MotoGP al Mugello (GP Italia): le PAGELLE di Paolo Beltramo
Un 10 e lode per il vincitore Pecco Bagnaia, ma dopo il GP d'Italia massimo dei voti anche per Bastianini e tutto il "Gran Ducati" di Borgo Panigale che continua in una marcia sontuosa. La lode però se la merita anche tutto lo spettacolo offerto dal Mugello nel weekend. Acosta unica luce in KTM, quanta fatica per Yamaha e Honda. Qui tutti i voti e i giudizi. Il Motomondiale torna il 30 giugno in Olanda: LIVE su Sky e in streaming su NOW
di Paolo Beltramo
- Il Tempio italiano della velocità proprietà della Ferrari ha compiuto 50 anni festeggiando con un aumento notevole di spettatori (156.000 nei 3 giorni) un GP fantastico sia per gli innumerevoli eventi e gare, sia per l’entusiasmo per questi nuovi eroi della moto.
- Eroi che si chiamano soprattutto Pecco Bagnaia, Enea Bastianini, Fabio di Giannantonio, Marco Bezzecchi e pure Quartararo, Martin, Marquez, Acosta, Vinales, Espargaro, Morbidelli… tutti nuovi eroi di quest’epoca di potenze assolute (poco sotto i 300 cv), di velocità incredibili (366,1), di elaborazioni aerodinamiche ed elettroniche inimmaginabili. 2 giugno 2024, Mugello Gran Premio d’Italia: Festa della Repubblica delle Moto. 10 e lode, lo ripetiamo. E lunedì 3 giugno importantissima giornata di test con tutti in pista.
- I ducatisti della squadra ufficiale vestiti di azzurro/Italia per questo GP che inizia un giugno che ci porterà verso Europei di calcio, Olimpiadi, tornei con Sinner e gli altri. Un omaggio di per sé, che diventa di buonissimo auspicio visto il successo totale, assoluto, grande: Bagnaia che vince sia la gara sprint del sabato, sia il GP davanti al compagno di squadra Bastianini. Una doppietta nella doppietta, un trionfo per il team, un recupero in classifica per il due volte consecutive campione del mondo di ben 21 punti sul rivale Martin.
- Pecco ha disputato una gara tutta di attacco all’inizio, dove ha conquistato la prima posizione alla seconda curva, poi ha preso un piccolo, ma enorme vantaggio su Martin che ha continuato a variare tra i 2 e gli 8 decimi fino ai due giri finali quando questo martellare instancabile ha piegato le velleità dello spagnolo. 10 e lode per il torinese più veloce di sempre, autore pure del nuovo record el circuito.
- Nel frattempo, poco più alle sue spalle Bastianini, fino a quei due ultimi giri, lì dietro a Marc Marquez ha superato lo spagnolo. Sembrava finita, mancava un solo giro e mezzo, che pretendere di più? E invece il Bestia ha continuato a sognare, e all’ultima curva con un sorpasso da antologia ha passato anche Martin dando il massimo per la sua squadra e anche per il suo compagno che così ha guadagnato 4 punti in più. 10 pure a lui, 10 e lode a Ducati azzurra e non!
- Una volta c’erano, contee, piccoli regni, Ducati. Ecco, Ducati si è scorpacciata questo week-end del Mugello mettendo 4 suoi piloti ai primi 4 posti della classifica, Dietro ai due B “azzurri” sono infatti finiti le due M spagnole di Martin (9) e Marquez (8). Hanno lottato, fatto soffrire, combattuto, dato tutto, ma alla fine hanno dovuto cedere, portando comunque a casa le due posizioni migliori rimaste.
- Un’altra dimostrazione di superiorità tecnica totale del marchio bolognese. Un dominio interrotto soltanto da una KTM in quinta posizione perché poi ci sono ancora due Ducati, quelle di Morbidelli e Di Giannantonio. 6 GP 24 nei primi 7 posti, uno strapotere assoluto, frutto di anni di lavoro, idee, passione. Morbidelli ha finalmente ritrovato un passo gara veloce e migliorerà ancora, 8. Diggia ha rimontato, è stato veloce e tosto, 8.
- Il regno Ducati si chiude col nono posto di Alex Marquez, pure lui in fase crescente dopo un inizio di stagione sotto il suo standard, 7. Chiude con un piazzamento sotto le sue qualità e aspettative Marco Bezzecchi, tredicesimo, che ancora non riesce a trovare il bandolo per migliorare il suo rapporto con la mo to 2023. Un 5 per lui.
- Inutile, la differenza la sa fare soltanto lui, Pedrito Acosta che riesce a finire quinto, dopo aver provato a infastidire quei quattro assatanati là, questa volta senza riusciti. Resta però la constatazione che in alto ci riesce a stare soltanto lui con la moto austriaca: quinto, mentre Binder è decimo (6), Miller e Pol Espargaro' addirittura fuori dai punti, cioè dai primi 15, mentre Augusto Fernandez è caduto. Insomma, meno male che c’è il fenomeno ventenne con la sua classe e follia a tenere alto il blasone.
- L’ottavo posto di Viñales è il meglio uscito da questa domenica per la casa veneta. Ci si aspettava molto di più considerando Che Aleix Espargaro ha chiuso undicesimo davanti a Raul Fernandez, mentre Miguel Oliveira è finito quattordicesimo. Tutti a punti, ma lontani dalle posizioni nobili. Evidentemente la casa italiana deve risolvere questa sua tendenza alla discontinuità, a questa altalenanza di risultati continua. Per competere ci vuole costanza.
- Un 5 di gruppo dunque per Aprilia, perché anche i piloti forse non riescono sempre a trarre il meglio dal materiale. Meno male che c’è questo lunedì di test che potrebbe dare una bella opportunità alla squadra veneta e a quella americana per migliorare questo aspetto, poiché la moto ha dimostrato spesso di essere molto competitiva e si tratta di convincerla ad esserlo sempre.
- Ci si aspettava di meglio, dopo le prove, da questo week-end da parte di Rins (15°) e Quartararo (18°), invece ancora qui al Mugello Yamaha è lontana da dove vuole e deve stare per storia e ambizioni. Un 4, ma con l’occasione dei test per continuare meglio quell’inizio di risalita.
- Zarco e Marini in fondo (19 e 20), Mir e Nakagami caduti. Difficile fare di peggio, anzi impossibile. Sveglia gigante addormentato!
- Bello, per chi c’era negli anni del dominio dei piloti americani, sentire di nuovo l’inno USA suonato per un pilota che si chiama Roberts, però Joe (10) e non Kenny, come il primo campione del mondo di quel continente nell’ormai lontano 1978. Bella anche la sua vittoria in volata su un coriaceo Gonzales (9) che stavolta ha messo dietro 3 Boscoscuro (Lopez, Garcia e Ogura) arrivate vicine davanti a Canet dopo un bel GP di sorpassi e controsorpassi. 8 a tutti.
- Bene anche Celestino Vietti al suo 100° GP, settimo dopo una bella rimonta. 8. Male rispetto alle attese Arbolino, 4: uno come lui non può non entrare in zona punti. L’intesa con le gomme Pirelli che moltissimi interpretano benissimo, per lui è ancora molto ostica. Peccato per la caduta all’ultimo giro, dopo un inizio di gara molto buono per il cronista/pilota Mattia Pasini, che ha rialzato la moto ed è arrivato ultimo, ma con onore.
- Solita gara di intelligenza ed efficacia per il fenomenale colombiano David Alonso che ha infilato la quinta vittoria stagionale, terza consecutiva su 7 gare. 10 e lode per la sua capacità di gestire, provare ad andarsene, rientrare e poi rifilare lo strappo decisivo verso la fine. Dà una sensazione di controllo assoluto ed primo nel mondiale con ben 37 punti su Holgado che ha chiuso una gara difficile in 14° posizione.
- Bravi tutti là davanti con Veijer (9) secondo di poco davanti a una coppia di giapponesi Yamanaka e Furusato (8) Ottima gara del ragazzino Luca Lunetta (8), settimo ma con sempre più costanza in mezzo ai migliori.