FOTOGALLERY. Tra i 24 migliori giocatori al mondo che saranno in campo domenica 19 a New Orleans, cinque non avevano proprio un destino da All-Star scritto nelle loro carte. Al punto da essere sbarcati nella NBA solo come scelte al secondo giro
Isaiah Thomas, secondo miglior realizzatore NBA un battito di ciglia sotto i 30 punti a sera, guida la pattuglia dei cinque giocatori scelti al secondo giro del Draft che vedremo in campo all’All-Star Game di New Orleans il prossimo weekend. Con Thomas ci sono anche Marc Gasol, Paul Millsap, Draymond Green e DeAndre Jordan.
ISIAH THOMAS, 2011 | Sessantesima scelta, ovvero l’ultima del secondo giro, da parte dei Sacramento Kings, in uscita da Washington. Agli Huskies Isaiah Thomas era stato freshman dell’anno per la Pac-10, poi due volte campione di conference (nel 2010 e nel 2011) con annessi altrettanti titoli di MVP del torneo. Ma i soli 175 centimetri hanno spaventato più di uno scout e di un GM…
ISIAH THOMAS, 2017 | L’esordio tra le stelle è arrivato lo scorso febbraio, a Toronto, ma quest’anno Thomas ha compiuto un ulteriore salto di qualità, guadagnandosi il nickname di “King of the Fourth” (10.7 punti di media nell’ultimo periodo, nessuno come lui nella lega) ed entrando perfino nella discussione per il premio di MVP stagionale.
MARC GASOL, 2007 | Nell’estate del 2007 sono i Los Angeles Lakers a fare il nome di Marc Gasol alla n°48 del Draft ma nel febbraio 2008 — proprio per mettere le mani sul fratello più grande Pau, bandiera dei Grizzlies — organizzano una trade con Memphis che comprende la cessione dei diritti sul giocatore al tempo in forza al Girona, nella ACB.
MARC GASOL, 2017 | Proprio di fronte al fratello Pau Marc Gasol si ritrova a saltare per la palla a due dell’All-Star Game 2015 a New York, il suo esordio tra le stelle. Presenza confermata a Toronto lo scorso anno e terza convocazione per l’appuntamento di New Orleans del prossimo weekend, alla luce di un’annata da 21 punti, 6.3 rimbalzi e 4.2 assist a sera, terzo passatore NBA nella posizione di centro.
PAUL MILLSAP, 2006 | In uscita da Louisiana Tech — non certo una powerhouse nel mondo del college basket — Millsap si segnala più che altro come rimbalzista (il migliore d’America per tre anni in fila) ma poco altro. Lo scelgono gli Utah Jazz con la chiamata n°47.
PAUL MILLSAP, 2017 | Quasi 18 punti a partita, oltre 8 rimbalzi a serata e un ruolo di leadership ancora più accentuato ora che Al Horford è volato a Boston: gli Atlanta Hawks sono oggi più che mai la squadra di Paul Millsap, giocatore completo e giusto rappresentante a New Orleans della quinta potenza a Est.
DRAYMOND GREEN, 2012 | Come ama far notare (più o meno un giorno sì e l’altro pure) il diretto interessato, Green in quattro anni a Michigan State centra due apparizioni alle Final Four, è prima sesto uomo dell’anno per la Big Ten (2010) e poi giocatore dell’anno (2012), quando viene anche premiato come miglior giocatore dell’anno a livello collegiale. Ciò nonostante viene chiamato solo con la n°35 da Golden State…
DRAYMOND GREEN, 2017 | Dopo l’esordio a Toronto lo scorso febbraio, Green si conferma tra gli All-Star alla luce della solita stagione che lo vede ago della bilancia delle fortune dei suoi Warriors, a oggi titolari del miglior record NBA. In un roster con Steph Cury, Kevin Durant e Klay Thompson, Green è leader di squadra per rimbalzi (8.4), assist (7.4) e recuperi (1.9).
DEANDRE JORDAN, 2008 | Un solo anno con la maglia degli Aggies, a Texas Tech, con 8 punti e 6 rimbalzi di media in 20 minuti, ma già vicino al 62% al tiro, caratteristica che poi manterrà anche tra i pro, dopo che i Clippers ne fanno la loro scelta n°35 al Draft 2008.
DEANDRE JORDAN, 2017 | L’anno scorso è arrivata la prima inclusione in carriera nel primo quintetto NBA — un’ufficiosa investitura al titolo di miglior centro della lega — ma l’ascesa del lungo dei Clippers continua con l’esordio tra le stelle nel weekend di New Orleans, merito di un’annata che lo vede dominare la lega per percentuale al tiro (a un soffio dal 70%), terzo nei rimbalzi e ottavo per stoppate.