Quartararo e conquista un altro titolo. Diventa il più giovane di sempre a vincere 8 Mondiali in tutte le classi a 26 anni e 231 giorni, strappando il record a Hailwood, che aveva 27 anni e 112 giorni quando vinse il suo 8° titolo. Ora sono 3 i piloti che hanno vinto sei o più titoli in top-class: Agostini (8), Rossi (7) e Marquez (6).
- Il 2020 è un anno speciale per Marc Marquez: il suo sogno di correre in squadra con il fratello si realizza. Sembrava tutto perfetto, e invece il sogno è durato poco: per il più grande dei fratelli Marquez la stagione 2020 sarà compromessa dall'infortunio di Jerez alla prima gara del Mondiale
- L’infortunio di Marquez avviene il 19 luglio, durante il GP di Jerez, prima gara del Mondiale 2020. Lo spagnolo della Honda sta rimontando dopo un errore nei primi giri: è uscito sulla ghiaia, ma sta realizzando una straordinaria rimonta ripartendo dal fondo del gruppo. Marquez è terzo e in piena lotta per il secondo posto, quando viene sbalzato dalla sua Honda per poi cadere rovinosamente. Si rialza in un primo momento, ma appare subito dolorante al braccio destro. Al centro medico viene confermata la frattura all’omero del braccio destro
- Dopo aver provato un recupero lampo nella gara successiva, Marquez è costretto a fermarsi: da quel momento non tornerà più in pista nel 2020, di fatto la sua stagione termina con zero punti in classifica
- Nel 2020 Marquez subisce tre operazioni all'omero del braccio destro fratturato a Jerez, l'ultima risale a inizio dicembre
- I tempi di recupero così si prolungano, anche a causa della presenza di una "precedente infezione nella frattura", come spiega la Honda in un comunicato dopo il terzo intervento
- Il 2021 è l'anno del recupero. Marquez mostra continuamente i propri progressi sui social, quasi come a voler mandare un messaggio agli avversari: "Per il Mondiale ci sono anche io", avrà pensato tante volte Marc, che adesso spera di tornare in forma per la prima gara della stagione. Si parte il 28 marzo in Qatar. Il suo compagno di box sarà Pol Espargaró, arrivato dalla KTM
- L'inizio della stagione 2021 è alle porte e la domanda che si pongono tutti è: Marc Marquez sarà presente in griglia? A fugare ogni dubbio ci pensa il pilota stesso, che durante la presentazione Honda del 22 febbraio afferma: "Non abbiamo ancora la data del rientro. Di sicuro non sarò in pista nei test in Qatar". Si sofferma anche sugli obiettivi della stagione: "Il primo obiettivo è guidare una moto, poi divertirmi, poi tornare quello di prima"
- Il 12 marzo arriva il tanto agognato via libera dei medici: l'ultima visita a cui si è sottoposto Marquez dà esito positivo. Il team Honda annuncia tramite una nota ufficiale che "il pilota può intensificare il programma di recupero della forza e della mobilità in vista di un rientro graduale alle gare". Il giorno stesso, torna in pista su una pit bike Bucci sul circuito di Alcarràs
- Dopo aver guidato una MotoGP depotenziata al Montmeló, arriva un altro stop da parte dei medici, che ritengono più prudente posticipare il rientro. Marquez salterà quindi le prime due gare della stagione di MotoGP 2021
- Il 10 aprile, con due giorni di anticipo, arriva l'annuncio del rientro. Ottenuto il definitivo via libera da parte dei medici, Marquez torna in pista a Portimao: "Sono felicissimo, finalmente potrò tornare a fare ciò che più mi piace"
- Dopo 271 giorni dalla caduta, Marquez torna a disputare un Gran Premio: a Portimao, dopo una gara spettacolare, chiude settimo. Nei box scoppia in un pianto liberatorio: "Era impossibile trattenere le emozioni. Lacrime di gioia, mi sono sentito di nuovo pilota"
- Servono 5 Gran Premi a Marquez per tornare alla vittoria: il 20 giugno sale sul gradino più alto del podio nel Sachsenring, esattamente 581 giorni dopo l'ultimo successo, a Valencia nel 2019. Lo spagnolo, dopo un grande partenza, si mette al comando, restando saldamente in testa fino al termine
- Il 13 agosto, dopo l'ennesima caduta, Marquez non nasconde il dolore al braccio destro. Dopo le prove libere del GP d'Austria, infatti, dichiara: "Fisicamente fatico soprattutto in questo circuito, che ha tante staccate a destra. La spalla mi fa male". Dolore che però non gli impedisce di correre: partito 5°, lotta per le prime posizioni, ma dopo il cambio moto cade a due giri dal termine. Riparte e chiude in 15^ posizione
- Ad ottobre arrivano due successi di fila: il primo ad Austin e il secondo in Emilia Romagna. In Texas, è la quarta vittoria dopo il 2014, 2016 e 2018. A Misano, lo spagnolo mostra i muscoli del braccio destro: "Il braccio non si è stancato, era fresco e dinamico"
- Arriva una tegola inaspettata, in seguito ad una caduta durante un allenamento di motocross ha riportato una lieve commozione cerebrale. Per questo motivo, arriva lo stop come misura precauzionale
- Finisce il mondiale per lo spagnolo, il 9 novembre la Honda rende noto che Marquez soffre di diplopia, ovvero la doppia percezione di un'immagine. L'occhio coinvolto è lo stesso lesionato nel 2011 dopo l'incidente a Sepang. "L'esame effettuato ha evidenziato una paralisi del quarto nervo destro con interessamento del muscolo obliquo superiore destro", spiega dottor Dalmau
- La nuova stagione di MotoGP si avvicina. Il via con il consueto GP del Qatar avverà nel weekend del 4-6 marzo. Così come accaduto l'anno precedente, sono tanti i dubbi intorno a Marc Marquez: riuscirà a recuperare in tempo? Diversamente da quanto accaduto nel 2021, lo spagnolo riesce a gareggiare in Qatar, chiudendo in 5^ posizione
- Sembrava iniziato bene il 2022 per Marquez, ma in Indonesia, durante il warm up, è protagonista di una brutta caduta: sbalzato in aria dalla moto, batte forte la testa dopo una rotazione in aria. Trauma cranico e varie contusioni: questo recita il bollettino medico, che costringe il pilota a rinunciare alla gara. "Sto bene, ho deciso di non gareggiare per precauzione, per non correre ulteriori rischi", scrive lo spagnolo sui social
- In seguito al weekend in Indonesia, si riacutizza la diplopia. Salterà anche la terza tappa del mondiale in Argentina. "Oggi non riesco a sorridere, ma troveremo il modo di farlo nuovamente", commenta
- 28 maggio, Gran Premio d'Italia, Marquez termina le qualifiche all'11 posto, complice anche una caduta. Arriva la conferma ufficiale: Marc si sottoporrà al quarto intervento all'omero destro. L'infortunio rimediato a Jerez nel 2020 lo tormenta da allora
- L'operazione ha luogo il 2 giugno presso la Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota. "Per tre ore il dottor Joaquin Sanchez Sotelo e il suo team hanno eseguito un'osteotomia omerale", rende noto la Honda con un comunicato, l'intervento è riuscito. "Grazie per tutti i messaggi di supporto! L'operazione è andata bene, mi sento meglio!", le parole di Marquez sui social
- Dal Mugello a Misano: Marquez rientra in pista per i test a Misano il 6 e il 7 settembre. I risultati sono positivi: non solo registra buoni tempi (durante la seconda giornata di test chiude a mezzo secondo dal record assoluto della pista), ma la tenuta del braccio destro dà buone impressioni
- "Ho un grande sorriso oggi: sono felice di annunciare che sarò ad Aragon per correre in questo weekend": Marquez comunica il proprio rientro in pista a distanza di 106 giorni dalla quarta operazione all'omero del braccio destro. L'obiettivo? Finire la gara
- Il campionato termina come meglio non potrebbe: in Australia ritrova il podio, classificandosi in seconda posizione. Inoltre, arriva 4° in Giappone, 5° in Thailandia, 7° a Sepang. Si ritira, invece, ad Aragon e Valencia
- Sull'onda delle ultime prestazioni del 2022, inizia al meglio la stagione 2023: nella prima storica Sprint Race della MotoGP, corsa a Portimao, si classifica terzo. Diversamente dalla prestazione in Gara 1, la domenica si ritira dopo aver centrato Oliveira, episodio che gli vale due long lap penalty da scontare in Argentina. La caduta gli procura la frattura al 1° osso metacarpale della mano destra
- Prima parte della stagione 2023 non esaltante per Marquez, che conquista 15 punti nelle prime 8 gare stagionali, tutti provenienti dalle Sprint Race. Nelle gare della domenica, infatti, non è mai andato a punti. La ragione di questo rendimento è anche dovuta al ritardo nello sviluppo delle moto da parte delle scuderie giapponesi rispetto a quelle europee
- Dopo la pausa estiva, cambia passo: conquista infatti 49 punti, divisi tra Sprint Race e Gare della domenica. Durante il Gran Premio del Giappone termina in terza posizione che gli vale il primo podio in gara della stagione
- Non solo belle prestazioni: la seconda parte di stagione è caratterizzata da tanti rumors sul futuro del campione spagnolo. Il matrimonio con Honda sembra essere in dirittura d'arrivo e l'opzione per il futuro più accreditata è il contratto di un anno con il team Gresini, dove raggiungerebbe il fratello Alex
- 04 ottobre 2023: arriva le risoluzione consensuale del contratto che ha legato Marc Marquez alla Honda per ben 11 anni, durante i quali hanno conquistato 6 titoli mondiali, 59 vittorie, 101 podi e 64 pole. "Risate, pianti, gioie e momenti difficili, ma soprattutto: una relazione unica ed irripetibile": queste le parole di addio del pilota al team con il quale si è consacrato campione
- 12 ottobre 2023: è ufficiale: Marquez nel 2024 correrà di nuovo in squadra con il fratello Alex, questa volta nel team Gresini. Questa la destinazione dopo la fine del rapporto con Honda: il pilota di Cervera guiderà una Ducati satellite
- Il 20 gennaio 2024 Marquez si presenta con addosso i suoi nuovi colori: "Voglio tornare a divertirmi - ha dichiarato nel corso dell'unveiling della nuova moto. Ho vinto tanto ma gli ultimi 3-4 anni sono stati molto difficili per me e stavo cercando una cosa diversa. Il team Gresini è stato l'unico che mi ha aspettato e dato il mio tempo, quando mi ha visto pronto mi ha scelto. Se punto al Mondiale? Arrivo da anni difficili e non vinco da tanto. Preferisco creare piano piano la base, poi vedremo dove arriveremo"
- Nel corso dei test prestagionali Marquez ha lavorato molto per adattare il suo stile di guida alla Ducati dopo 11 anni in Honda: "Dovrò imparare da Bagnaia"
- I risultati però non tardano ad arrivare e già nella prima gara in Qatar riesce a chiudere con un 5° posto nella Sprint Race e un 4° nella gara lunga
- A Portimao e in Texas arrivano i primi due podi nella Sprint Race, mentre a Jerez il primo podio con il nuovo team chiudendo secondo alle spalle di Bagnaia
- Le prestazioni di Marc continuano a crescere (due secondi posti a Le Mans e 2° e 3° posto in Catalunya) e lo spagnolo alimenta i dubbi dei vertici Ducati: ormai la corsa per la seconda sella accanto a Bagnaia è una lotta a due tra lui e Jorge Martin
- Il disegno Ducati sembrava potesse prevedere Martin nel team ufficiale e Marquez spostato in Pramac con una moto factory, ma nel giovedì del Mugello l'8 volte iridato sorprende con questa dichiarazione ai microfoni del sito ufficiale MotoGP: "Pramac non è un'opzione per il 2025"
- Marquez chiude il GP d'Italia con un secondo posto nella Sprint e un quarto nella gara lunga. E soprattutto con la voglia di conoscere la decisione di Ducati per il 2025
- Nel primo pomeriggio di lunedì 3 giugno arriva l'indiscrezione: Ducati ha scelto Marquez, sarà lui ad affiancare Bagnaia nella prossima stagione
- Poco dopo, alle 18, c'è un annuncio che fuga ogni dubbio: Jorge Martin ha firmato con Aprilia, accordo che spalanca definitivamente le porte del team rosso a Marc Marquez
- Mercoledì 5 giugno arriva l'annuncio ufficiale: nel 2025 il catalano lascerà la Ducati del team satellite Gresini per passare al team Ducati factory, al posto di Enea Bastianini. Marquez firma un contratto biennale e abbraccia così la rossa di Borgo Panigale, andando a formare una coppia da sogno con Pecco Bagnaia.
BURIRAM: LA DOPPIETTA AL DEBUTTO SULLA DUCATI
- La marcia trionfale di Marc parte a inizio marzo dalla Thailandia: il catalano scatta in pole e firma una doppietta nel primo weekend dell'anno, vincendo la gara lunga di Buriram in maniera del tutto particolare, a causa di un problema alle pressione delle gomme. Nel corso del 7° giro, infatti, lascia passare il fratello Alex, rimanendogli incollato fino a 3 giri dal termine, quando decide di riprendere il comando. Terzo Bagnaia.
DOMINATORE IN ARGENTINA
- Due settimane più tardi si ripete a Termas de Rio Hondo: giro record in qualifica, dominio nella Sprint e vittoria alla domenica dopo un bel duello con Alex, 2° davanti all'altra Ducati di Franco Morbidelli.
LA CADUTA DI AUSTIN GLI COSTA LA TESTA DEL MONDIALE
- Leggera flessione in Texas: Marc è ancora in pole e vince la Sprint, ma il 30 marzo scivola nella gara lunga mentre è in testa alla gara, costretto al ritiro. Uno 'zero' che gli costa la testa del Mondiale, comandato ora per un punto dal fratello. Si avvicina in classifica anche Bagnaia, che trionfa ad Austin e si porta a -12 dal compagno di squadra.
HAT-TRICK IN QATAR: TORNA LEADER
- A Lusail, Marc torna 'cannibale' e si riprende di forza la leadership del campionato: pole, Sprint e gara lunga in Qatar, dove non vinceva dal 2014.
LUCI E OMBRE A JEREZ: CONTRO-SORPASSO DI ALEX
- In Spagna, un altro mezzo passo a vuoto (per i suoi standard, s'intende): 'solo' 2° in qualifica (pole di Quartararo), successo nella Sprint, ma un'altra caduta nel Gran Premio domenicale (scivola al terzo giro, 12° al traguardo con la moto danneggiata) gli costa nuovamente il comando della classifica a favore del fratello, davanti ancora di un punticino. E anche Bagnaia, grazie a due bronzi, si rifà sotto: 20 punti lo separano adesso dal leader del Mondiale.
LE MANS 'FORTUNATA': MARC DI NUOVO IN VETTA
- La vittoria nella Sprint e un preziosissimo secondo posto alle spalle di Johan Zarco nella 'folle' gara bagnata di domenica riportano Marc in vetta a +22 su Alex e +51 su Pecco, uscito da un fine settimana da incubo in Francia.
ZERO VITTORIE A SILVERSTONE!
- In Gran Bretagna, per la prima volta in stagione non vince la gara del sabato: secondo... dietro il fratello. Domenica, poi, deve inchinarsi a Marco Bezzecchi, autore di una prova fenomenale a Silverstone. Ma che rimonta di Marc: terzo al traguardo malgrado il 'lungo' che l'aveva fatto precipitare al 9° posto. E il campionato è sempre nelle sue mani: +24 su Alex e +72 su Bagnaia, in crisi nera.
IL WEEKEND 'MONDIALE' DI ARAGON
- L'8 giugno, Marc domina anche la gara dopo la Sprint e chiude in patria il weekend perfetto, nel quale è stato primo in tutte le sessioni (proprio il catalano era stato l'ultimo a riuscirci nel 2015 al Sachsenring). Un altro passo verso il 9° titolo iridato: 32 punti di vantaggio su Alex e +93 su Bagnaia.
MUGELLO IN 'RED'
- La marcia del catalano è inarrestabile. Al Mugello firma il miglior tempo (con il nuovo record della pista in 1:44.169) e conquista la 100^ pole position in tutte le classi; vince la Sprint nonostante un problema al via col launch control e domenica completa l'opera nella gara lunga, 11 anni dopo l'ultima volta a Scarperia, scappando in classifica: +40 sul fratello e +110 su Bagnaia.
ASSEN: 68 COME AGOSTINI
- Malgrado una qualifica 'imperfetta' (scatta 4° in Olanda), Marc confenziona un'altra doppietta tornando a vincere nel tempio della velocità dopo 7 anni. Marquez eguaglia anche Giacomo Agostini a 68 successi in top class, al 2° posto di tutti i tempi (Valentino Rossi è primo con 83). In campionato, comanda ora con 68 punti di vantaggio su Alex e 126 su Bagnaia, sul podio (3°) insieme a Bezzecchi nella gara domenicale.
LA 9^ SINFONIA AL SACHSENRING
- Manco a dirlo, Marquez fa il pieno in Germania: 73^ pole in carriera, Sprint (con sorpasso a Bezzecchi nell'ultimo giro) e gara lunga, terminata con oltre 6 secondi di vantaggio su Alex e Bagnaia, che inseguono ora - rispettivamente - a -83 e -147. Per la prima volta, Marc vince 9 volte in un circuito.
BRNO: ANCORA UNA DOPPIETTA
- Per una volta, Marc dovrà scattare alle spalle di Pecco, ma la musica non cambia: vince la Sprint (condizionata dal caos generato dal warning segnalato dai dashboard di entrambe le Ducati, benché la pressione fosse regolare); e fa sua anche la gara della domenica, che mette una seria ipoteca sul Mondiale: +120 sul fratello Alex, +168 su Bagnaia.
IL FILM DI SPIELBERG: MARC DA OSCAR
- Gli effetti delle vacanze si riflettono sulle qualifiche austriache (Marquez scivola nel finale e deve accontentarsi della 4^ casella, con Bezzecchi in pole). Ma non sulle gare: ancora una doppietta per il catalano che vola in campionato a +142 su Alex e +197 su Bagnaia.
IMPERATORE D'UNGHERIA
- L'aggiornamento dei record continua anche nel nuovo circuito ungherese di Balaton Park, al debutto nel Motomondiale: 5° Grande Slam Sprint della stagione (pole, vittoria, giro veloce, sempre in testa) e domenica arriva la 7^ vittoria consecutiva, la migliore per un pilota Ducati. E i brutti risultati di Alex e Pecco lo avvicinano alla meta: +175 sul fratello e +227 su Bagnaia.
MARQUEZ PIGLIATUTTO A BARCELLONA
- Al Montmelò è un 'affare di famiglia'. Alex si prende la pole e la gara lunga, Marc si limita alla vittoria nella baby race e al secondo posto nel Gran Premio domenicale. Il +182 in classifica sul fratellino non gli consente di avere il primo "match point" per il titolo Mondiale già a Misano (avrebbe dovuto chiudere il weekend con un margine di almeno 185 punti).
SPAGNA-ITALIA 1-1
- A Misano è un weekend dalle due facce: sabato Marc scivola e 'regala' il successo a un super Bezzecchi; ma domenica si aggiudica il duello con il pilota dell'Aprilia eguagliando il record stagionale di 11 vittorie per un pilota Ducati firmato da Bagnaia nel 2024. A Motegi avrà il primo match point: per farlo dovrà ottenere tre punti in più del fratello nell'arco del fine settimana giapponese.
L'ESULTANZA ALLA MESSI
- Dopo il trionfo del GP domenicale italiano, il catalano festeggia come la Pulce: salendo sul podio e sfilandosi la tuta, poi esposta al pubblico come aveva fatto con la sua maglietta il fuoriclasse argentino al Bernabeu in un indimenticabile Real Madrid-Barcellona del 2017.
MARC: "NEL 2021 SONO STATO A UN PASSO DAL RITIRO"
- Nella settimana che porta a Motegi, Marc si racconta al sito ufficiale della MotoGP: "Il momento più duro - confessa - è stato al rientro nel 2021 dopo l'infortunio di Jerez, correvo e non mi sentivo bene. Ero vicino al ritiro. Ma volevo dimostrare il mio valore e il meglio sulla griglia era la Ducati". "Lasciare la Honda - aggiunge - e andare a titolo gratuito alla Gresini solo per dimostrare a me stesso di essere competitivo è stata una grande sfida: se fosse andata male la mia carriera sarebbe finita".
IL NONO TITOLO IN GIAPPONE
- Al termine della gara in Giappone Marc sfrutta il 1° match point a disposizione e chiude il Mondiale: torna a vincere un titolo (il primo post infortunio) a 6 anni di distanza dall'ultimo (2019), mettendosi definitivamente alle spalle un periodo molto buio della sua carriera sportiva