MotoGP, sarà il settimo titolo assegnato a Valencia: i precedenti

i precedenti

Michele Merlino

La stagione 2023 di MotoGP sta volgendo al termine: manca solo una gara per incoronare il nuovo Campione del Mondo. Non è la prima volta nella storia della MotoGP che il titolo si decide a Valencia: si contano infatti sei precedenti, l'ultimo dei quali vede protagonista sempre Pecco Bagnaia

BAGNAIA BICAMPIONE: LO SPECIALE

2006 - La caduta di Rossi al quinto giro consegna il mondiale nelle mani di Hayden. Commovente prova di Bayliss, che viene chiamato a sostituire l'infortunato Gibernau in Ducati. Il fresco campione del mondo Superbike, dopo un anno di assenza dalla MotoGP, si qualifica in prima fila e vince la sua prima gara dominando dal primo all'ultimo giro su una moto e delle gomme a lui sconosciuti.

2013 - Per vincere il titolo, a Lorenzo non basta vincere la gara: qualcuno deve frapporsi tra lui e Marquez, perché il vantaggio di quest’ultimo nel mondiale è di 13 punti. Lorenzo quindi nelle prime fasi va in testa e rallenta il gruppo, nella speranza che qualcuno passi Marquez o che quest’ultimo commetta un errore. Ben presto si accorge che non è aria, quindi cambia passo e va a vincere. Marquez nel finale cede il secondo posto a Pedrosa. Lorenzo dice:Ho rallentato la gara all’inizio, ma ho visto che non avrebbe funzionato perché gli altri, Bautista, Valentino, Crutchlow ecc. necessitavano di qualche decimo in più per restare in contatto. Non potevo quindi continuare a lungo così. Quando mi sono girato ed ho visto Valentino molto distante, ho pensato che fosse meglio concentrarsi per la vittoria e sperare che Marc facesse un errore”.

2015 - Si arriva a Valencia nel mezzo della bufera generata dall’incidente Rossi-Marquez in Malesia e la conseguente penalizzazione per Valentino, che dovrà partire ultimo, con pochissime possibilità di inserirsi nella lotta per la vittoria. La gara ha uno svolgimento anomalo: Lorenzo dalla pole non inscena una delle sue solite fughe, anzi, per tutta la gara è tallonato da Marquez. Nell’ultimo terzo di gara il ritmo di Jorge cala, ma Marquez non lo attacca, adattando il suo passo a quello del connazionale e quando Pedrosa sopraggiunge da dietro con un ritmo che gli consentirebbe di lottare per la vittoria, Marquez si mette a lottare con quest’ultimo, suo compagno di squadra, favorendo la vittoria di Lorenzo, che conquista il mondiale con 5 punti su Rossi, quarto all’arrivo, ma ovviamente staccato nelle prime fasi, quando si deve far strada in mezzo al gruppo. La condotta di gara di Marquez, sommata alle polemiche con Rossi, fa nascere ogni genere di teoria complottistica filo-spagnola ai danni di Valentino.

2017 - Marquez mantiene il comando dalla pole al via, ma lo cede subito dopo ad un minaccioso Johann Zarco. Con il passare dei giri si forma in testa un gruppo con Zarco, Marquez, Pedrosa, Lorenzo e Dovizioso: tutti gli altri sono molto distanti. A posizioni consolidate quindi, e con un 11° posto quale risultato minimo per vincere il mondiale, Marquez ha davanti a sé un pomeriggio facile, ulteriormente aiutato dal fatto che la Ducati chiede ripetutamente a Lorenzo di far passare Dovizioso, ma lo spagnolo non molla la quarta piazza, impedendo a Dovi di insidiare i primi tre. L’esito finale non è scontato: dopo aver passato Zarco per andare al comando ad otto giri dalla fine, Marquez rischia la caduta alla prima curva, recupera miracolosamente, e scivola in quinta posizione. Va peggio alla Ducati però: sia Lorenzo che Dovizioso cadono al giro successivo, mettendo il sigillo al mondiale di Marquez.

2020 - Morbidelli registra la pole e rimane in testa con un leggero vantaggio fino all’ultimo giro, quando Miller si avvicina e lo attacca alla prima staccata. I due si scambiano posizioni un paio di volte, ma alla fine prevale Morbido. Terzo è Pol Espargaro, mai in grado di avvicinare i due. Gara terribile per Quartararo: al primo giro alla seconda curva rischia di fare strike arrivando lunghissimo. Precipita in ultima posizione, quindi cade dopo soli 8 giri, dando l’addio alle residue speranze mondiali. Joan Mir con un settimo posto si assicura il primo mondiale in top-class.

2022 - Bagnaia per vincere il mondiale deve arrivare almeno 14°, ma c’è la variabile che se Quartararo vince e lui non raggiunge quella posizione, il titolo va al francese.

La tattica di Pecco non è tutta in difesa: nei primi giri lotta con Quartararo, in modo talmente serrato  che un’aletta della sua Ducati vola via dopo un contatto. Non stanno lottando per la prima posizione, ma per la quinta. E’ la mossa giusta per Bagnaia: così facendo i primi 4 si allontanano e l’unico scenario che può impensierirlo, quello di Quartararo vincitore, si allontana con essi. Dopo quattro giri Fabio riesce a liberarsi di Pecco, ma non riesce a riportarsi sui primi, tanto che, dopo le cadute di Marc Marquez mentre è 4° e Miller quando è 3°, Quartararo non fa progressi, viene passato da Brad Binder e chiude quarto una gara vinta da Rins davanti al suddetto Binder e Martin. Bagnaia finisce in 9^ posizione e si assicura il titolo. La Suzuki vince la sua ultima gara: dal 2023 non farà più parte del mondiale.