Rally, Loeb meglio di Schumi. Otto volte campione: è record

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Sebastien Loeb ha frantumato il record che apparteneva a Michael Schumacher: in Galles, infatti, porta a casa l'ottavo titolo consecutivo
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Francese in uno sport dominato dai finlandesi, ha sempre detestato il paragone con Schumacher. Ma in Galles il pilota della Citroen ha portato a casa l'ottavo titolo mondiale consecutivo. Nessuno, nel mondo a quattro ruote, ha vinto tanto quanto lui

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di GIOVANNI DE RUVO

Lui non amerebbe il paragone, ma è doveroso farlo. Ha sempre odiato il soprannome “Schumacher dei rally”, perché per Sebastien Loeb la Formula 1 è uno sport per “femminucce”. Ma all’ottavo titolo mondiale, il record dei sette campionati vinti dal Kaiser tedesco è andato in frantumi. Nel rally della Gran Bretagna, sulle stradine pittoresche del Galles, il francese ha portato a casa l’ennesimo campionato del mondo rally: è dal 2004 che è sul gradino più alto, otto stagioni, otto anni di regno incontrastato.

Nel 2011 può finalmente guardare Michael Schumacher dall’alto verso il basso. Sempre al volante, ma con il brivido dell’imprevisto sempre dietro l’angolo. Non come la Formula 1, per Loeb solo il rally può regalare quei brividi e l’adrenalina giusta per vivere al massimo, marcia dopo marcia, curva dopo curva. Otto anelli sono tanti, ed è un record per gli sport motoristici a quattro ruote. Questa volta, però, la vittoria del pilota francese è ancora più bella, perché è arrivata all’ultima prova, la più difficile. Mikko Hirvonen, il rivale diretto, era staccato di soli otto punti (222 a 214), proprio come i titoli portati a casa dal pilota francese. Ma quando la Ford Fiesta RS WRC del finlandese si è fermata, proprio alla settima speciale del rally del Galles, il destino ha regalato a Loeb la gioia dell’ottavo titolo. Otto punti, speciale numero 7. Due numeri che segnano la vita di Sebastien e riscrivono la storia del mondo dei motori.

Meglio di Schumi, meglio di tutti. Ma per lui non esistevano rivali, ossessioni di nessun tipo. Per Michael Schumacher, i record di Juan Manuel Fangio erano l’obiettivo da raggiungere e superare a tutti i costi. Nel 2003, portando a casa il sesto titolo iridato, dava il primo schiaffo all’argentino figlio di emigranti italiani. Il secondo arrivò nel 2004, quando frantumò anche il record dei mondiali vinti in fila.

Per Loeb, francese in uno sport dominato dai finlandesi, ogni paragone con i suoi colleghi non ha valore. L’ultimo re incontrastato fu Tommi Makinen, ma si fermò a quota quattro titoli mondiali consecutivi (dal 1996 al 1999). I vari Juha Kankkunen, Marcus Gronholm, Richard Burns, Colin McRae, Carlos Sainz avevano la classe, ma non la costanza. Hanno vinto tanto, ma nessuno è resistito tanto quanto Sebastien.

Classe ’74, Loeb è nato ad Haguenau, piccolo comune francese dell’Alsazia. E pensare che da piccolo voleva fare il ginnasta, passione abbandonata quando aveva 15 anni. Poi salì in sella a una motocicletta, attratto dal fango e dai salti. Ma anche quella non fu la sua strada. Nel 1995 esordisce nei rally e due anni dopo nasce la fantastica amicizia con Daniel Elena, il suo attuale navigatore. Nel 2000 le sue due prime partecipazioni al Mondiale: a Sanremo e in Corsica, ma bisogna aspettare il 2002 per vederlo come presenza fissa sulle strade del campionato mondiale di rally. E nello stesso anno, a bordo di una Citroën Xsara ufficiale, vince anche il suo primo rally, in Germania.

L’uomo dei record è imbattibile sull’asfalto, ma la sua determinazione e il suo talento alla guida l’hanno portato a dominare tutti i tipi di tracciato. Non ha paura dello sterrato e nemmeno della neve: Loeb, infatti, è stato il primo pilota non scandinavo a conquistare il trono del rally di Svezia, impresa compiuta nel 2004. Persona solare e piena di vita, non ha mai nascosto la sua passione adolescenziale, festeggiando le sue vittorie con salti e acrobazie di ogni genere. E in Galles è arrivato anche il salto più bello, quello che l'ha catapultato nell'Olimpo dei motori.

Loeb da record: in Galles ha vinto il suo ottavo titolo consecutivo. Discutine nel forum