WRC, è partito il Rally Safari. La prima giornata si chiude tra sfide e polemiche
Rally KenyaLa giornata di apertura del Safari Rally Kenya è stata il preludio di un fine settimana ad alta tensione: non solo per le enormi sfide che le star del WRC dovranno affrontare sugli sterrati africani, ma anche per l'escalation di contrasti tra WoRDA e FIA
Questo weekend i protagonisti del WRC dovranno affrontare una vera e propria avventura, dove l'incredibile variabilità delle condizioni rappresenterà una sfida nella sfida. Tratti con fondo duro e roccioso si alterneranno a quelli morbidi e sabbiosi, questi ultimi così insidiosi da diventare celebri con il nome "fesh-fesh". Ci sarà poi la variabile meteo, con forti temporali che possono arrivare a togliere completamente la visibilità e a trasformare la terra in una poltiglia con zero aderenza. Il tutto condito da possibili avvistamenti (e attraversamenti!) dei grandi mammiferi che popolano questa meravigliosa savana. Un antipasto di quello che succederà nei prossimi tre intensi giorni di gara lo abbiamo vissuto oggi, con le due insidiose prove di apertura che hanno già regalato i primi colpi di scena: prima il ritiro di Adrien Fourmaux, che ha visto la sua i20 Rally1 ammutolirsi senza più ripartire nel trasferimento tra la PS1 e la PS2 a causa di un problema elettrico, poi il grande rischio di Thierry Neuville che lo ha poi portato a perdere oltre 20" nella generale.
Ad aggiungere tensione ad un evento ad alto tasso di adrenalina ci ha pensato la FIA che ha diramato una dura risposta alla lettera di protesta inviata dalla World Rally Drivers Alliance (WoRDA) - a seguito della multa di 10.000 € comminata ad Adrien Fourmaux per linguaggio inappropriato durante un'intervista al Rally di Svezia – proprio a pochi minuti dal via dello Shakedown. La reazione della WoRDA non si è fatta attendere ed ha portato i piloti alla amara decisione di limitare le interviste durante tutta la durata del Safari Rally Kenya, parlando solo nella loro lingua madre o rimanendo in silenzio. Una scelta che non ha lasciato indifferente la Federazione, che ha ribadito l'importanza di mantenere un comportamento appropriato, ma si è detta disponibile a discutere la questione con i piloti dopo il rally.
La storia del Safari Rally
Il Safari Rally incarna la storia e la magia del WRC. Nato nel 1953 per celebrare l’incoronazione della Regina Elisabetta II, ha debuttato nel Mondiale Rally nel 1973, guadagnandosi subito la fama di gara tra le più impegnative. Le condizioni atmosferiche estreme e imprevedibili, unite ad oltre 5.000 chilometri di percorso, rendevano il solo completamento della gara un'impresa straordinaria. Solo nel 1996 la competizione ha adottato un format più moderno con prove speciali, dopo decenni di sfide su strade aperte al traffico. Questo cambiamento, però, non ne ha intaccato il livello di difficoltà: fino al 2002 il Safari Rally ha mantenuto oltre 1.000 chilometri di tratti cronometrati, continuando a mettere a dura prova piloti e vetture. L’uscita dal calendario WRC del 2003 ha segnato una separazione inattesa, ma il legame tra il Safari e il Mondiale non si è mai spezzato. Un richiamo irresistibile che negli ultimi anni ha portato al ritorno della gara in Kenya, per continuare a scrivere nuove pagine di storia della specialità.
Il Safari Rally Kenya LIVE su Sky Sport
Sabato 22/03
- STAGE 12: 07:30 – 08:30
- STAGE 15: 14:00 – 15:00
Domenica 23/03
- STAGE 19: 07:00 – 08:00
- POWER STAGE: 12:00 – 13:30