MotoGP, 10 vittorie stagionali per Bagnaia ma le Sprint pesano

i numeri

Michele Merlino

Le 10 vittorie stagionali sono un traguardo storico per Bagnaia: è solo il sesto a raggiungere la doppia cifra, e si unisce ad un club di nomi leggendari. Ma il peso delle Sprint si fa sentire per il pilota Ducati: “Sono 24 punti dietro nel Mondiale, ma nei punti GP sono 24 punti avanti”. Martin infatti ha un margine di vantaggio raggiunto grazie ai punti guadagnati su Pecco proprio nelle Sprint. Vediamo i numeri e la storia di queste "mini-gare"

LE COMBINAZIONI PER L'ULTIMO GRAN PREMIO

10 vittorie stagionali: secondo posto nel mondiale. È una frase che, indipendentemente dal risultato finale di questo campionato, è agghiacciante. Lasciamo perdere la lunghezza dei campionati, le dieci vittorie, la doppia cifra, è qualcosa di iconico nel mondo del motorsport ed in particolare nella storia della top-class: Bagnaia è solo il sesto a riuscirci, e si unisce ad un club dai nomi leggendari:

Anno

Nome

Vitt.

GP

Moto

Pos.

1968

Giacomo AGOSTINI

10

10

MV Agusta

1969

Giacomo AGOSTINI

10

10

MV Agusta

1970

Giacomo AGOSTINI

10

10

MV Agusta

1972

Giacomo AGOSTINI

11

12

MV Agusta

1997

Mick DOOHAN

12

15

Honda

2001

Valentino ROSSI

11

16

Honda

2002

Valentino ROSSI

11

16

Honda

2005

Valentino ROSSI

11

17

Yamaha

2007

Casey STONER

10

18

Ducati

2011

Casey STONER

10

17

Honda

2014

Marc MÁRQUEZ

13

18

Honda

2019

Marc MÁRQUEZ

12

19

Honda

2024

Pecco BAGNAIA

10

19(20)

Ducati

Bagnaia: "Cancellerei le Sprint, anche quelle di quest'anno"

Eppure è secondo nel mondiale. Ovviamente gli errori pesano, ma da soli non sono il fattore determinante in questa equazione. Come ha giustamente fatto notare Bagnaia: “sono 24 punti dietro nel mondiale, ma nei punti GP sono 24 punti avanti”. Vero: con i punti GP gli mancherebbe solo un misero punticino per il terzo titolo, "ma purtroppo adesso ci sono le Sprint che contano. Se firmerei per cancellare le Sprint dal 2025? Subito, anche quelle di quest'anno..". Parole sue ai microfoni di Sky Sport. Magari abolirle no, perché sarebbero sostituite, probabilmente, da sessioni di prove libere, poco interessanti per l’audience, ma comunque ridimensionarle nella loro importanza, ecco, forse ci si potrebbe pensare.

 

Un po' di storia sulle Sprint

Un po’ di storia: il mondiale Superbike è stato il primo ad introdurre le “mini-gare”, nel 2019, con metà punteggio, come nell’attuale sistema MotoGP, ma con l’importante variabile che la Superbike corre due gare “lunghe” nel weekend, quindi la “mini-gara” (Superpole Race il termine ufficiale) incide, in termini di punti, per il 24%, meno di un quarto del totale e, finora, il peso all’interno di un campionato non è mai stato decisivo o preponderante. La MotoGP ha annunciato le Sprint nel 2022 e le ha introdotte l’anno scorso: sempre metà punti, ma, con una Sprint ogni GP, il peso degli stessi è quasi della metà, 48%, e questo può generare delle “storture” nella dinamica dei campionati, almeno come li abbiamo conosciuti dal 1949 in poi. Il mondiale di Bagnaia del 2023 ha fatto dimenticare che Martin era in gioco solo grazie ai punti delle Sprint, ma quest’anno il problema si è ripresentato in modo più incisivo, e non solo Martin è in gioco, ma è anche al comando con una forbice di 48 punti guadagnati su Bagnaia nelle Sprint, un dato che deve far riflettere.