Rally di Grecia, Rovanpera vince e allunga nel Mondiale

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Gabriele Cogni

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Dopo innumerevoli colpi di scena, l’Acropoli finisce nelle mani del campione del mondo in carica che fa bottino pieno. Per Kalle è la terza vittoria stagionale, la seconda in Grecia

L’edizione 2023 del Rally di Grecia è stata una delle più dure che la storia ricordi. I forti temporali che hanno colpito la regione ellenica nei giorni immediatamente precedenti alla gara hanno reso il percorso ancora più accidentato e pieno di tranelli. 

La gara

L’evento si è così trasformato in una vera e propria lotteria dove quasi tutti hanno patito almeno un problema tecnico o una foratura nell’arco dei tre giorni di gara. Quasi tutti appunto, ad eccezione proprio di Rovanpera. Il finlandese ha inizialmente avuto il merito di gestire al meglio la posizione da apripista il venerdì quando, grazie anche alle prove parzialmente umide, è riuscito a rimanere agganciato al treno per la vittoria. Poi, sabato, ci ha poi pensato la sorte ad aiutarlo. Prima con l’uscita di scena del capoclassifica Neuville (rottura della sospensione anteriore destra) e quindi con il ritiro di Ogier (tripla foratura e collasso della sospensione posteriore sinistra). Kalle si è così trovato da solo in testa: ma il tappeto di velluto rosso che gli ha steso la sorte non gli è bastato e domenica, da cannibale qual è, si è andato a prendere anche i punti massimi nella Power Stage annichilendo gli avversari. Perché la sorte aiuta gli audaci.

Evans e Sordo completano il podio

Alle spalle della Yaris numero 69 non sono mancati ulteriori colpi di scena.

Sempre sabato, Evans, ha visto il motore endotermico della sua Yaris ammutolirsi ed ha dovuto concludere la prova in modalità elettrica. Risultato? Oltre un minuto perso e addio sfida con Kalle, per quella che in quel momento era la lotta per il terzo posto. Nella sfortuna però, il britannico ha poi avuto la sorte di poter risalire la classifica fino alla seconda posizione assoluta grazie ai tanti problemi che hanno colpito gli altri protagonisti in gara. Infatti, non sono usciti indenni dall’Acropoli nemmeno Tanak, Lappi e Katsuta, che hanno chiuso nell’ordine giù dal podio. Per Tanak hanno pesato come un macigno i 3’40” di penalità presi a metà della prima tappa per un problema alla pompa dell’acqua della sua Puma (lo stesso problema che ha impedito a Loubet addirittura di prendere il via della gara venerdì mattina). Per Lappi invece, sono tornati a presentarsi i soliti problemi alla trasmissione che lo avevano già costretto al ritiro due volte in Kenya. Per Katsuta invece, è stata la doppia foratura sulla PS11 a condizionare la sua classifica. Ad approfittarne è stato il solito Sordo, cha ha così conquistato la terza posizione. Nonostante un inizio di gara ben al di sotto delle aspettative, lo spagnolo ha avuto la lungimiranza di stare ben lontano dai rischi: una tattica che ha pagato visto che Dani, come Rovanpera, ha concluso la gara senza forature ne problemi tecnici. 

Ora il gran finale

Messa in archivio la sessantasettesima edizione dell’Acropoli, è tempo di fare i calcoli in vista del finale di stagione. All’appello mancano ancora gli sterrati del Cile e gli asfalti del Central Europe e del Giappone, per un totale di 90 punti in palio. Resta ormai solo la matematica a tenere in gioco Neuville che,

dopo lo sfortunato ritiro in Grecia, vede ora Rovanpera distante ben 66 punti nella classifica piloti. Contiene invece i danni Evans che, pur avendo perso terreno da Rovanpera, resta ancora ad una distanza accettabile dal compagno di team: 33. Saranno loro due a contendersi il titolo iridato 2023Nel Costruttori invece, la situazione sembra ormai decisa con Toyota (430 punti) sempre più leader, davanti a Hyundai (339) e Ford (220).