Wec 2023, a Sebring si accendono i motori: l’anteprima della 1000 Miglia

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Matteo Pittaccio

Venerdì 17 marzo alle ore 17 italiane partirà la nuova stagione del FIA World Endurance Championship, arrivato all’undicesima edizione. La 1000 Miglia di Sebring su Sky Sport 253, diretta integrale

La prima bandiera verde verrà sventolata a Sebring, Florida, scenario del Super Weekend che vedrà la 1000 Miglia del WEC fare da apertura alla nuova era del mondiale endurance, che ha intrapreso una strada inedita grazie all’accordo tra IMSA e ACO. Il FIA WEC lascerà successivamente spazio alla 12 ore di Sebring dell’IMSA, in programma sabato 18 marzo.

La sfida tra LMh e LMDh

Tra i 6 km e le 17 curve del magnifico impianto di Sebring vedremo due filosofie lottare per la vittoria assoluta, offrendo agli appassionati un parterre di concetti molto diversi tra loro. Le LMh (Le Mans Hypercar) sono prototipi interamente costruiti dai marchi automobilistici (Toyota, Ferrari, Peugeot, Glickenhaus, Vanwall e l’appena presentata Isotta Fraschini), partendo da un foglio bianco oppure utilizzando una base già presente nel “catalogo” dei vari costruttori. Le LMDh (Cadillac e Porsche), invece, uniscono un telaio fornito da Dallara, Oreca, Multimac o Ligier ad un power-train proprietario obbligatoriamente provvisto del sistema elettrico fornito da Bosch, Williams e XTrac. Le numerose componenti stock permettono di ammortare i costi di produzione, consentendo alle case di correre senza particolari differenze sia il FIA WEC sia il campionato SportsCar IMSA (come fatto da Porsche e Cadillac), dove, dall’altra parte, le LMh devono sottostare ad un’omologazione basata sulla produzione di serie. In sintesi, abbiamo di fronte due modi di interpretare l’endurance: da una parte le più costose LMh, dotate di un maggior margine di sviluppo, dall’altra le più “semplici” ma al tempo stesso efficaci LMDh. Per cercare di equilibrare i numerosi concetti seguiti dai marchi, l’ACO ha istituito il BoP (balance of performance), già deciso per le prime quattro gare, compresa Le Mans.

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Il programma della 1000 Miglia di Sebring:

  • 15/03 | FP1 – ore 15.55
  • 15/03 | FP2 – ore 21:35
  • 16/03 | FP3 – ore 16:55
  • 16/03 | Qualifiche – ore 23:30
  • 17/03 | GARA – ore 17:00 (diretta su Sky Sport 253, telecronaca di Matteo Pittaccio, Biagio Maglienti e Alessandra Neri)

Tra conferme e sorprese

Tornando a Sebring, il Prologo andato in scena tra l’11 ed il 12 marzo ha confermato il ruolo di prima forza di Toyota Gazoo Racing, la formazione che ha supportato ACO ed il mondiale endurance anche negli anni più difficili. La grande esperienza del costruttore giapponese, in pista con la terza iterazione della GR010 presentata nel 2021, farà da riferimento per tutti. Alle spalle di Toyota ci si aspetta una competizione serrata tra Cadillac, Ferrari, Peugeot e Porsche, tutte vicine nei due giorni di test collettivi. Sembrano più lontani, invece, Glickenhaus e Vanwall, marchi che hanno deciso di scendere in pista senza la tecnologia ibrida. Segnaliamo che Ferrari AF Corse sia riuscita a salvare il telaio della #51, finita contro le barriere all’inizio del secondo giorno di test mentre era all’opera James Calado, uscito di pista a causa delle gomme fredde (da quest’anno ACO e FIA hanno vietato le termocoperte).

 

Come al solito ci si aspetta una competizione spettacolare in LMP2. Nonostante il decadimento prestazionale delle Oreca 07 Gibson, rallentate per dare margine alle nuove hypercars, la classe di mezzo rimane la più combattuta. Jota Sport arriva a Sebring con lo stimolo di bissare il titolo 2022, in attesa di schierare la Porsche 963 LMDh a partire dalla 6 ore di Spa. United Autosports, sul gradino più alto del podio nella 1000 Miglia dello scorso anno, è un altro team ad imporsi nella parte alta della classifica, insieme a WRT (campione nel 2021), Alpine – al ritorno in LMP2 prima di passare in Hypercar nel 2024 – e Prema. Vector Sport (partner di Isotta Fraschini) e Inter Europol Competition cercheranno di utilizzare l’esperienza accumulata negli ultimi anni per inserirsi tra gli equipaggi più veloci.

 

Il 2023 sarà il canto del cigno per le GTE, presenti per l’ultimo anno nella sola configurazione Am prima di passare alle GT3. Il pensionamento della LMGTE Pro, per più di un decennio categoria di riferimento per l’universo Gran Turismo, lascia quindi spazio alla LMGTE Am, classe in cui le squadre devono schierare almeno un pilota bronze (amatore) in equipaggio. In gara troveremo quattro costruttori: Aston Martin, marchio campione in carica al via con Northwest AMR, ORT e D’Station (entrambe supportate da TF Sport), Corvette con la squadra ufficiale Pratt&Miller, Ferrari con le quattro 488 tra AF Corse/Kessel e Porsche, iscritta alla 1000 Miglia di Sebring con ben sei 911 RSR, gestite da Project 1, Dempsey-Proton, GR Racing e Iron Lynx/Iron Dames. Il BoP si conferma la chiave per vincere, così come l’ottimizzazione degli stint dedicati agli amatori. In base al prologo Porsche e Ferrari dovrebbero avere un piccolo vantaggio su Corvette e Aston Martin, ma in una gara di ben otto ore i valori possono sicuramente cambiare.