WEC, in Bahrain vince Toyota. Pier Guidi e Calado campioni del mondo GT con la Ferrari

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Diletta Colombo

Ferrari 488 GTE FIA WEC 2017 (foto: https://twitter.com/FerrariRaces)
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In LMP1 la Toyota TS050 Hybrid n.8 vince la 6 Ore del Bahrain, ultima gara stagionale del WEC; seguono la Porsche 919 Hybrid n.2 e la gemella n.1. La coppia Pier Guidi - Calado con la Ferrari 488 conquista il titolo mondiale piloti nella classe GTE PRO

La stagione 2017 del WEC termina con una vittoria di Toyota in LMP1

Kazuki Nakajima, Sébastien Buemi ed Anthony Davidson si sono imposti al volante della TS050 Hybrid n.8. L’ultima gara di Porsche nel mondiale Endurance non si è conclusa con un successo: la 919 Hybrid n.2, affidata ai dei neo campioni del mondo Timo Bernhard, Earl Bamber e Brendon Hartley, si è dovuta accontentare della seconda posizione. Completa il podio la vettura gemella, la n.1, di André Lotterer, Neel Jani e Nick Tandy.  Quarta la TS050 Hybrid n.7, di José Maria Lopez, Mike Conway e Kamui Kobayashi.

Buemi, scattato dalla terza piazzola al volante della TS050 Hybrid n.8, si è mostrato subito aggressivo, cercando il sorpasso all’esterno sulle due 919 Hybrid partite davanti a lui: sforzi vani. Il primo colpo di scena della gara è arrivato dopo soli otto minuti: alla ripartenza in seguito ad un regime di Safety Car, Bernhard, impegnato sulla 919 Hybrid n.2, si è trovato davanti un birillo finito in mezzo alla pista, e non è riuscito ad evitarlo. Bernhard è dovuto rientrare ai box per permettere ai meccanici di rimuovere l’oggetto, incastratosi tra il musetto e il fondo della vettura.

Buemi, salito in seconda posizione per via dei problemi di Bernhard, ha iniziato un pressing serrato sul connazionale Jani, in quel momento al volante della 919 Hybrid n.1. Lo svizzero della Toyota ha sopravanzato Jani nel corso della diciottesima tornata, e di lì a poco anche Conway, in azione sulla gemella TS050 Hybrid n.7, ha fatto altrettanto. Buemi e Jani hanno effettuato un doppio stint ad inizio corsa, mentre a Conway è subentrato Lopez. Rientrato in pista al terzo posto, Lopez ha rapidamente guadagnato una posizione.

Non era destino che la TS050 Hybrid n.7 lottasse per la vittoria, però: Kamui Kobayashi è stato protagonista di un doppiaggio - forse avventato – sulla Porsche 911 RSR n.92 di Christensen. I due sono venuti al contatto, con conseguenze importanti: la 911 RSR ha terminato anzitempo la corsa, mentre la TS050 Hybrid n.7 è stata tagliata fuori dai giochi per la gara. Stesso destino per la 919 Hybrid n.1, fortemente penalizzata dal contatto con la Porsche 911 RSR n.86. Tandy, al volante del prototipo di Porsche, non è riuscito ad evitare Nick Foster, allargatosi eccessivamente. A questo punto, ai piloti della TS050 Hybrid n.8 è stato sufficiente tenersi fuori dai guai per tagliare per primi il traguardo.

B. Senna, J. Canal e N. Prost campioni del mondo LMP2

Successo nella classe LMP2 per l'Oreca 07 Gibson n.31 della Rebellion Racing, nelle mani di Bruno Senna, Julien Canal e Nicolas Prost: grazie a questo risultato, si laureano campioni del mondo LMP2. Seconda posizione per l'Oreca 07 Gibson n.38 preparata dalla DC Jackie Chan Racing e affidata a Ho-Pin Tung, Oliver Jarvis e Thomas Laurent, davanti all’Oreca 07 Gibson n.13, di di Mathias Beche, David Heinemeier Hansson e Nelson Piquet Junior.

Per Guidi e Calado campioni del mondo GT con la Ferrari 488

Doppietta Ferrari in LMGTE Pro: vittoria per la 488 GTE n.71, di Davide Rigon e Sam Bird; segue la gemella, la n.51, affidata a James Calado e al nostro Alessandro Pier Guidi. Grazie al secondo posto odierno, il britannico e l’italiano si aggiudicano il titolo piloti GT. Terza classificata è la Ford GT n.67, nelle mani di Harry Ticknell e Andy Priaulx. In LMGTE Am vincono Paul Dalla Lana, Pedro Lamy e Matthias Lauda, sulla Aston Martin V8 Vantage n.98: va a loro l’iride di classe.

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