Luigi Dall'Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, spiega perché la Ducati ha confermato il motore 2024: "Già a Barcellona era chiaro che il motore 2025, seppur vantaggioso per prestazioni e facilità di guida, aveva una gestione del freno motore più complicata. Il pacchetto aerodinamico rischia di portare svantaggi su piste con curve più veloci, lo proveremo nuovamente con alcuni aggiornamenti nei test di Jerez. Il forcellone e il cambio hanno superato il test"
Nelle prossime due stagioni la Ducati avrà il motore 2024, quello utilizzato nella scorsa, trionfale, stagione. È questa la decisione presa dopo i test invernali e confermata direttamente da Luigi Dall’Igna attraverso un lungo post su Linkedin. Si tratta di un'analisi in cui il Direttore Generale di Ducati Corse spiega quali evoluzioni saranno applicate da subito e quali invece saranno nuovamente rivalutate in futuro: "Dopo Barcellona, Malesia e Thailandia possiamo certamente essere soddisfatti dei risultati di velocità mostrati nelle sessioni di test. L'obiettivo che ci eravamo posti, così come la filosofia da applicare, erano chiare e condivise con i nostri piloti: soltanto ciò che fosse stato evidentemente migliore rispetto alla versione 2024 della moto sarebbe stato applicato da subito, fin dalla prima gara. Il resto sarebbe stato valutato con calma, migliorato e applicato nel corso della stagione, che si preannuncia più lunga che mai. Non è un concetto facile da spiegare, ma non tutte le evoluzioni hanno soltanto aspetti positivi. La maggior parte delle evoluzioni, infatti, ha sia vantaggi sia svantaggi e, in base alla pista o alle condizioni oggettive, uno potrebbe prevalere sugli altri. Il lavoro da fare durante i test è quindi giudicare se una soluzione provata su pochi circuiti e magari spesso in condizioni di grip molto particolari possa essere migliorata complessivamente, almeno sugli otto-dieci tracciati su cui si snoderà l’inizio della stagione. Per quanto riguarda il motore 2025, già a Barcellona era chiaro che, seppur vantaggioso in termini di prestazioni e facilità di guida, aveva una gestione del freno motore più complicata. Eravamo quindi già in parte preparati a confermare la versione 2024 e tutto era pronto per quella scelta".
"Il nuovo abbassatore verrà nuovamente valutato"
Dall'Igna ha fatto un'analisi anche del pacchetto aerodinamico provato durante i test: "Il pacchetto aerodinamico si è rivelato la decisione più difficile. Ha portato indubbi vantaggi, soprattutto su una pista come quella thailandese di Buriram, ma ha rischiato di portare svantaggi su piste con curve più veloci come Argentina e Qatar. Abbiamo preferito essere prudenti, con l'intenzione di provarla nuovamente con alcuni aggiornamenti nei prossimi test di Jerez. Il forcellone e il cambio, invece, hanno superato il test mentre il nuovo abbassatore verrà ancora valutato durante i weekend di gara. Sarà sicuramente un Mondiale molto combattuto, durante il quale molte case costruttrici e molti piloti diranno la loro, ma come sempre saranno l’equilibrio e la competitività su ogni pista a fare la differenza".

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