Moto2, GP Giappone: trionfo di Holgado a Motegi, 6° Arbolino. Out Vietti. HIGHLIGHTS
MOTEGIDominio di Holgado in Giappone, sul podio anche Dixon e Moreira, che recupera cinque punti mondiali a Gonzalez (5° a Motegi). Splendida gara di Arbolino, ancora convalescente per l'operazione al braccio, 6° al traguardo e in zona podio per oltre metà corsa. Fuori Vietti, caduto al 4° giro a causa di un contatto con il leader del campionato (penalizzato con un long lap). Crollo di Canet (16°)
Qualche punto perso, ma nella giornata di un sorprendente Holgado, Manu Gonzalez resta al comando del mondiale con 34 punti a cinque gare dalla fine. Poteva andare peggio al pilota spagnolo che ha dovuto scontare un long lap di penalità per il contatto con Vietti al quarto giro. Prudenza e calma gli avevano consigliato prima della gara, tanto da scriverglielo sul casco – “Manuzen” – lui ha invece raccolto la sfida con Vietti, che dopo un prima botta e risposta ha poi avuto la peggio.
Il monologo di Holgado
Gonzalez rientrato in pista in nona posizione, ha rimontato fino alla quinta, riducendo il gap da Diogo Moreira, secondo, che in classifica gli ha guadagnato 5 punti. Non c’è stata gara per il primo posto. Holgado (secondo successo in Moto 2 dopo Barcellona) preso il comando in partenza, ha allungato tenendo un ritmo inavvicinabile; solo nel finale Dixon è riuscito a ridurlo, ma senza ricucire del tutto. “Due vittorie e quattro podi nelle ultime cinque gare, il mio team ha fatto un lavoro fantastico” ha detto il pilota di Aspar.
Bentornato Arbolino
Solo per gli altri due posti sul podio c’è stata incertezza: poteva salirci Arbolino, dopo aver guadagnato 5 posizioni in partenza e aver superato prima Alonso e poi Moreira, ma gli è stato impossibile difendere il secondo posto: fresco di operazione al braccio, Tony è crollato all’undicesimo giro quando un primo errore alla curva 14 (caduta salvata per miracolo) ha aperto la porta a Dixon e Moreira. Quest’ultimo ha guadagnato il podio, difendendosi dal ritorno di un combattivo Alonso che l’ha messo nel mirino all’ultimo giro, dopo aver liquidato a sua volta Arbolino in evidente difficoltà, senza riuscire a superarlo. Bravo anche il pilota inglese, secondo per la seconda volta nell’arco di tre gare (quanti rimpianti per una stagione che prometteva molto all’inizio).
Che peccato per Vietti
Quanti rimpianti anche per Celestino: allo spegnimento del semaforo verde si è infilato come un fulmine tra Gonzalez e Holgado, poi s’è toccato con Moreira buttatosi all’interno della prima curva e allargando ha portato fuori traiettoria anche Gonzalez. Lì è cominciato il duello con il leader del mondiale, finito nella ghiaia.
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