MotoGP a Liberty Media, Carmelo Ezpeleta: "Il nostro sport migliorerà"
ceo dornaDopo il via libera dell’Unione Europea alla cessione della MotoGP a Liberty Media, il Ceo della Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha parlato così a Sky Sport sul futuro del Motomondiale. Di seguito l'intervista integrale rilasciata in diretta a Sky Sport
Dopo la vendita a Liberty Media, lei rimarrà ancora in MotoGP...
"Abbiamo firmato con Liberty Media a Pasqua 2024. Poi l’Unione Europea doveva decidere ma noi non potevamo fare niente: questo non rientrava nella nostra competenza. La decisione è arrivata ma gli accordi erano già stati definiti ad aprile dell’anno scorso".
Come sarà la MotoGP del futuro?
"Io penso che sarà migliore. Non sarà una cosa immediata: dobbiamo consolidare ciò che va bene e vedere cosa poter migliorare senza perdere la personalità di questo sport che è meraviglioso".
Quale è la prima cosa che chiederebbe a Liberty Media?
"La prima cosa di cui abbiamo parlato è aumentare le persone interessate alla MotoGP. Dobbiamo spiegare le cose bene e, insieme alle case motocicliste e ai team, fare un marketing migliore per spiegare il significato della MotoGP".
Cosa verrebbe che fosse conservato del dna di Dorna nella MotoGP del futuro?
"Sicuramente organizzare gare più interessanti e sportive possibile".
Lei come si pone in relazione ai contratti che rischiano di saltare prima della scadenza?
"I contratti sono fatti per essere rispettati, abbiamo fatto così in 35 anni. Dorna e Liberty Media la pensano così. Se le parti, insieme, decidono di non continuare può succedere, è già avvenuto molte volte in passato. Ma chiuderli noi in modo unilaterale prima della scadenza è qualcosa che non ci appartiene".
In F1 c’è il Crb (Contract Recognition Board), potrebbe essere un’idea anche per la MotoGP depositare i contratti in una realtà dedicata e al di là dei Tribunali?
"I contratti finora sono stati una decisione dei piloti con i team. Se le squadre e i piloti saranno d’accordo pensiamo che sarebbe una buona cosa, poi non se si chiamerebbe come quello della F1. Ma è una cosa che deve essere proposta da chi firma il contratto".
Come vede la riforma tecnica prevista per il 2027?
"Penso che cambierà molto. Il nuovo regolamento è stato fatto con l'accordo di tutte le squadre. Eliminare alcuni dispositivi è qualcosa che volevamo già perché pensiamo che non aiutano e che possano portare problemi come quello che è successo a Silverstone a Quartararo. Il fatto che il pilota conti di più è un grande vantaggio. Sulla cilindrata nuova: la MotoGP è sempre andata nella direzione in cui va l'industria. Questa ritiene che questi motori, con la benzina sostenibile e un consumo minore, siano una sfida importante. Sono sicuro che andrà molto bene".
Come vede questo Mondiale dominato da Marc Marquez?
"Penso che sia molto interessante. Poche stagioni fa vincevano 10 piloti e veniva detto che il problema era la mancanza di un eroe. Ora ce l'abbiamo. Quelli che vincono, e vale sia per le moto che per i piloti, sono i più bravi e gli altri devono cercare di arrivare al loro livello. Questo è un miglioramento dello sport".