MotoGP, come arrivano piloti e team al GP della Malesia 2023
Dopo una settimana di pausa il Motomondiale arriva in Malesia. Con Acosta ormai a un passo dal titolo di Moto2, sono ancora incerti quelli di MotoGP e Moto3. Nella classe regina riprenderà il duello tra Bagnaia e Martin, ma in palio ci sono ancora terzo e quarto posto, con Bezzecchi e Binder in lotta. Ecco come arrivano piloti e team a Sepang, live su Sky (Sky Sport Uno e Sky Sport MotoGP) e in streaming su NOW dal 10 al 12 novembre
A cura di Paolo Beltramo
- Una settimana dopo quello formato da Indonesia, Australia e Thailandia, ecco un altro “trittico” dopo una sola settimana di vacanza che molti piloti hanno passato in oriente, tra mete bellissime ed esotiche come Bali, Indonesia, Thailandia… Domenica c’è la Malesia, poi subito il Qatar, spostato alla fine della stagione causa le ristrutturazioni fatte per ospitare la Formula 1, e infine, come sempre ultimamente, ma mai così vicini a Natale, Valencia. Insomma tre botte una dietro l’altra per sapere chi saranno i 3 campioni del mondo.
- L’unica categoria praticamente già decisa è Moto2 con il predestinato Acosta praticamente campione visto che ha la bellezza di 63 lunghezze su Arbolino, il che significa che se Tony vincesse -e non è detto- tutte e 3 le gare restanti allo spagnolo basterebbe un 4° posto per essere campione. Moto3 invece è intricata come una giungla primordiale con ben 5 piloti ancora in gioco per il titolo: in palio ce ne sono 75, comanda Masia con 17 punti di vantaggio su Sasaki, poi 25 su Holgado e Alonso, infine Öncü a -39, non pronosticabile, ma comunque in gioco.
- In MotoGP in gioco ci sono in pratica due soli piloti, anche considerando che al termine mancano, visto che ci sono anche le gare sprint, 111 punti e quindi pure Marco Bezzecchi, a meno 79 è ancora teoricamente in lizza.
- Ma si sa, il titolo se lo giocheranno in 2 piloti con moto ufficiale Ducati, una vestita di rosso e una bianco-azzurra, quelle di Pecco Bagnaia e Jorge “Bastonator” Martin. I due arrivano distaccati di soli 13 punti, col ricordo dell’ultimo GP strafavorevole allo spagnolo che ha vinto sia il sabato, sia la domenica dopo un week-end poco positivo in Australia.
- La settimana di sosta era necessaria a piloti e squadre prima di questo rush finale per il fisico, ma forse soprattutto per la mente perché la pressione a questi livelli con in gioco il titolo più prestigioso del motociclismo può fare brutti scherzi.
- Vediamo allora quali potrebbero essere gli aspetti e come potrebbero influire sui due.
- Martin ha spesso detto che quello che partiva con l’obbligo di vincere era Bagnaia visto che porta il numero 1 e che corre per la squadra interna di Ducati quindi per lui tutta sarebbe andato bene. Atteggiamento che avrebbe potuto anche funzionare fino a qualche gara fa per togliersi di dosso il peso di un’impresa possibile. Adesso, però, questa “scusa” serve molto meno, anzi niente.
- Perché se a 3 gare sei a 13 punti dal primato e sei stato anche davanti, un bel po’ di pressione la senti per forza. Pressione che pure Bagnaia sentirà, naturalmente, ma è campione, sa già cosa vuol dire giocarsi un titolo in MotoGP e come gestire le emozioni.
- Beh, ne ha di più Martin, ovviamente. Non ha ancora vinto il titolo più prestigioso ed ha a portata un banchetto luculliano, il massimo per un pilota in più abbastanza inatteso. Pecco però ha già assaggiato quelle prelibatezze e sa anche come usare le mille posate e i tanti bicchieri.
- Arrivare a Sepang con soli 13 punti da recuperare stimola di sicuro l’inseguitore che oltretutto è in fase positiva, però rassicura ancora -anche se non di molto- il leader che può permettersi anche qualche gara in difesa, cosa che a Martin costerebbe ovviamente di più.
- Le due moto sono identiche con tutte le ultime soluzioni per partenza e abbassatore. Inoltre le capacità delle squadre si sono dimostrate equivalenti. Ovvio che se proprio vogliamo vedere forse un piccolo vantaggio il pilota ufficiale ce l’ha, anche se qualsiasi dato è a disposizione di entrambi.
- In Malesia e in Qatar le possibilità dei due sono equivalenti, forse con un piccolo vantaggio per Bagnaia, ma se si dovesse arrivare a giocarsi il titolo con pochi punti di distacco a Valencia darebbe avvantaggiato Martin che gioca in casa e che ama quella pista così poco tipica, stretta e sinistrorsa. Se Pecco ci arrivasse però con un vantaggio che gli consentisse di gestire, il tutto ovviamente si ribalterebbe. La tradizione, comunque, non gioca a favore degli italiani come ci ricorda il 2006 con il successo di Hayden su Rossi.
- Pecco sembra più ragionatore e freddo, Jorge più aggressivo e caldo. Invece credo che entrambi siano capaci di controllare i propri istinti come deve saper fare un campione. Da fuori sembrano più diversi di quanto siano.
- Sempre possibile in Malesia, paese tropicale dove farà pure caldo e quindi la preparazione fisica farà molto, ma qui direi che tra i due non c’è un favorito. Sono entrambi ottimi atleti, preparati e sani.
- L’anno prossimo, poi, arriverà Marc Marquez in Ducati e c’è chi dice che vincerà lui, quindi chi vuole prendere il titolo è meglio lo faccia adesso. È una possibilità, ma ancora manca la dimostrazione, quindi prendere quel che c’è, ma non come fosse l’ultima volta. Anzi avere Marquez con la stessa moto potrebbe essere uno stimolo in più, mondiale vinto o meno.
- In gioco ci sono teoricamente ancora anche il secondo e terzo posto con in mezzo il Bez che potrebbe passare Martin o farsi prendere da Binder. Difficile, quasi impossibile, comunque Marco arriverà finalmente a posto fisicamente e chissà che non riservi grandi sorprese. Marini è nella stessa posizione e punta al primo successo. Ci sono poi la KTM di Binder, sempre pericolosa e competitiva, e le Aprilia che potrebbero fare qualche sorpresa, anche se sembra che sul finire della stagione abbiano qualche difficoltà in più.
- Mai dimenticare poi piloti come Alex Marquez e Zarco che sono in grado di stupire. Inoltre il francese e Marc Marquez saranno alle ultime tre gare con Ducati e Honda e quindi con poco da perdere. Mancherà ancora Rins, mentre potrebbero stupire le Yamaha di Quartararo e Morbidelli soprattutto se in Malesia pioverà.
- Godiamoci questo finale strepitoso e grazie ai piloti che ce lo stanno regalando.