Moto3 in Austria: Alonso vince la gara di Spielberg, Ortola 9° HIGHLIGHTS

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Un mai domo David Alonso vince il Gran Premio d'Austria dopo una rimonta dalla sesta posizione di partenza e una penalità scontata in gara. Il colombiano allunga in classifica su Ortola, che, partito dalla pit lane e non dalla prima casella dopo la pole, chiude in 9° posizione. Sul podio Munoz e Holgado, seguiti da Piqueiras e Viejer. Rossi e Bertelle i migliori degli italiani, 10° e 11°

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Mai darlo per perso. David Alonso, nonostante la penalità scontata in corsa (rimediata sabato) e la partenza dalla seconda fila, nonostante in qualifica prendesse paga da altri cinque piloti, alla fine ha vinto lui. Che dire? Il colombiano vola anche in classifica dove stacca Ortola di 71 punti. Nemmeno Veijer sembrava in forma a questo giro, a metà gara s’era portato pure in testa ma è durato poco. E nel finale non è riuscito a rimanere a tiro del podio, battuto persino dal giovane Piqueras, terzo e primo della Honda (sulla pista della Ktm). Alonso dopo il long lap pagava un ritardo di tre secondi e mezzo, a metà corsa ha messo il turbo e in pochi giri ha azzerato il distacco. Munoz e Holgado non sono riusciti a mettergli le ruote davanti nemmeno per una curva nella volata decisiva.

Il poleman Ortola parte dai box

L’episodio più significativo s’è verificato al via: Ortola, che scattava dalla pole position, sulla griglia di partenza dopo il giro di allineamento ha preso la via del box. Motore spento, lo spagnolo è dovuto partire dalla pit lane. Ha rimontato come una furia, ha recuperato diciotto posizioni, si è fermato al nono posto, staccato di sette secondi da Alonso. 

I risultati degli italiani

Molti piloti hanno scontato penalità rimediate in qualifica (tra questi Furusato e lo stesso Piqueras che ha però centrato il podio). Farioli doveva scontarne due, è caduto dopo il primo. Tutto sommato bravo Luca Lunetta, rientrato dall’infortunio alla clavicola; dopo aver passato lo scoglio delle Q1 e conquistato la sesta fila, e dopo aver completato due long lap, ha chiuso in diciassettesima posizione, staccato di 20 secondi. Fare di più era chiedere troppo. Non è andato via contento Riccardo Rossi, nonostante l’undicesimo posto (partiva 23°), meglio comunque di Matteo Bertelle che scattando dalla terza fila ha infine tagliato il traguardo alle sue spalle. 

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