Marini e Bezzecchi sul podio nella Sprint dell'Indonesia: "Ma che dolore!"
mooney vr46Marini e Bezzecchi hanno terminato la Sprint Race in Indonesia rispettivamente secondo e terzo. I due piloti del team Mooney VR46 hanno recentemente subìto un'operazione alla clavicola: Marini dopo l'incidente in India, Bezzecchi domenica 8 ottobre in seguito a un infortunio in allenamento. Il dolore ha dunque accomunato la corsa di entrambi, più forti della sofferenza per salire sul podio
Gara da ricordare per il team Mooney VR46: entrambi i piloti, Marini e Bezzecchi, salgono sul podio della Sprint Race in Indonesia, classificandosi rispettivamente secondo e terzo. È stata una prova fisicamente dura per entrambi i piloti: hanno dovuto lottare non solo contro gli avversari, ma anche contro il dolore fisico alle rispettive clavicole infortunate nelle scorse settimane. Per Marini, infatti, è la prima gara dall'infortunio, con conseguente operazione, rimediato durante la Sprint Race in India dopo un contatto proprio con Bezzecchi, mentre il compagno di team è stato operato soltanto sei giorni fa (domenica 8 ottobre), in seguito a una frattura alla clavicola destra durante un allenamento al Ranch di Tavullia. Nonostante il dolore provato durante la gara, i due piloti sono riusciti a terminare la gara secondo (il 'Maro') e terzo (Bez).
Marini: "Mi sono fatto male nelle qualifiche, senza dolore potevo vincere"
"È stata una gara dura", conferma Marini, "Durante il Q2 di questa mattina ho sentito un "crac" alla clavicola durante un cambio di direzione e ho fatto fisioterapia da quando ho finito le interviste a pochi minuti dall'inizio della Sprint per trovare una soluzione, per cercare di sciogliere i muscoli ed essere in forma". Dolore che non ha condizionato la sua prestazione durante le qualifiche, tanto che è riuscito a conquistare la pole position: "In qualifica sono riuscito a limitare i danni, ma il dolore era talmente tanto da non farmi sentire il caldo. Mi faceva male soprattutto nelle curve a sinistra, non ero posizionato bene sulla moto". Parlando invece della Sprint Race, dove è arrivato secondo, si mostra ottimista anche in vista della gara di domani: "Peccato per il dolore, perché la moto funzionava bene e oggi si poteva vincere. Non sono nella mia miglior condizione, ma il feeling con la moto è ottimo: dai test di Misano abbiamo fatto un grande passo avanti, anche in India ero velocissimo. Quindi, adesso dobbiamo essere veloci anche nelle prossime gare". Durante la gara ha tentato di ricucire su Martin: "Ho visto che stava perdendo un po' e mi sono detto 'Devo provarci oggi, so che oggi devo rischiare tutto, perché domani sarà molto difficile'". Sull'emozione di partire in pole per la prima volta in carriera: "Sensazione normale, come se fosse il mio posto".
Bez: "Il dolore si è fatto sentire dopo un po' di giri, ho stretto i denti"
"Sono molto contento: non avrei mai pensato di arrivare qua in queste condizioni e fare questa gara", esordisce così Bezzecchi durante l'intervista post gara. Poi spiega: "I primi 6-7 giri stavo veramente bene, come se non avessi niente. Poi, forse per il calo di adrenalina dopo i primi giri, ho iniziato a sentire il dolore in staccata. Ma finchè non ero troppo attaccato agli altri andavo forte. Quando sono arrivato dietro Vinales, ho iniziato a far fatica fisicamente, perché bisogna guidare diversamente: è più difficile fermarsi con lui davanti. Ho provato a passarlo un paio di volte, ma mi mancava un po' di forza: all'ultimo giro ho stretto i denti e ce l'ho fatta". Concentrandosi sul dolore alla clavicola, fratturata sabato scorso e per la quale si è operato domenica: "La clavicola mi fa male in staccata, ma anche nei cambi di direzione quando devi spingere sul manubrio. Io ho ancora il collo teso dall'operazione, quindi il mio corpo per compensare mi fa usare dei muscoli che solitamente uso meno: mi fanno male la schiena e i pettorali". Tornando sull'infortunio, il rider romagnolo racconta poi come sia maturata la decisione di correre in Indonesia: "Il dottor Porcellini era molto contento: ha fatto un grandissimo lavoro. Lunedì, al rientro dall'ospedale, stavo veramente male. Mi ha detto che non sarei riuscito a correre in queste condizioni. Poi martedì mi sono svegliato che stavo molto meglio, dopo tutto il lavoro fatto lunedì. Sono andato ad allenarmi e lì ho deciso. Anche il dottore è rimasto molto sorpreso".