Ora è ufficiale: la Kawasaki dice addio alla MotoGp
MotoriLa notizia era nell'aria da tempo ma solo oggi è arrivata la conferma del costruttore giapponese. La decisione ha effetto immediato. Alla base del ritiro, ha spiegato l'azienda, il sensibile calo delle vendite per la pesante crisi economica internazionale
Il costruttore di moto giapponese Kawasaki ha annunciato formalmente la decisione di ritirare con effetto immediato la propria scuderia dalle competizioni della MotoGp. Alla base del ritiro, ha spiegato l'azienda, il sensibile calo delle vendite per la pesante crisi economica internazionale. La decisione di cancellare la partecipazione alle competizioni della MotoGp permetterà alla Kawasaki di risparmiare su base annuale circa quattro miliardi di yen (oltre 31 milioni di euro). "L'effetto della crisi economica internazionale in corso è stato determinante - fa sapere il gruppo Kawasaki Heavy Industries in un comunicato diffuso a Tokyo - e abbiamo deciso di abbandonare le corse della MotoGp per riorganizzare al meglio le nostre risorse".
Le voci in merito all'abbandono delle competizioni da parte del costruttore nipponico, una decisione che secondo indiscrezioni della stampa sarebbe già stata annunciata da tempo ai piloti che avrebbero dovuto prendere parte al mondiale 2009, John Hopkins e Marco Melandri, si erano susseguite con sempre maggiore insistenza dalla fine dello scorso anno, senza tuttavia trovare, fino ad oggi, nessuna conferma ufficiale d parte dall'azienda. La crisi economica mondiale a fine 2008 aveva già causato tre vittime illustri nel mondo dei motori 'made in Japan', con l'addio alle corse ufficializzato da Honda (Formula 1), Subaru e Suzuki (rally).
Le voci in merito all'abbandono delle competizioni da parte del costruttore nipponico, una decisione che secondo indiscrezioni della stampa sarebbe già stata annunciata da tempo ai piloti che avrebbero dovuto prendere parte al mondiale 2009, John Hopkins e Marco Melandri, si erano susseguite con sempre maggiore insistenza dalla fine dello scorso anno, senza tuttavia trovare, fino ad oggi, nessuna conferma ufficiale d parte dall'azienda. La crisi economica mondiale a fine 2008 aveva già causato tre vittime illustri nel mondo dei motori 'made in Japan', con l'addio alle corse ufficializzato da Honda (Formula 1), Subaru e Suzuki (rally).