Volkswagen ha tolto i veli alla sua vettura più iconica, la Golf, che si presenta nel restyling della settima generazione. Andiamo a scoprire com'è cambiata
Quando si parla di Volkswagen Golf, si cita una delle vetture iconiche della casa di Wolfsburg. Quella che può essere definita come la Segmento C per antonomasia, si concede il più classico dei restyling di metà vita. Lanciata nel settembre 2012 – con l’esordio contestuale della piattaforma modulare MQB – l’auto è ora differente, ma senza snaturare se stessa.
Cosa cambia a prima vista - I gruppi ottici anteriori sono dotati di fari con tecnologia LED che sostituiranno quelli allo xeno, mentre al posteriore abbiamo proiettori a LED di serie, con indicatori di direzione animati. Maquillage anche per i paraurti anteriori e posteriori.
Le modifiche maggiori - sono, tuttavia, sotto il profilo meccanico e dell’infotainment. Arriva il cambio DSG a sette rapporti, che gradualmente andrà a sostituire il 6 rapporti.
Debutta il nuovo TSI 1.5 Evo da 150 CV, dotato di sistema di gestione attiva dei cilindri, mentre il sistema di intrattenimento di bordo Discover Pro ora può vantare il monitor più grande della categoria – ben 9.2” - dotato di tecnologia di controllo a comandi gestuali.
Il restyling della Golf presenta inoltre i nuovi aiuti alla guida come la frenata d’emergenza City, oltre al riconoscimento dei pedoni ed un sistema di guida automatica in colonna fino ad una velocità massima di 60 km/h.
GTI - Anche la variante sportiva si fa portatrice di cambiamenti di sostanza legati al restyling 2017: le hot hatch di Volkswagen sono ora dotate di propulsori da 230 CV per la versione d’accesso, mentre la GTI Performance può contare su ben 245 CV.
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