Dovizioso a manetta: "Lorenzo sbruffone, Melandri delusione"
MotoriIl pilota di Forlì spara a zero sui colleghi della Moto Gp in un'intervista rilasciata a Riders Italian Magazine: "Si vede che Jorge è costruito, non naturale. Marco invece si è arreso, non ha cercato di adattarsi". Si salva solo Simoncelli: "Un talento"
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Jorge Lorenzo? "E' uno sbruffone". Marco Melandri? Uno che "si è arreso". Andrea Dovizioso non la manda a dire e, in un'intervista al mensile Riders Italian Magazine in edicola venerdì 6 marzo, fa il punto sul Motomondiale ormai alle porte e si lascia andare ad alcuni commenti sui suoi colleghi. Il pilota di Forlì potrà contare quest'anno su una Honda ufficiale. Ma non si tratta di un premio fedeltà, a suo dire: "Non mi piace questa teoria. La fedeltà non basta. Se facevo una stagione alla De Angelis non mi prendevano", ha spiegato senza mezzi termini. Per poi passare in rassegna i suoi colleghi. "Melandri mi ha un po' deluso per il comportamento che ha avuto. Si è arreso e non ha più cercato di adattarsi". Su Jorge Lorenzo, compagno di Valentino Rossi in Yamaha: "Lorenzo è molto, molto strano. Ha un atteggiamento da sbruffone. Questo non vuol dire che lo sia. Ma è quello che comunica. Si vede che è costruito, non naturale".
E sul rendimento in pista dello spagnolo nella scorsa stagione, Dovizioso ha aggiunto: "E' partito fortissimo, poi è incappato in alcune cadute anche brutte. Questo ha confermato il mio giudizio su di lui. E cioè che tutto quello che fa, lo fa d`istinto. In questo modo fin quando ti va tutto bene vai forte, ma se qualcosa comincia a non tornare non ti sai limitare, sprofondi".
Diversa l'opinione su Marco Simoncelli: "Lui è un talento. Adesso è maturato. Non credo che la crescita sia stata frutto solo dell'intelligenza. Penso sia stato aiutato". E da chi? "Da Valentino. Essendo suo amico, se l`è preso a cuore e gli ha fatto capire dove sbagliava". Anche con il suo nuovo compagno di squadra, lo spagnolo Dani Pedrosa, Dovizioso lascia trasparire che non tutto va per il meglio. "Mi piacerebbe avere un rapporto rilassato, anche se credo che venga influenzato da Puig. Dani è un ragazzo tranquillo. Poi quando ci sono altre persone con lui, cambia". Dovizioso non riesce, come altri, ad essere anche un uomo-immagine: "Adesso non basta più il risultato, devi anche essere brillante. Tanto di cappello a Valentino, ma non tutti possono essere estroversi come lui. Ho sempre avuto un carattere deciso e riflessivo, - ha sottolineato - forse per il rapporto che hanno avuto i miei genitori, un po` burrascoso. Per anni hanno litigato in casa. Mettendomi nel mezzo non ci stavo bene. In questo modo sono stato obbligato a maturare, a capire cosa mi serviva per farmi stare bene".
Jorge Lorenzo? "E' uno sbruffone". Marco Melandri? Uno che "si è arreso". Andrea Dovizioso non la manda a dire e, in un'intervista al mensile Riders Italian Magazine in edicola venerdì 6 marzo, fa il punto sul Motomondiale ormai alle porte e si lascia andare ad alcuni commenti sui suoi colleghi. Il pilota di Forlì potrà contare quest'anno su una Honda ufficiale. Ma non si tratta di un premio fedeltà, a suo dire: "Non mi piace questa teoria. La fedeltà non basta. Se facevo una stagione alla De Angelis non mi prendevano", ha spiegato senza mezzi termini. Per poi passare in rassegna i suoi colleghi. "Melandri mi ha un po' deluso per il comportamento che ha avuto. Si è arreso e non ha più cercato di adattarsi". Su Jorge Lorenzo, compagno di Valentino Rossi in Yamaha: "Lorenzo è molto, molto strano. Ha un atteggiamento da sbruffone. Questo non vuol dire che lo sia. Ma è quello che comunica. Si vede che è costruito, non naturale".
E sul rendimento in pista dello spagnolo nella scorsa stagione, Dovizioso ha aggiunto: "E' partito fortissimo, poi è incappato in alcune cadute anche brutte. Questo ha confermato il mio giudizio su di lui. E cioè che tutto quello che fa, lo fa d`istinto. In questo modo fin quando ti va tutto bene vai forte, ma se qualcosa comincia a non tornare non ti sai limitare, sprofondi".
Diversa l'opinione su Marco Simoncelli: "Lui è un talento. Adesso è maturato. Non credo che la crescita sia stata frutto solo dell'intelligenza. Penso sia stato aiutato". E da chi? "Da Valentino. Essendo suo amico, se l`è preso a cuore e gli ha fatto capire dove sbagliava". Anche con il suo nuovo compagno di squadra, lo spagnolo Dani Pedrosa, Dovizioso lascia trasparire che non tutto va per il meglio. "Mi piacerebbe avere un rapporto rilassato, anche se credo che venga influenzato da Puig. Dani è un ragazzo tranquillo. Poi quando ci sono altre persone con lui, cambia". Dovizioso non riesce, come altri, ad essere anche un uomo-immagine: "Adesso non basta più il risultato, devi anche essere brillante. Tanto di cappello a Valentino, ma non tutti possono essere estroversi come lui. Ho sempre avuto un carattere deciso e riflessivo, - ha sottolineato - forse per il rapporto che hanno avuto i miei genitori, un po` burrascoso. Per anni hanno litigato in casa. Mettendomi nel mezzo non ci stavo bene. In questo modo sono stato obbligato a maturare, a capire cosa mi serviva per farmi stare bene".