Papà Rossi: "Vale, vinci in Ducati e la Ferrari sarà tua"

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Il Dottore è molto legato al padre: è stato lui a trasmettergli la passione per le moto (Foto dal sito ufficiale di Valentino Rossi)
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L'INTERVISTA. Il Dottore compie 32 anni e il padre Graziano ci racconta del loro rapporto e della nuova avventura con la Desmosedici: "Tornerà più forte di prima, con il 10° trionfo in MotoGp Maranello non sarà più un sogno". GUARDA LE FOTO

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di Alfredo Corallo

Una volta, quando da bambino - pardon, da poppante - correva in go-kart, era semplicemente "il figlio di Graziano". Poi, una gara dopo l'altra, vittoria dietro vittoria, i ruoli si sono clamorosamente invertiti: il vecchio centauro di mille battaglie, che oggi si diverte a far "derapate" e spettacolo nel Drifting, è diventato "il babbo di Valentino", che di cognome fa Rossi, e che oggi spegne la bellezza di 32 candeline. Il primo compleanno da ducatista, il primo in rosso-italico, dopo tante stagioni passate a masticare Yamaha e Sashimi è tornato ai cari, vecchi bolognesissimi turtlèn.


Graziano, qui qualcosa non torna, ma insomma: chi è il padre e chi il figlio?
"In effetti Valentino è molto protettivo nei miei confronti. Dice che spesso mi fido troppo facilmente della gente, e quando secondo lui esagero, mi rimprovera".

Trascorrerete insieme il suo compleanno?
"Veramente non lo so ancora, non so neanche dove si trovi in questo momento e che progetti abbia per oggi (ride). Però sì, spero di vederlo, anche solo per qualche minuto".

L'avventura con la Ducati è ciò che di più affascinante si potesse desiderare. Com'è stato l'approccio di Valentino con la Desmosedici?
"E' stato subito molto entusiasta, vederlo su quella moto mi ha messo addosso i brividi. Purtroppo non è al cento per cento, anche se la spalla è a posto. Bisogna avere ancora un po' di pazienza, credo che per vederlo nella forma migliore dovremo aspettare la terza gara del Mondiale".

Eppure il suo capotecnico Burgess - che lo segue sin dal suo debutto nella classe regina - ha dichiarato che il Dottore può vincere già alla prima, in Qatar, il 20 marzo.
"Ah, se Jeremy, che lo conosce meglio di chiunque altro, si è sbilanciato così, c'è da fidarsi. Sarebbe meraviglioso"

E per il titolo? Lorenzo partirà in pole, da campione in carica.
"Sì, ma non sottovaluterei gli altri, Stoner e Pedrosa hanno dimostrato di poter essere competitivi in tanti tracciati l'anno scorso. E poi ci sono gli outsider, visto che Simoncelli a Sepang?"

Del nuovo compagno di squadra a Borgo Panigale, Nicky Hayden, che ci dice?
"Hanno un bellissimo rapporto, ma non escluderei l'americano dal podio in certe occasioni. L'importante è che non rompa...Scherzo, naturalmente"

La Ferrari rimane sempre il sogno proibito di Valentino? O ci ha definitivamente rinunciato?
"Altro che sogno! Se dovesse vincere almeno un campionato in Ducati questa eventualità potrebbe diventare molto più reale di quello che si possa immaginare. Molto conterà la condizione fisica e soprattutto la voglia di farlo, un pilota che ha guidato per così tanto tempo una moto avrebbe dei grandi vantaggi in Formula 1, e tra l'altro avrebbe almeno 3-4 anni davanti a lui per stupire. Dipenderà anche dai regolamenti: se verrà introdotta la terza macchina, allora sì..."

Appurato che lei sarà un eterno Peter Pan, prima o poi dovrà mettere giudizio 'sto benedetto ragazzo, anche se lei lo vuol veder correre ancora fino a 40 anni...Non vorrebbe un nipotino, un altro campioncino in giro per casa?
"Al momento non ho fatto nessuna particolare richiesta, e penso che neanche lui ci abbia ancora pensato seriamente. Sono contento comunque che abbia trovato una brava ragazza, sta molto bene insieme a Marwa. Vanno fortissimo". Non avevamo dubbi.