Moto3, GP Italia (Mugello): primo trionfo per Quiles, Foggia torna sul podio. HIGHLIGHTS
highlights ©AnsaMaximo Quiles vince al Mugello e conquista la prima vittoria in carriera, precedendo l'altro rookie Alvaro Carpe e Dennis Foggia, che torna sul podio in una gara del Motomondiale dopo gli anni difficili in Moto2. Quarto il leader della classifica José Antonio Rueda, mentre Angel Piqueras è settimo. Out per cadute, ma incolpevoli, Luca Lunetta e Guido Pini
Gioie e rimpianti, forse più i secondi delle prime per i tifosi italiani. C'erano due piloti in grado di stupire, Lunetta e Pini, partiti entrambi indietro. Luca, da 13° a 4° in soli tre giri, quindi il ragazzo del Mugello, Guido, nato a pochi metri dal circuito, a ridosso dei primi in meno di dieci giri. Ma il loro sogno s’è infranto contro la follia di una gara dove ritrovarsi primo o ultimo è questione di contatti sfiorati o subiti, di scie che s'aprono a ventaglio alla San Donato, di traiettorie più o meno indovinate. Lunetta era finito davanti, con padronanza, attento, consapevole di un potenziale che aspettava di manifestarsi al momento giusto. Largo alla San Donato (forse un rischio a ripensarci) è stato toccato da Fernandez, incolpevole perché mandato fuori traiettoria da un contatto di Munoz (sempre lui). Anche Pini era pronto a regalare un'emozione ai tanti tifosi che l'hanno accolto con un enorme striscione lungo il tracciato. Partito dal fondo è risalito in fretta, perché al Mugello viaggiano tutti raccolti in un fazzoletto. All'undicesimo passaggio anche la sua avventura è terminata, sull'asfalto, toccato leggermente all’interno da Kelso.
Vince Quiles (pupillo dei Marquez), Foggia torna sul podio
Nella solita roulette della Moto3 davanti è arrivato per fortuna Foggia a prendere il testimone dei nostri piloti. Il buon "vecchio" Dennis, resuscitato quest'anno dopo l'infelice esperienza in Moto2, ha fatto valere la sua esperienza. O l'effetto "gara di casa". S'è messo al comando, ha controllato fino all'ultimo giro, per poi vedersi infilare da Quiles e Carpe all’ultima curva. Ma l'emozione era forte, per il romano tornato sul podio a distanza di quasi mille giorni. Onore al rookie portato al mondiale da Aspar Martinez (e gestito da Marc Marquez), un vero talento al suo primo successo, e all'altro debuttante, Alvaro Carpe, buon secondo (e terzo in campionato). Spagnoli entrambi, come la lingua che si parla nella parte alta della classifica, dove comanda sempre Rueda (quarto e attento a non farsi trascinare nelle consuete sgomitate che si vedono al Mugello) davanti a Piqueras, settimo al traguardo.
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