MotoGP in Catalunya (Barcellona): le PAGELLE di Paolo Beltramo e Franco Uncini
Questa volta Pecco Bagnaia l'ha servita calda la vendetta, dimostrando la solidità di un campione che non molla mai e che si porta a casa un 10 e lode. Bravo Martinator, che si è "accontentato" di un secondo posto che lo mantiene ben saldo in testa al campionato: 9,5. Mezzo voto in meno per Marc Marquez, autore di una fantastica gara in rimonta
Pagelle a cura di Paolo Beltramo e Franco Uncini
GP CATALUNYA: HIGHLIGHTS - CLASSIFICA
- Che premessa per il Mugello di domenica prossima! Una Barcellona, interessante, appassionante, contradditoria, confermativa, nuova. Che gusto avere subito la rivincita!
- Questa volta l’ha servita calda, come era importante fare dopo la caduta mentre era primo nella Sprint di ieri e pure fredda, dopo l’incidente dello scorso anno. Pecco Bagnaia 10 e lode perché è partito davanti, ha lottato, è stato superato da Acosta e poi anche da Martin: però ha tenuto duro, non si è lasciato prendere dall’ansia, ha controllato, ha conservato le gomme per il finale, ha sfatato la maledizione di un circuito dove non aveva mai vinto in nessuna categoria.
- Ha battuto Martin, ha recuperato qualche punto, ma soprattutto psicologicamente ha di nuovo tanta positività che guarda al Mugello, al campionato con un sorriso importante. Bravissimo Pecco, il mondiale ancora in gioco, la solidità del campione che non è mai battuto fino alla fine, che giustamente non molla mai. E ha ragione.
- Ci ha provato, come sempre, poi ha deciso di mettere pressione, infine si è "accontentato" del secondo posto che lo mantiene ben saldo in testa al campionato. È la dimostrazione della sua maturazione continua, della capacità di chi punta al massimo di saper lasciar perdere qualche punto per prendere il massimo senza rischiare. 9 e mezzo. Bravo Martinator.
- Terza Ducati sul podio tutto bolognese, ancora una volta quella azzurra di Marc Marquez autore di una gara fantastica, in rimonta dal 14° posto, con sprint finale per mettere dietro il vincitore di sabato e dello scorso anno Aleix Espargaro. Solido, tosto, forte, concreto. 9.
- 92° vittoria Ducati. La storia dice che la 27° l’ha ottenuto Stoner che aveva il numero 27. La 63° l’ha portata a casa la moto 63 di Bagnaia, la 72° Bezzecchi con la 72, la 89° se l’è presa Martin (89). Beh, la prossima sarà la numero 93. Fate voi… Buona la gara di Di Giannantonio finito quinto (7) con una bella rimonta e lotta dura. Finalmente più avanti Alex Marquez, 7°, che sta riavvicinando i suoi livelli abituali (6).
- Ancora lontano dal Bez che conoscevamo Marco (5) e in terra Morbidelli (4) che deve migliorare la gara dopo essere riuscito a trovare la velocità in prova. Fuori anche Bastianini, ma questa volta è colpa più della direzione gara che sua. 5.
- Vittoria sabato, in lotta per il podio domenica. Un ottimo weekend per Espargaro che fa molto bene. 8. Bravo davvero anche Raul Fernandez che ha chiuso sesto, ma ha lottato davanti, come ieri e si sta confermando come uno dei nuovi buoni. 7. Non bene, invece, Oliveira e Viñales 5 al 6, 10° e 12°: da loro ci si aspetta di più. Il portoghese deve tornare ad essere quel pilota da podio che era, lo spagnolo continua a passare da gare splendide ad altre opache. Una costante nella sua carriera, purtroppo.
- Un Acosta come sempre fantastico, che ci ha provato e anche se è caduto, si merita un bel 7 perché lui vuole vincere, saliere sul podio, giocarsela coi suoi miti. Ci sta che si stenda, fa parte del gioco e della crescita: ripartito è finito 13°. Resta comunque il meglio della KTM, anche se Brad Binder stavolta ha dato segnali di reazione anche se alla fine ha chiuso soltanto ottavo, 6. Ancora in terra Jack Miller, che continua a disputare una stagione molto negativa. 4.
- Qualche evidente miglioramento che consente a Quartararo di chiudere tra i primi 10, 6. Ma il lavoro paga e Yamaha tra un po’ credo che sarà più in alto, più vicina al suo livello storico. Male Rins, 20° e ultimo a oltre un minuto. NG.
- Ancora una volta dietro a tutti gli altri, esclusi caduti e ripartiti. Posizioni dalla 14 alla 17, alle spalle anche di Acosta caduto e ripartito. Tutti a oltre mezzo minuto dal primo. Un disastro continuo. 2.