Indycar, Ericsson davanti a tutti nei test al Thermal Club

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Matteo Pittaccio

fonte: Chip Ganassi Racing - Twitter

È l’ultimo vincitore della 500 Miglia di Indianapolis a chiudere al comando la due giorni di test INDYCAR in California. Nel circuito di Thermal Club, novità per la serie, ha preceduto Lundgaard e Kirkwood. Armstrong, quinto, miglior rookie. Ottimi segnali per il nuovo carburante fornito da Shell. Tra un mese il via della stagione e St. Petersburg

La INDYCAR ha appena completato il primo ed unico test pre-stagionale, ospitato dal particolare e inedito tracciato californiano Thermal Club. Le quattro sessioni, divise in due giorni, hanno premiato Marcus Ericsson (Chip Ganassi Racing), autore del miglior tempo in 1:38.422, crono realizzato nella terza delle quattro sessioni. Lo svedese, vincitore dell’ultima Indy500 (a proposito, da quest’anno niente doppi punti), ha completato 79 giri precedendo il rookie of the year 2022 Christian Lundgaard (Rahal Letterman Lanigan Racing) e Kyle Kirkwood, alla prima uscita ufficiale con i colori Andretti Autosport e sin da subito molto contento del bilanciamento della Dallara-Honda #27, nonostante un’escursione sulla ghiaia nel quarto turno. La sequenza di giovani talenti prosegue con Callum Ilott (Juncos Hollinger Racing), quarto, incorso in una penalità di dieci minuti per aver fatto pattinare gli pneumatici in un box diverso dal suo. L’inglese ha battuto di cinque decimillesimi Marcus Armstrong, il miglior debuttante in classifica. Ottimo esordio, dunque, per il 22enne neozelandese, chiamato a rappresentare Chip Ganassi Racing nelle piste cittadine e permanenti, lasciando il sedile a Takuma Sato negli ovali. 

I risultati dei veterani

Il campione in carica Will Power (Team Penske), sempre in pista con il numero 12, ha messo le mani sulla sesta posizione. Ricordiamo che nel corso della pausa invernale Power ha sofferto delle fratture alle costole causate da un incidente sui kart, saltando successivamente la 24 Ore di Daytona per rimanere vicino alla moglie Liz, da poco uscita da un’operazione non priva di complicazioni. Ad un millesimo dal due volte campione troviamo Alex Palou, alla corte di Chip Ganassi per un’altra stagione, a sua volta di fronte a Scott McLaughlin (Team Penske), in gara a Daytona insieme al compagno Josef Newgarden nel team Tower Motorsports, quinto al traguardo in LMP2. Sono state due giornate ricche di alti e bassi per Felix Rosenqvist (Arrow McLaren), nono dopo esser finito fuori pista svariate volte così come il compagno di box Pato O’Ward, solamente sedicesimo. Dietro a Rosenqvist si è piazzato Scott Dixon (Chip Ganassi Racing), estremamente confidente nel raggiungere il settimo titolo e la seconda Indy500. Appena al di fuori della top10 spunta la prima Dallara-Honda Meyer Shank Racing, la numero 60 di Simon Pagenaud, fresco vincitore della 24 Ore di Daytona insieme a Hélio CastronevesColin Braun ed il fenomenale Tom Blomqvist, che potrebbe avere una porta aperta per l’universo INDYCAR. Pagenaud, undicesimo, ha completato il test davanti a Josef Newgarden, in pista con una livrea del tutto nuova ispirata a quella usata da McLaughlin negli anni del Supercars V8. L’originario del Tennessee si è detto molto soddisfatto dell’efficienza raggiunta dal motore Chevrolet con il nuovo carburante Shell 100% rinnovabile, scelto al posto di Speedway.

Difficoltà e novità in fondo alla griglia

Una delle novità più significative del 2023 si ritrova nel passaggio di Alexander Rossi da Andretti a McLaren. Il primo test del californiano con la Dallara-Chevy del team ora diretto da Gavin Ward (scelto da Zak Brown per sostituire Taylor Kiel) è andato tutto sommato secondo le aspettative, incentrandosi per lo più nel prendere confidenza con la nuova squadra e, soprattutto, con il motore Chevy/Ilmor, novità per Rossi. Quattordicesima e quindicesima posizione per la coppia Andretti Romain Grosjean-Colton Herta, seguiti in scia da un Patricio O’Ward (Arrow McLaren), fuori pista in più occasioni. Hélio Castroneves (Meyer Shank Racing) è diciottesimo davanti a Devlin DeFrancesco (Andretti Steinbrenner) e Jack Harvey, insieme a Graham Rahal particolarmente indietro in classifica. Tra i due portacolori del Team Rahal si è posizionato Agustin Canapino, all’esordio in INDYCAR con Juncos Hollinger dopo essersi laureato più volte campione nel turismo argentino. Gli altri due debuttanti, Sting Ray Robb (Coyne-RWR) e Benjamin Pedersen (Foyt Racing) hanno terminato i test rispettivamente al ventiquattresimo e ventisettesimo posto, evitando grandi errori in un circuito ricco di insidie. Nascosto nei bassifondi della classifica c’è il team di Ed Carpenter, al ventitreesimo posto con Rinus VeeKay ed al ventiseiesimo con Conor Daly, incalzato da Santino Ferrucci, quest’anno a tempo pieno con Foyt Racing. Completati i test, le squadre tornano nei rispetti QG per preparare la prima gara della stagione, in programma nel circuito cittadino di St. Petersburg il 3-5 marzo, live su Sky Sport.

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