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Moto3, impresa Holgado a Phillip Island: si fa male, corre e fa punti

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Rosario Triolo

In Australia il pilota spagnolo del team Tech3 è caduto violentemente nel giro di schieramento, danneggiando la moto e provocandosi tagli al viso. Ha corso dopo aver tamponato il sanguinamento e ha fatto punti importantissimi

MOTO3, GP AUSTRALIA, GLI HIGHLIGHTS

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Dani Holgado è chiamato Pistolero, e la sua impresa a Phillip Island è degna di un supereroe. Caduto nel giro di schieramento per colpa della pioggia e del vento che hanno provocato il cambio programma della domenica del motomondiale, lo spagnolo di Tech3 si è ritrovato con la moto molto danneggiata e con un paio di ferite al volto. Oltre a lui sono caduti anche Pérez (partito poi ultimo), Bertelle (riuscito a partire regolarmente e finito in top 10) e Moreira (che è partito dalla pitlane ma è stato costretto al ritiro). In particolare Moreira, come da comunicato ufficiale del team Mt Helmets-Msi, ha perso conoscenza dopo la caduta di cui non ricorda nulla, ma ha comunque avuto il via libera per provare a tornare in pista, salvo poi fermarsi dopo pochi chilometri.

Holgado è in qualche modo arrivato in griglia, dove mentre i meccanici sistemavano i danni alla sua Ktm ha ricevuto un controllo medico e assistenza per tamponare le ferite. Ha dovuto sostituire il suo casco da bagnato con uno non preparato per le condizioni estreme della gara ma pronto per l'asciutto. È partito con un primo giro straordinario in cui ha rimontato sette posizioni, poi, forse anche per una condizione fisica e tecnica non ottimale, è sceso indietro in classifica riuscendo comunque a chiudere tredicesimo per portare a casa tre punti.

Considerati i distacchi piccolissimi tra Masiá, Sasaki e Holgado in Moto3, il risultato è preziosissimo. L'impresa di Holgado lascia ancora qualche dubbio sulla mancata sicurezza con cui sono andati in pista i piloti Moto3: quattro cadute nel giro di schieramento e solo 18 moto al traguardo raccontano di una situazione abbastanza al limite.

Ma questo esalta ulteriormente la straordinarietà di ragazzini sempre pronti ad affrontare situazioni di coraggio uniche nello sport.