L'incredibile cavalcata vissuta negli ultimi 12 mesi da Isaiah Thomas tra prestazioni incredibili, investiture da parte di leggende del passato e tragedie familiari che hanno inevitabilmente pesato sul suo rendimento ai playoff
LUGLIO 2016, LA CAMPAGNA DI RECLUITING PER KEVIN DURANT | “Tom Brady sembra davvero il quarterback perfetto, non commette mai un errore”, scriveva su Twitter Kevin Durant nel 2011. E proprio il giocatore dei Patriots è stato uno dei partecipanti assieme a Isaiah Thomas all’incontro organizzato dai Celtics lo scorso luglio a Hampton, il posto dove l’ex giocatore dei Thunder tenne tutti gli incontri con le varie delegazioni NBA prima di accasarsi con Golden State (non a caso il “death lineup” degli Warriors quest’anno è diventato “gli Hampton Five”). Dopo il rifiuto del numero 35, Boston si è rifatta mettendo sotto contratto Al Horford; di certo non una presa di poco conto
AGOSTO 2016, L’INCONTRO CON ALLEN IVERSON | Tante le affinità in campo e fuori tra Thomas e Iverson, non solo dovute all’altezza, di certo non il punto di forza di entrambi. Per il numero 4 dei Celtics, la gioia di aver finalmente incontrato uno dei suoi idoli di infanzia. Un esempio, una guida da cui prendere spunto (e da scalzare a suon di record nel corso della stagione)
SETTEMBRE 2016, LA SORPRESA AL PICCOLO ROBBIE MCNULTY | “Ho visto quel ragazzo che tirava da solo a canestro e mi sono detto: ‘ ho voglia di fare qualche tiro anch’io’, così sono andato da lui e gli ho chiesto se potevo provare anch’io”. E così che Robbie McNulty, un 14enne tifoso dei Celtics, si è ritrovato al campetto di St. Peter’s Park vicino Cambridge a giocare con il suo idolo. “A un certo punto mi ha detto: ‘Io cmq sono Isaiah, piacere’. Lo so bene che ti chiami Isaiah, ho pensato!”
OTTOBRE 2016, LE DICHIARAZIONI DI INIZIO STAGIONE | “Io voglio essere un All-Star, un giocatore da quintetto All NBA e un giorno diventare l’MPV della lega. Non è una cosa detta così, tanto per parlare. È l’obiettivo che mi sono prefissato di raggiungere”. Isaia in fondo nella Bibbia, era o non era il nome del profeta che annunciava con largo anticipo il futuro?
NOVEMBRE 2016, LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA | La North Station di Boston (quella dove passano i tifosi che vanno al TD Garden) interamente tappezzata dalla scritta “Sceglietemi di nuovo per ultimo”; il modo migliore per trovare la carica giusta nella prima sfida casalinga della regular season dei Celtics giocata contro i Chicago Bulls. “È un sogno, non riesco a spiegare a parole questa emozione”
20 DICEMBRE 2016, NUOVO MASSIMO IN CARRIERA | Contro Memphis al Fedex Forum, arriva la prima grande notte della stagione della point guard numero 4: 44 punti con soli 16 tiri dal campo, sette triple a bersaglio e con 17 tiri liberi a segno nel successo 112-109 all’overtime contro i Grizzlies; il primo graffio da MVP
30 DICEMBRE 2016, TRAVOLTI GLI HEAT | Un massimo in carriera che dura poco quello di Thomas, visto che dieci giorni dopo arrivano i 52 punti contro gli Heat, coronati da un quarto periodo da 29 che lo portano oltre quota 50 (come gli aveva chiesto espressamente la madre prima del match). “Fifty, fifty, fifty!”, canta il TD Garden a fine partita
12 GENNAIO 2017, SAPETE CHE ORA È? | Il gesto di indicare l’orologio per sottolineare come i suoi punti arrivino sempre nei momenti cruciali della partita nasce quel giorno, nella sfida vinta contro gli acerrimi rivali degli Washington Wizards, battuti grazie ai suoi 20 punti arrivati nel quarto periodo. What time is it?
13 GENNAIO 2017, L’INVESTITURA DI GARNETT | “Un passo dietro Westbrook e Harden c’è lui. Se non stessero facendo una stagione fuori da ogni logica, Thomas sarebbe con merito l’MVP di questa stagione”. Parola di Kevin Garnett, convinto che il numero 4 avrebbe avuto delle chance per il premio di miglior giocatore dell’anno, se solo le due point guard di Thunder e Rockets non avessero deciso di distruggere ogni tipo di record. Il premio di “MVP ad honorem” comunque è già vinto…
FINE GENNAIO, VOTATO IL GIOCATORE DEL MESE | Il giusto riconoscimento al termine di 31 giorni vissuto da protagonista, in grado di dare la spinta ai suoi per ritornare a giocarsi il primo posto della Eastern Conference. Sono 32.9 punti di media, il quarto bottino più cospicuo in un mese intero nella storia dei Celtics
FEBBRAIO 2017, LA MANCATA CONVOCAZIONE DA TITOLARE ALL’ALL STAR GAME | La sua diventa sempre più una candidatura forte anche per l’All Star Game, a cui in molti sperano sia affiancata anche una convocazione nel quintetto titolare della Eastern Conference. L’arrivo è a pari merito con DeMar DeRozan, ma a fare la differenza in favore del giocatore della squadra canadese è stato proprio il voto del pubblico. Peccato…
FEBBRAIO 2017, RECORD DI PARTITE DA 20 PUNTI IN MAGLIA CELTICS | Nella sconfitta contro gli Atlanta Hawks 114-98, Isaiah Thomas mette a referto 19 punti, uno in meno rispetto alle 43 sfide consecutive chiuse con almeno 20 punti a referto, terminando così per un soffio una striscia da record. “Ci riuscirò di nuovo, lo so”, commenta Thomas a fine gara. Ne siamo certi anche noi
15 APRILE 2017, LA MORTE DI SUA SORELLA CHYNA | Nel momento più bello della sua carriera, dopo la conquista del primo posto a Est e la possibilità di giocare i playoff da protagonista, le aspettative di Isaiah Thomas si infrangono contro la realtà che lo mette di fronte alla notizia più drammatica della sua vita: la morta della sorella 22enne Chyna, morta a seguito di uno schianto con la sua auto
22 APRILE 2017, IL CAMBIO DI MARCIA IN GARA-3 CONTRO I BULLS | Il messaggio di Garnett nel pre-partita ascoltato negli spogliatoi e il definitivo cambio di passo dopo le prime due sconfitte: Boston ritrova il miglior Thomas e va a prendersi quattro vittorie consecutive
2 MAGGIO 2017, I 53 PUNTI NEL GIORNO DEL COMPLEANNO DI SUA SORELLA | Isaiah Thomas travolge gli Wizards in gara-2, segnando 53 punti, 29 dei quali arrivati tra quarto periodo e overtime. A fine partita racconterà ai microfoni: “Oggi sarebbe stato il 23° compleanno di mia sorella…”, senza riuscire poi a dar senso alla frase. Di certo il modo migliore per dirle addio