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Viegas: "Al lavoro per correre a Valencia, la MotoGP può essere d'aiuto"

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Dorna e Fim al lavoro per trovare una soluzione in vista dell'ultima gara della stagione, prevista a Valencia dal 15 al 17 novembre. La pista non è stata danneggiata dall'alluvione che ha messo in ginocchio tutto il sud-est della Spagna, ma si registrano ingenti danni nei pressi del circuito Ricardo Tormo. "Se non si corre, sarà peggio per tutta la comunità valenciana", ha detto il presidente della federazione internazionale del motociclismo, Jorge Viegas, a Sky Sport

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Correre a Valencia, sì o no? La MotoGP è a Sepang per il penultimo appuntamento mondiale, ma cuori e pensieri di piloti e team sono a 10 mila chilometri di distanza, in quel sud est della Spagna messo in ginocchio da un'alluvione che ha provocato oltre 150 vittime (il bilancio è, purtroppo, in costante aumento) e ingenti danni. Nel weekend del 15-17 novembre è in programma l'ultima gara della stagione al circuito Ricardo Tormo, ma nelle ultime ore si sono moltiplicati i condizionali e gli interrogativi sul da farsi. La pista è intatta, ma alcune strade che portano al tracciato sono franate e buona parte delle infrastrutture e dei parcheggi sono stati seriamente danneggiati e necessitano di urgenti riparazioni.

Viegas in controtendenza rispetto ai piloti

E se molti piloti, su tutti Bagnaia, Martin e Marquez, si dicono contrari a una gara a Valencia a due settimane da una tragedia di questa portata e invocano un finale diverso, magari su un altro circuito, Dorna e Fim sono al lavoro per trovare una soluzione. "Se non corriamo a Valencia, sarà peggio per la comunità valenciana e per la loro economia", ha detto il presidente della federazione internazionale, Jorge Viegas, ai microfoni di Sky Sport. La prima ipotesi sul tavolo, sempre che sia fattibile dal punto di vista logistico, è dunque quella di fare lo stesso il GP al circuito Ricardo Tormo e magari organizzare una catena di solidarietà che aiuti la popolazione colpita e coinvolga fan e appassionati.

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