Yamaha MT-09: la naked che gioca a fare la grande

Motori

Edoardo Licciardello

La tre cilindri che ha dato il via al grande ritorno Yamaha si rinnova con l’Euro-4. Più raffinata, ma al tempo stesso più grintosa, con linee che si rifanno all’ammiraglia MT-10. Vediamo come va

Con l’arrivo dell’Euro-4 Yamaha ha colto l’occasione per rinnovare il suo best seller, ancora una volta secondo il principio dell’evoluzione e non della rivoluzione. Missione compiuta? Siamo volati alle Baleari, sull’isola di Maiorca, per giudicare in prima persona.

Com’è fatta - E’ ancora inconfondibilmente una MT-09, ma le linee dell’ibrida Yamaha – a metà fra la motardona e la naked – ora giocano a fare la grande, con più di una citazione dedicata all’ammiraglia MT-10. Quella più evidente è il doppio faro, ora a LED dotato di quattro proiettori più luci di posizione che cambia radicalmente la vista frontale: a noi piace, il “taglio degli occhi” è diverso rispetto alla sorella maggiore, più affilato e meglio integrato nelle linee generali della moto che mantiene naturalmente un’estetica molto manga, ma più equilibrata rispetto alla MT-10.
Anche il codino è stato rivisitato, diventando più snello e slanciato anche grazie al gruppo parafango/portatarga in alluminio spostato in zona forcellone che libera la zona finale e valorizza il nuovo faro posteriore a LED.

Motore - Il cuore della MT-09 resta il riuscitissimo tricilindrico CP3 (CrossPlane, tre cilindri) dotato di contralbero di equilibratura e raffinati coperchi teste in magnesio, oltre a quello che ormai è un marchio di fabbrica Yamaha fin dai tempi della prima YZF-R1 del 1998 ovvero il cambio sovrapposto al carter.E’ capace di 115 cavalli a 10.000 giri e soprattutto 87,5Nm a 8.500 giri, valori di tutto rispetto per un propulsore che peraltro non fa delle prestazioni assolute ma della coppia ai medi regimi il suo punto di forza.

Elettronica - Già dotato di ride-by-wire YCC-T (affinato con la versione 2016) e controllo di trazione TCS regolabile su due livelli (il primo consente le impennate, tanto per gradire) e disinseribile, nonché naturalmente di gestione D-mode a tre mappature per l’acceleratore, il motore della MT-09 in questa versione si arricchisce di frizione antisaltellamento e quickshifter. La prima offre tanto la funzione di antisaltellamento quanto quella di servoassistenza, riducendo il carico alla leva del 20% ed aumentando il carico sui dischi in fase di accelerazione e stacco risultando così più efficiente in queste situazioni.
Il cambio rapido QSS deriva direttamente da quello adottato dall’ammiraglia YZF-R1 e che si sta diffondendo sugli altri modelli di punta della Casa di Iwata, e rende ancora più gustosa la guida sportiva. Ancora in tema personalizzazione, vale la pena di ricordare come tutti gli ausili elettronici hanno effetto memoria, ovvero ricordano l'ultima impostazione scelta dall'utente anche dopo lo spegnimento del quadro.

La ciclistica - Il telaio è un doppio trave in alluminio formato da due sezioni pressofuse in alluminio; stesso materiale utilizzato per il forcellone asimmetrico caratterizzato dal braccio di destra con profilo a banana per accogliere il passaggio del (nuovo) silenziatore. La ripartizione dei pesi grava è praticamente neutra, con un 50,2% sull'avantreno e 49,8 sul retrotreno. Il peso in ordine di marcia sale di 2kg, passando dai 191 del modello precedente con ABS ai 193 dell’attuale. La forcella, stretta da due piastre di sterzo in alluminio forgiato, ora è completamente regolabile con registri di compressione ed estensione disposti uno per stelo (la compressione è sul destro, l'estensione sul sinistro). La sospensione posteriore è invece invariata e regolabile in precarico ed estensione.
Il comparto frenante si affida ad una coppia di dischi anteriori flottanti da 298mm lavorati da pinze radiali a 4 pistoncini; al posteriore troviamo un disco singolo da 245mm. I cerchi a 10 razze calzano pneumatici Bridgestone S20 nelle misure 120/70ZR17 e 180/55ZR17.

Disponibilità - La MT-09 è in arrivo nei concessionari già a dicembre nelle tre colorazioni Night Fluo, Race Blu e Tech Black, ad un prezzo che parte da 8.990 euro franco concessionario. Ma vediamo ora come va su strada nella prova video.

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