Moto3, GP Barcellona: Piqueras vince la gara e accorcia su Rueda, Pini 6°. HIGHLIGHTS
gp barcellonaSi chiude il quindicesimo round del Mondiale Moto3 con il trionfo di Angel Piqueras, al quarto successo stagionale. Lo spagnolo ha preceduto al traguardo Rueda e Furusato. Prova in salita per Rueda, costretto alla rimonta dalla sesta casella, ma comunque capace di chiudere sul podio. Un risultato che consente a Piqueras di ridurre il distacco di 69 punti dal leader su Ktm
Altri cinque punti rosicchiati. Angel Piqueras non molla la rincorsa a Rueda che prima della gara aveva 69 punti di vantaggio su di lui, tanti, forse troppi per illudersi, ma con sei gare ancora da disputare nemmeno impossibili da azzerare. Anche perché nelle ultime corse Angel è stato più incisivo: due vittorie negli ultimi tre gp (incluso questo di Barcellona). Rueda resta comunque un osso duro, ha controllato per due terzi della gara, in coda al gruppone di testa (dopo aver effettuato un long lap di penalità), poi è risalito fino a mettersi al comando della corsa. Ha provato ad allungare, ma Piqueras non gliel’ha permesso. Al penultimo giro s’è visto bruciare in fondo al rettilineo, in staccata, da Piqueras, Almansa e Furusato, ma da buon lottatore s’è ripreso il terzo posto e poi il secondo infilando il giapponese all’ultima curva (un po’ alla Rossi su Lorenzo del 2009…).
Capitolo rimpianti: Almansa partito bene e rimasto al comando per metà gara è finito giù dal podio (4°); Quiles scattato col coltello tra i denti, è rimasto a tiro di podio fino all’undicesimo passaggio, poi un contatto gli ha fatto perdere nove posizioni, in un gruppo molto compatto. Bene Pini, combattivo nelle fasi finali (in lotta con Munoz non si sa mai cosa può succedere), s’è preso il sesto posto. Bene anche Lunetta, rientrato dopo sei gare di assenza per l’incidente in Olanda: ha terminato la gara all’11° posto dopo aver cercato di stare attaccato al gruppo al comando. Una prova d’orgoglio e di resistenza: “Mi sembrava di morire – ha confessato Luca. - Mi mancano i km in moto, a casa mi sono allenato, bici, palestra, fisioterapia, ma non basta ancora”.
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