
Avevano iniziato malissimo il campionato, ora sono in fortissima risalita e vogliono continuare a sorprendere: gli strani casi di Wizards, Heat, Sixers, Mavericks e Timberwolves

Alla fine del mese di novembre Dallas (3-14), Philadelphia (4-14), Minnesota (5-13), Miami (6-12) e Washington (6-11) erano titolari di cinque dei sette peggiori record NBA. Oggi sono le squadre più “on fire” di tutta la lega

WASHINGTON WIZARDS — Sono a quota 12 vittorie nelle ultime 14 partite, non perdono in casa dal 6 dicembre (sconfitta contro Orlando, poi 15 successi in fila al Verizon Center), avevano un record di 6-12 al 2 dicembre. Ma con John Wall e Bradley Beal (sani) in campo, gli Wizards non temono avversari
Il nostro approfondimento sul momento degli Wizards
MIAMI HEAT — Al momento sono titolari della miglior striscia positiva di tutta la lega, avendo vinto le ultime otto gare. Il loro record continua a essere fortemente negativo (19-30) ma dal 17 gennaio gli Heat sono diventati “imbattibili”, collezionando scalpi eccellenti in giro per la lega (Houston e Golden State su tutti)

7-ELEVEN — “Siamo sempre aperti”, affermano Goran Dragic (19.7 a sera) e Dion Waiters (15.3), quasi sorpresi dalla libertà concessa loro dalle difese avversarie. Ecco perché si sono auto-ribattezzati “7-Eleven” (dalla catena USA aperta a ogni ora); ed ecco perché i Miami Heat sono tornati a vincere

MINNESOTA TIMBERWOLVES — Giovani&sexy, erano tra le squadre più attese della stagione, da tutti considerati in rampa di lancio con Tom Thibodeau pilota perfetto in panchina. Dopo un tragico inizio da 6 vittorie e 18 sconfitte, Minnesota ha vinto 8 delle ultime 11 gare disputate e sembra finalmente aver trovato i giusti equilibri

COPPIA MAGICA — Sono Karl-Anthony Towns e Andrew Wiggins i principali responsabili della rinascita dei T’Wolves: 23 punti (e quasi 12 rimbalzi) di media il primo, 22.1 il secondo, rispettivamente secondo e terzo (dietro solo a Kevin Durant) nelle ultime due settimane per precisione al tiro “in the clutch”, nei momenti caldi che decidono le partite. I giovani “lupacchiotti” stanno imparando a vincere?

DALLAS MAVERICKS — Partiti vincendo solo 4 delle primi 21 gare stagionali, i Mavs oggi cavalcano un momento magico che li ha visti uscire vincenti dal campo in 7 delle ultime 10 partite, compresi gli ultimi due successi di grande prestigio contro San Antonio (in trasferta) e Cleveland (in casa)

LA VERSIONE DI BARNE…S — Dallas ha puntato sull’ex stella di North Carolina, scommettendo che il comprimario di Golden State potesse diventare stella assoluta in Texas. Harrison Barnes ha risposto presente e oggi i Mavs sono la sua squadra: primo per usage rate davanti a Dirk Nowitzki, segna oltre 20 a sera prendendosi tutti i tiri più importanti

PHILADELPHIA 76ERS — Dal 30 di dicembre a oggi hanno vinto 11 delle 16 gare disputate, un successo in più di quelli fatti registrare in tutta la stagione 2015-16. Da tre anni erano la barzelletta della lega, ma oggi chi deve affrontare i Sixers non ride più: “credere nel processo” è diventato di colpo molto più facile

ROOKIE(S) DELL’ANNO — Se Joel Embiid può lamentarsi per l’esclusione dall’All-Star Game — e consolarsi con la vittoria quasi certa del premio di matricola dell’anno (oltre i 20 punti, quasi 8 rimbalzi a sera, in soli 25 minuti) — Dario Saric avanza la candidatura al secondo gradino del podio tra i rookie NBA. Ottime basi su cui costruire la rinascita dei Sixers