Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, il SUV da 510 CV

Motori

Il SUV italiano dal cuore sportivo si rivela impressionante al primo contatto, con i suoi 510 CV e una guida eccezionale

Alfa Romeo decide di organizzare il primo media drive per il suo SUV più veloce negli Emirati Arabi. Ma come, si potrebbe pensare, un mezzo che vanta tempi record per il proprio segmento al mitico Nürburgring e viaggia sino a quasi 280 Km/h, lo si guida per la prima volta nelle zone del deserto? Beh, anche lì lo scatto da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi si percepisce, eccome, per non parlare della guida fuori dal manto asfaltato che ogni SUV teoricamente vanta e Stelvio Q4 (trazione integrale) certo possiede, affiancata a quella super prestazionale da pista.

Ma andiamo con ordine, perché con questa versione Quadrifoglio si completa la gamma Stelvio andando a livelli davvero non comuni per molti rivali. Ricordiamoci che alla base di questo modello si trova quanto in uso per la Giulia Quadrifoglio, un’auto che pur dai numeri limitati nel Bel Paese, è sulla bocca di chiunque in ogni parte del mondo; chiunque la abbia guidata, per quanto sia capace di fare riferimento nel segmento delle berline sportive, in termini di feeling al volante.

Come è fatto

470 cm di lunghezza, con 282 cm di passo e 6 cm in più per larghezza rispetto ai modelli Stelvio “normali” sfiorando quasi i due metri. In bella vista grandi cerchi 20" a gommatura Pirelli PZero, con dischi freno 390 e 350 mm. è però sotto il cofano che si trova l’elemento cardine, un motore benzina V6 da 2.891cc che ha “qualcosina in comune” con certi motori in uso a Ferrari, tanto per darne una sintetica nota: 510 CV a 6.500 giri, 600 Nm tra i 2.500 e i 5.000. Resa altissima, senza scordare però consumi ed emissioni, grazie alla disattivazione delle bancate (non dei cilindri, ndr). Il risultato è un consumo medio dichiarato di 11,1 km/litro. Internamente ci sono pelle e alcantara, con varie finiture sportive di carbonio e alluminio, apprezzate ed eventualmente abbinabili a elementi Sparco, opzionali, molto corsaioli. Soprattutto su Stelvio 2018 troviamo anche gradite evoluzioni nell’Infotainment, rispetto alla Giulia, includendo CarPlay e AndroidAuto. Vero è che per questi aspetti di contenuto fruibile in abitacolo, qualcosa alle rivali premium si paga ancora. È la contropartita servita ai puristi della guida.

Al volante

I nostri tester non hanno mezzi termini, a oggi “il miglior SUV di segmento D sportivo”. Veicolo alto (168cm) ma che sa esaltare come un’auto sportiva classica, grazie al motore in primis, ma anche alla trazione principalmente al posteriore che, come il resto degli elementi dinamici a controllo elettronico, punta prima alla prestazione, concedendo persino qualche sbavatura gradevole a chi voglia e possa esagerare. Grip ma sensazione di retrotreno che allarga: il massimo per chi ami il genere, salvo poi essere sempre al sicuro con l’anteriore che interviene quando necessario. Una dinamica gradevolissima a chi cerchi le sensazioni di guida forti applicate ora anche a un SUV, peccato solo che quando serva la visibilità posteriore, a occhio, non sia il top.

Il prezzo di 95.000 euro è coerente, pensando alla tecnica e alle prestazioni, come coerente a certi livelli è però anche pensare a dotazioni aggiuntive, capaci di fare facilmente sbordare oltre i cosiddetti 100mila il listino, come il cruise adattivo tanto per dirne una, o l’impianto frenante.

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