Valentino Rossi: "Vincere a Indianapolis un'emozione, Bagnaia tornerà davanti". VIDEO
l'intervistaA Indianapolis Valentino Rossi ha conquistato un successo speciale, sulla stessa pista su cui, nel 2008, avava vinto alla prima gara sul circuito americano in MotoGP. E tante sono state le analogie, come raccontato in esclusiva a Sky Sport: "E' stata una grande emozione, come nel 2008 pioveva e la gara è stata interrotta. E' stato un weekend bellissimo". Poi, c'è spazio anche per una riflessione sul progetto Academy, le difficoltà di Pecco Bagnaia e l'inizio in Serie A della "sua" Inter
Un'impresa, l'ennesima in carriera. A Indianapolis, Valentino Rossi è tornato a vincere a 17 anni dal successo in MotoGP in sella alla Yamaha M1, diventando il primo pilota a riuscirci sul circuito a stelle e strisce sia con le due che con le quattro ruote, al volante di una Bmw M4 Gt3 in occasione della tappa finale dell'Intercontinental GT Challenge, una 8 Ore. Un'emozione che difficilmente dimenticherà, come raccontato a Sky Sport: "Dopo dieci anni dall'ultima gara della MotoGP, è stato un bellissimo weekend. Ci siamo sempre giocati la vittoria soprattutto con i nostri compagni, la Bmw #777. La gara è stata bellissima: dopo quattro ore ha iniziato a piovere fortissimo e in America sono molto preoccupati dei lampi dato che tutta la pista è contornata da tribune in metallo, per questo ci siamo fermati e poi abbiamo ricominciato a due ore dalla fine, sotto l'acqua. Siamo riusciti a vincere ed è stata una grande emozione". E sulle analogie tra l'ultima delle sue vittorie e quella del 2008, arrivata anche in quel caso sotto una pioggia battente, ha raccontato: "Ero riuscito a vincere a Indianapolis con la MotoGP, al primo anno, nel 2008. Era stata una gara incredibile, dopo qualche giro aveva iniziato a piovere anche quella volta. La gara fu fermata a qualche giro dalla fine, io dopo una lotta con Hayden ero riuscito ad andare via riuscendo a vincere all'esordio. A Indianapolis si corre la 500 miglia, una delle gare più famose al mondo. È un posto storico, unico per il motorsport".
Quella di Indianapolis è stata l'ennesima vittoria di una carriera infinita, sempre pronta a regalare nuove emozioni: "Mi piace correre, mi dà gusto, è sempre stata la mia passione. Dopo aver finito con la MotoGP volevo correre in macchina, sono sempre stato un grande tifoso di Formula 1 e di tutte le gare in macchina. È fisicamente più facile rispetto alla moto, quindi anche se sono un po' più 'vecchio' (ride, ndr) posso gareggiare a buon livello. Mi spinge la passione, la voglia di migliorarsi sempre e poi l'adrenalina della gara che è una cosa di cui è difficile farne a meno".
"L'Academy? Un progetto per ridare ciò che il motociclismo ha dato a me e alla mia vita"
Lontano dalle sue gare, però, ci sono quelle del Motomondiale, guardando soprattutto alle prestazioni dei piloti della sua Academy, negli anni diventata un punto di riferimento: "Il progetto è iniziato nel 2012-13 ed è una cosa a cui io tengo tanto. Cerco di ridare ciò che il motociclismo ha dato a me e alla mia vita. È bellissimo lavorare con i giovani, è stato un percorso lungo ma siamo riusciti a portare ben 4 piloti in MotoGP. Ci rendono felici, mi piace seguire le gare e fare il tifo per loro. C'è Luca Marini che corre con la Honda ufficiale, ha fatto una scelta coraggiosa perché la moto era in difficoltà, ma ora è sempre lì davanti. C'è Franco Morbidelli, che abbiamo aiutato e che è con noi dall'inizio: ha vinto il Mondiale Moto2 e adesso è con noi in MotoGP. Poi c'è Marco Bezzecchi, che quest'anno ci sta dando grandi soddisfazioni: corre con Aprilia e ha fatto una stagione fantastica. Ha vinto, in Australia purtroppo ha dovuto scontare i due Long Lap ma era il più veloce".
"Bagnaia ha dimostrato il suo valore, tornerà a vincere"
Sempre parlando dei suoi giovani, poi, non può mancare un passaggio sulla stagione di Pecco Bagnaia, convinto che, nonostante ogni difficoltà, tornerà a vincere: "Pecco è un tre volte campione del Mondo di cui una, in Moto2, anche con il nostro team. È velocissimo, ma purtroppo quest'anno è un po' in difficoltà. Negli ultimi tre anni ha sempre lottato per il Mondiale. Ne ha vinti due, mentre l'anno scorso l'ha perso all'ultima gara. Ha dimostrato il suo valore. Quest'anno, per un insieme di cose, non si è trovato benissimo con la versione nuova della Ducati. Ha cominciato a fare un po' fatica, affiancato da un compagno veloce come Marquez. Siamo in un momento difficile, noi cerchiamo di aiutarlo al 100% cercando di capire come fare per risolvere. Neanche noi abbiamo ancora capito cosa sia successo, ma siamo convinti che Pecco tornerà davanti e tornerà a lottare per vincere".
"Inter, che inizio con Chivu! E con il Napoli dobbiamo vendicarci"
Infine, c'è spazio anche per una riflessione sulla "sua" Inter, la squadra che tifa e che, ogni volta che riesce, segue ormai da anni: "L'anno scorso la stagione è stata molto positiva ma con un finale drammatico, alla fine abbiamo perso tutto compresa la finale di Champions. E poi è andato via Inzaghi, che è un grande allenatore. E' arrivato Chivu, in passato un grande giocatore dell'Inter: all'inizio è andata abbastanza bene, ma dopo quattro o cinque partite la squadra ha iniziato a girare. Abbiamo fatto un sacco di vittorie, ieri ho visto il match vinto 4-0 in Champions, possiamo fare bene anche quest'anno. Sabato sera, contro il Napoli, dobbiamo vendicarci dopo che ci hanno battuto l'anno scorso".