
LA FOTOGALLERY. La Nba ha annunciato i giocatori che andranno a completare le squadre della Western e della Eastern Conference in occasione della partita delle stelle, in programma il 14 febbraio a Toronto (diretta Sky). Agli ordini della coppia Popovich-Messina, usciranno dalla panchina anche fenomeni come Green, Thompson e Davis. Thomas dei Celtics la sorpresa ad Est

Nella notte la Nba ha annunciato le 14 riserve che disputeranno l'All Star Game, in programma il giorno di San Valentino a Toronto. Molte conferme, qualche sorpresa e, purtroppo, nessun italiano -
Tutto sull'All Star Game 2016
JOHN WALL. Dopo un avvio lento, il playmaker dei Wizards è letteralmente esploso dal mese di dicembre: 22 punti, 11 assist e 2 palle rubate di media. Washington non sarà una corazzata, ma Wall ha meritato ampiamente la terza chiamata All Star consecutiva. Niente male per la Eastern Conference avere una riserva così talentuosa... -
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JIMMY BUTLER. Ha scalzato un certo Derrick Rose dal ruolo di uomo franchigia dei Bulls. Primo terminale offensivo e leader della squadra di Chicago, è alla sua seconda chiamata consecutiva alla partita delle stelle -
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ANDRE DRUMMOND. Il centro dei Pistons è sempre stato un portento sotto i tabelloni. Drummond viaggia a medie stratosferiche, 17 punti e 15 rimbalzi, che giustificano ampiamente la prima convocazione in carriera all’All Star Game -
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CHRIS BOSH. Lui è un veterano della partita delle stelle, essendo arrivato alla undicesima chiamata di fila. Dopo il grave problema di salute che ne stava compromettendo la carriera, questa chiamata è la ciliegina sulla torta di una stagione da protagonista con gli Heat -
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PAUL MILLSAP. Terza apparizione consecutiva per l’ala di Atlanta, che si sta confermando su livelli di eccellenza con i suoi 19 punti e 9 rimbalzi di media -
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DEMAR DEROZAN. Il pubblico dell’Air Canada Center di Toronto impazzirà: dopo Lowry, che partirà in quintetto, ecco la convocazione per il #10, protagonista di una stagione da primo violino con i Raptors (23 punti di media). E’ alla sua seconda convocazione All Star, dopo quella del 2014 -
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ISAIAH THOMAS. Se Boston è la quinta forza ad Est, lo deve soprattutto all'esplosione al suo #4, prima opzione offensiva della squadra e capace di mettere a referto oltre 21 punti e quasi 7 assist di media. Come Drummond, è un esordiente nella partita delle stelle -
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A guidare la Eastern Conference ci sarà Tyronn Lue, da pochi giorni capo-allenatore dei Cleveland Cavaliers dopo l'esonero di David Blatt. Il coach dei Cavs ha però chiesto alla Nba che a guidare la squadra fosse l'ex tecnico della Benetton Treviso. Vedremo cosa deciderà la lega -
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CHRIS PAUL. Ad uscire dalla panchina della Western Conference sarà uno dei migliori playmaker del campionato da un decennio. Il giocatore dei Clippers, 19 punti e 10 assist per gara, è alla sua nona convocazione consecutiva al match delle stelle -
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KLAY THOMPSON. Dopo i primi due mesi di assestamento, la guardia dei Warriors è esplosa in quanto a rendimento. Produce oltre 24 punti per gara (con punte assolute, come i 45 punti segnati contro Dallas mercoledì notte). Alla seconda chiamata All Star, non si potevano mica dividere gli "Splash Brothers"... -
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DRAYMOND GREEN. Dopo aver mostrato i muscoli nella passata stagione, l'ala di Golden State è ulteriormente cresciuta. Sia a livello di statistiche (14 punti e 9 rimbalzi di media), che di impatto sui match. Per questo si è meritato la prima chiamata della carriera all'All Star Game -
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DEMARCUS COUSINS. E' senza dubbio il centro più dominante della lega. Il compagno di Belinelli ai Kings sta viaggiando a medie clamorose: 29 punti e 12 rimbalzi, che gli sono valse la seconda chiamata consecutiva all'All Star Game -
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JAMES HARDEN. Al 'Barba' manca sempre qualcosa per esplodere definitivamente con i suoi Rockets. A livello statistico, però, ci siamo: 27 punti, 7 assist e 6 rimbalzi di media. Quarta chiamata di fila per lui all'All Star Game -
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ANTHONY DAVIS. I Pelicans stanno deludendo le aspettative, ma la loro stella no. Parliamo di un centro che produce 23 punti, 10 rimbalzi e oltre due stoppate per allacciata di scarpa. Tanta roba, verrebbe da dire. Terza convocazione consecutiva tra le stelle Nba per il prodotto di Kentucky -
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LAMARCUS ALDRIDGE. Pur con qualche difficoltà, l'ex ala di Portland sta entrando nel complicato meccanismo degli Spurs. 16 punti e 9 rimbalzi di media gli sono bastati per ottenere la quarta chiamata consecutiva alla partita delle stelle -
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Una strana coppia sulla panchina della Western Conference. Gregg Popovich guiderà la selezione dell'Ovest grazie al secondo miglior record di Conference con i San Antonio Spurs (il regolamento dice che non si può sedere sulla panchina dell'All Star Game per due stagioni di fila: per questo motivo Steve Kerr dei Warriors ha dovuto abdicare). Insieme a Pop, anche il ct della Nazionale italiana Ettore Messina, che fa parte dello staff di San Antonio e che presumibilmente guiderà la selezione World Team nel Rising Star Challenge, in programma venerdì notte -
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