LA FOTOGALLERY. Si è concluso sabato a Rosario, il raid motoristico più impegnativo del mondo. Dopo oltre 9mila km, tra Argentina e Bolivia, sono stati 205 i fortunati a chiudere la corsa. Riviviamo le emozioni delle ultime due settimane, tra incidenti, sudore e lacrime

Erano partiti in 354 da Buenos Aires lo scorso 2 gennaio. 9300 km dopo, ne sono arrivati appena 205. E' la dura legge della Dakar, che anche quest'anno ha regalato emozioni e tragedie -

Tra le auto, il trionfo è andato a Stephane Peterhansel. Il francese, alla 12esima affermazione nel raid (sei con le auto, altrettante con le moto), ha riportato il titolo in casa Peugeot dopo ben 26 anni -

Al secondo posto, con un distacco di 34'58'', si è classificato il Principe qatariota, Nasser Al-Attiyah su Mini. Podio completato dalla Toyota del sudafricano Giniel de Villiers -

Peterhansel ha sfruttato la malasorte capitata ai suoi due compagni di squadra. Sebastien Loeb, a lungo in testa nella prima settimana, si è capottato durante l'ottava tappa, pregiudicando la sua corsa alla vittoria. Il 9 volte campione del mondo di rally, vincitore comunque di 4 frazioni, ha chiuso la sua prima Dakar al nono posto, con un ritardo di oltre 2h e 20' -

Grande sfortuna anche per Carlos Sainz. Lo spagnolo è stato vittima di un guaio meccanico e di un insabbiamento nella 10a frazione: anche per lui, gara compromessa -

Sesta piazza per Nani Roma su Mini, vincitore della Dakar nel 2014. Meglio ha fatto Mikko Hirvonen, altra vecchia conoscenza del Mondiale WRC, che ha terminato quarto -

Tra le moto, il dominio di Toby Price è stato totale. L'australiano della KTM, al suo primo trionfo nel raid, ha preceduto il compagno Stefan Svitko e Pablo Quintanilla (Husqvarna) -

L'italiano più atteso, Alessandro Botturi, è stato tradito dalla sua Yamaha ed è stato costretto al ritiro. Ottimo, invece, il debutto di Jacopo Cerutti, che alla sua prima Dakar, torna a casa con un incoraggiante 12esimo posto -

Tra i quad, successo per Marcos Patronelli. Il 35enne argentino della Yamaha ha conquistato la sua terza Dakar, dopo quelle del 2010 e del 2013 -

Nella categoria dei camion, trionfo per Gerard de Rooy. L'olandese, su Iveco, ha conquistato la corsa per la seconda volta, dopo aver esultato già nel 2012 -

Come al solito, tantissimi tifosi hanno incitato i partecipanti. C'è chi ha approfittato del passaggio della corsa per un bagnetto, come questi bambini a San Juan -

A Villa Carlos Paz, in Argentina, ci sono bambini che dormono a bordo strada e che non si svegliano nemmeno quando passa un quad... -

In questa Dakar, si è visto di tutto. Anche un gaucho che mostrava orgoglioso della carne di agnello in quel di Salta -

Due i morti nell'ultima settimana. Nella settima tappa Uyuni (Bolivia)-Salta (Argentina), uno spettatore è morto investito dalla vettura di Lionel Baud. Tre giorni più tardi, un'altra tragedia a Villa Costa Canal: questa volta, per colpa di un incidente frontale fra un pilota di un prototipo Mitsubishi e un camion -

Lo spettacolo, anche dal punto di vista naturalistico, non è mancato in queste due settimane sudamericane -

Tori e cavalli selvaggi: i piloti hanno dovuto fare i conti con gli animali tipici delle pampas argentine -

La Dakar ha dimostrato, ancora una volta, di essere la gara più difficile e impegnativa del pianeta -