In pista a Nardò con Porsche, il massimo!

Motori

Maurizio Vettor

NARDO

Tutta la gamma Porsche nelle nostre mani per un giorno al Nardò Technical Center. Bella e “fisica” la 911 Carrera 4s. Facili e divertenti, Cayman e Boxster. La gamma di Stoccarda ha confermato in ogni caso di essere adatta a tutti i tipi di “piede” e a tutti gli stili di guida

Nardò Technical Center (Apulia-Puglia), nell’immaginario comune è “solo” una pista di alta velocità, nella realtà, un immenso centro di sviluppo e collaudo, una sorta di Disneyland dei test, costruito nel lontano 1975 da Fiat. Ora, come tante altre ricchezze del Bel Paese, è passato di mano e la proprietà è di una società controllata dal gruppo Porsche.

Proprio grazie alla casa di Stoccarda abbiamo a disposizione l’intera gamma sportiva di Porsche per una lunghissima giornata di test. Il prezzo? Niente da macchine fotografiche né telecamere. I prototipi che girano a Nardò, siano made in Stoccarda siano di altre case, devono rimanere segreti.

Telaio e sospensioni da mettere sotto stress - Partiamo subito con il dire che gli obiettivi della giornata erano principalmente tre: saggiare le doti di manovrabilità a basse velocità, quelle di stabilità in frenata e le qualità di performance-stabilità-linea ideale nell'utilizzo più gravoso sulla pista di handling. Poi alla fine della giornata, estrema ciliegina su una delle torte più gustose che abbiamo mai provato, anche un paio di giri, a “tutta”, sull'anello di alta velocità a bordo della 911 R, grazie alla quale siamo riusciti a raggiungere l'interessante velocità di 338 km/h.

Che pista ragazzi! - Il test ha luogo sulla pista di handling di 6222 metri di lunghezza. Una pista magnifica, molto tecnica, piuttosto pericolosa e emozionalmente perfetta. Del resto, se è vero quel che si narra, ovvero che la pista di Nardò sia stata disegnata prendendo come spunto le piste più belle al mondo e in lei convivano le curve più spettacolari sparse sugli autodromi di mezzo mondo, potrete capire quanto sia formativo girare in questo circuito con vetture sportive di alto livello. Nardò, per via delle sue curve in contropendenza, dei rettilinei con scollino, dell'alternanza di curve veloci da oltre 200 km/h con lenti tornantini, delle staccate con forte compressione ect ect è un banco prova, divertente: stancante per il pilota e stressante per la vettura.

Quattro o sei cilindri? - 4 cilindri posti centralmente per la 718 e 6 cilindri posteriori per la 911. Dalla giornata di test però sono anche emerse delle sensazioni interessanti. Procediamo con ordine. Le più piccole Boxster eCayman spiccano senza ombra di dubbio per il loro equilibrio e facilità di guida. Bilanciate, sincere nelle reazioni, tolleranti alle correzioni. Sono senza dubbio meno reattive delle sorelle 911, ma per contro più gestibili. Una differenza netta di comportamento è avvertibile anche nella percorrenza dei lunghi curvoni in appoggio o in uscita delle curve con fondo leggermente irregolare. Cayman e Boxster assecondano gli avvallamenti ma questo innesca un leggero e controllato “pompaggio” mentre la Carrera filtra le asperità, rimanendo più composta ma al tempo stesso più rigida. Le 718 accusano anche una leggera deriva in uscita di curva, effetto inesistente sulla 911. Detto questo, pensando a un utilizzo stradale, Cayman e Boxster saranno senza dubbio più confortevoli e capaci di reazioni meno brusche.
Tradotto: chi vuole una vettura sportiva dagli alti contenuti tecnici ma con un piacere di guida che richiama alla memoria quello delle Porsche del passato, il tutto servito su un piatto di praticità di utilizzo quotidiano, troverà nella Cayman una delle vetture più indicate del panorama.

Powered by automoto.it