Rossi, un sorpasso alla Sheene. Agostini: io come Lorenzo

Motori
Barry Sheeene fu due volte campione del mondo della classe 500cc (1976 e 1977)
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Gli ultimi due giri del Gp di Catalogna sono già entrati a far parte degli annali del motociclismo. E nei ricordi di ''Ago'' c'è Assen, 28 giugno 1975, quando fu beffato al fotofinish da un'altra grandissima leggenda delle due ruote

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"Superlativo". Valentino Rossi è così. A Barcellona ha fatto trattenere il fiato e poi ha lasciato tutti senza parole. Sorpasso alla storia quello a Jorge Lorenzo. Già entrato negli annali del motociclismo. Si fa un po' di fatica a trovarne altri.

Ma c'è chi se ne ricorda uno in particolare. Ventotto giugno 1975, il Mondiale fa tappa in Olanda, sul vecchio circuito di Assen. In testa alla corsa c'è Giacomo Agostini su Yamaha. Ormai ha la gara in pugno: "Eravamo all'ultima curva dell'ultimo giro, ricordo che ero convintissimo di avercela fatta. Alzo la testa, mi giro e mi dico ''Ho vinto". E invece niente, perché la Suzuki di Barry Sheene lo affiancò, per poi beffarlo al fotofinish.

E' il ricordo del grande 'Ago', riaffiorato dopo aver visto il duello straordinario a Barcellona, GP della Catalogna, tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, che si è risolto in favore del primo grazie ad un grandissimo, quanto inaspettato, sorpasso in piena curva poco prima del rettilineo del traguardo. "Una grande gara quella vinta da Valentino- ha detto Agostini all'agenzia Dire- Rossi è stato superlativo, effettivamente non si è arreso mai, neanche all'ultimo giro. Si può dire che la gara sembrava ormai persa. Lui, però, non ha resistito ed è rimasto attaccato a Lorenzo fino all'ultimo in
pista. E poi un sorpasso così, in quella curva...".

Come successo a lui 34 anni fa, anche Lorenzo "si è sentito ormai con la vittoria in pugno". Nel 1975 ad Assen si correva sul vecchio circuito di 7,7 km con una 'esse' veloce che portava sul rettilineo. Fu una gara fondamentale nella storia del motociclismo. Perché per Sheene, che era appena arrivato in Suzuki, fu la prima di 19 vittorie e soprattutto fu la gara che lo lanciò definitivamente nella storia del motociclismo: l'anno successivo vinse il titolo della 500, per poi ripetersi dodici mesi dopo. "Tornando alla mia corsa in Olanda- ha proseguito Agostini- evidentemente la convinzione di avercela fatta mi aveva tolto la grinta necessaria. Era l'ultima curva a destra, ricordo di essere pure andato un po' largo. Lui si mise nella mia scia e alla fine mi sorpasso'".

Ma Agostini è stato più volte anche dall'altra parte: "Oltre ad averlo subito- ha detto- Qualche sorpasso così l'ho anche fatto. Ne ricordo per esempio uno a Pasolini a Modena. Però Valentino è stato veramente bravo, un sorpasso in curva così non è stato per niente facile. Ha studiato dove passare, ci ha provato e ce l'ha fatta. Aveva ancora dentro la speranza, la grinta, tutto quello che gli ha dato la vittoria". Bravissimo Rossi, molto bravo anche Lorenzo: "Direi che è stato grande. Riuscire a stare lì con Vale, che già è un fenomeno, non deve essere semplice. Bravissimo Lorenzo".
Superlativo Valentino.