
Vincere non è l'unica cosa che conta: Knicks e Lakers le due squadre più ricche della NBA
La classifica annuale di Forbes ha rivelato che ognuna delle 30 franchigie NBA ha superato il valore di un miliardo di dollari, con un incremento del 22% rispetto al passato e più che : andiamo a scoprire quanto valgono dalla prima all’ultima.

1° POSTO | NEW YORK KNICKS | Valore: 3.6 miliardi di dollari | Per il terzo anno consecutivo sono sempre i Knicks la squadra con maggiore valore della NBA, una magra consolazione rispetto alle cinque stagioni passate lontano dai playoff. Il valore di una squadra però non è necessariamente dato dal successo in campo: i Knicks sono la sesta franchigia col valore più alto al mondo in tutti gli sport, grazie soprattutto al rinnovato Madison Square Garden che continua a macinare soldi. Non è mica la “World’s Most Famous Arena” per niente…

2° POSTO | LOS ANGELES LAKERS | Valore: 3.3 miliardi | Stesso discorso per i Lakers, che nonostante le difficoltà nel produrre risultati (le ultime quattro stagioni sono nella top-5 delle peggiori annate della storia della lega) continuano a godere dei 150 milioni di accordo tv e radio locale, 10-15 volte più alto rispetto ad alcune squadre di piccoli mercati. Il loro valore è aumentato del 10% rispetto allo scorso anno.

3° POSTO | GOLDEN STATE WARRIORS | Valore: 3.1 miliardi | I campioni in carica scavalcano i Chicago Bulls e completano il podio della lega, grazie a una maggiorazione del 25% dei biglietti della Oracle Arena (tanto la lista di attesa per gli abbonamenti stagionali è di 40.000 persone…). E pensare che nel 2019 aprirà anche il nuovissimo Chase Center, e i tagliandi per vedere Steph Curry, Kevin Durant e tutti gli altri non verranno via a prezzo di saldo…

4° POSTO | CHICAGO BULLS | Valore: 2.6 miliardi | I Bulls hanno perso il podio più che altro perché, rispetto all’incremento del 19% degli Warriors, loro sono cresciuti solamente del 4% rispetto alla scorsa stagione. Non dispiacetevi troppo per loro: i guadagni sono comunque vicini alla tripla cifra, con 95 milioni di dollari di guadagni.

5° POSTO | BOSTON CELTICS | Valore: 2.5 miliardi | I Celtics chiudono la top-5 della NBA grazie a un incremento del 14% rispetto allo scorso anno e un guadagno di 85 milioni di dollari.

6° POSTO | BROOKLYN NETS | Valore: 2.3 miliardi | A testimoniare il salto dei Nets in questa classifica non sono tanto le stime di Forbes, quanto la cifra concordata da Mikhail Prokhorov e Joseph Tsai lo scorso ottobre per il passaggio della franchigia in mani taiwanesi. Il co-fondatore di Alibaba ha la possibilità di diventare il proprietario unico della franchigia nei prossimi quattro anni –
I dettagli del passaggio di proprietà
7° POSTO | HOUSTON ROCKETS | Valore: 2.2 miliardi | Stesso discorso per i Rockets, passati di mano prima dell’inizio della stagione finendo in quelle dell’investitore Tilman Fertitta proprio per la cifra di 2.2 miliardi (superata poco dopo dai Nets per il record della NBA). Un investimento ben ripagato, visti i quasi 300 milioni di fatturato e i 95 di guadagni dell’ultima stagione, con un incremento del valore del 33% –
Chi è Tilman Fertitta?
8° POSTO | L.A. CLIPPERS | Valore: 2.15 miliardi | Sono passati ormai quasi quattro anni da quando Steve Ballmer è diventato proprietario dei Clippers per la cifra (al tempo sconvolgente) di 2 miliardi. Oggi i Clippers rimangono nella top-10, pur avendo un miglioramento solo del 7% rispetto allo scorso anno.

9° POSTO | DALLAS MAVERICKS | Valore: 1.9 miliardi | La classifica di Forbes è stata pubblicata prima del terribile scandalo che ha travolto la franchigia, ma ne restituisce comunque in ritratto positivo: con un incremento del 31% e un fatturato di 233 milioni, Dallas può ragionevolmente a superare la soglia dei due miliardi già il prossimo anno –
Guai seri a Dallas: un'inchiesta getta i Mavs nella bufera
10° POSTO | MIAMI HEAT | Valore: 1.7 miliardi | Incremento del 26% rispetto allo scorso anno e 63 milioni di “verde”: a Miami non se la passano male, e con le nuove maglie “Vice” che vanno a ruba è prevedibile un ulteriore miglioramento –
Wade + Vice: a Miami il merchandising va a ruba
11° POSTO | SAN ANTONIO SPURS | Valore: 1.55 miliardi | È passata sotto silenzio, ma la moglie del proprietario Peter Holt, Annie, dopo aver preso definitivamente possesso della franchigia ora ha chiesto anche il divorzio. Il futuro degli Spurs, in ogni caso, è solido: non è intenzione di nessuno nella famiglia Holt passare la mano da una franchigia che ha guadagnato quasi 60 milioni lo scorso anno, con un incremento del 32% nel valore della franchigia.

13° POSTO | SACRAMENTO KINGS | Valore: 1.375 miliardi | Se vi fa strano trovare qui i Kings, considerate che l’apertura del Golden1 Center ha permesso a Vivek Ranadive di migliorare del 28% il valore della franchigia, aggiungendoci anche guadagni per ben 50 milioni secondo le stime di Forbes.

14° POSTO | WASHINGTON WIZARDS | Valore: 1.35 miliardi | Situazione solida anche per gli Wizards, che hanno aumentato di più di un terzo il loro valore rispetto allo scorso anno.

15° POSTO | CLEVELAND CAVALIERS | Valore: 1.325 miliardi | Può una squadra con LeBron James essere solamente a metà classifica e valere un terzo dei New York Knicks? Sì, se avere LeBron James ti costringe ad avere un monte salari altissimo, tanto da pagare ben 25 milioni di luxury tax. Per questi motivi i Cavs sono stati l’unica squadra a perdere soldi nella scorsa stagione, registrando un -6.2 alla voce guadagni. Ma avere King James e andare in finale ogni anno val bene un sacrificio.

16° POSTO | PORTLAND TRAIL BLAZERS | Valore: 1.3 miliardi | Miglioramento del 24% e 25 milioni di guadagni su un fatturato da 223 milioni: nonostante il monte salari quasi in zona luxury tax, il proprietario Paul Allen non ha problemi di liquidità.

17° POSTO | PHOENIX SUNS | Valore: 1.28 milioni | Tutto tranquillo anche per i Phoenix Suns, che non arrivano i playoff da ormai otto stagioni in fila (in campo c’erano ancora Steve Nash e Grant Hill…) ma continuano a veleggiare a velocità di crociera con un incremento del 16% e 31 milioni di guadagni.

18° POSTO | OKLAHOMA CITY THUNDER | Valore: 1.25 milioni | La stagione da MVP di Russell Westbrook non ha portato solo interesse attorno ai Thunder nonostante l’addio di Kevin Durant, ma anche 64 milioni di guadagni e un incremento del 22% del valore della franchigia. Poteva andare decisamente peggio.

19° POSTO | ORLANDO MAGIC | Valore: 1.2 miliardi | Nonostante il fallimento dell’era post-Dwight Howard, la franchigia della Florida ha registrato un guadagno di 61 milioni nella scorsa stagione e un incremento di un terzo del valore.

20° POSTO | UTAH JAZZ | Valore: 1.2 miliardi | L’addio di Gordon Hayward ha fatto male alla franchigia, ma le casse rimangono in condizioni ottime: 32% di incremento, 221 milioni di fatturato e 61 di guadagni.

21° POSTO | PHILADELPHIA 76ERS | Valore: 1.18 miliardi | Come facilmente immaginabile, nessun squadra ha avuto un miglioramento maggiore rispetto ai Sixers, che hanno incrementato di quasi il 50% il loro valore, grazie soprattutto a un nuovo contratto televisivo che paga l’84% rispetto al passato. Notevole anche il miglioramento al botteghino, con ben 14.300 abbonamenti venduti: solo qualche anno fa si fermavano a 3.000…

22° POSTO | INDIANA PACERS | Valore: 1.175 miliardi | 29 milioni di guadagni, incrementi del 34% e fatturato sopra i 200 milioni: anche senza Paul George, i Pacers continuano a fare bene – in campo e fuori.

25° POSTO | DETROIT PISTONS | Valore: 1.1 miliardi | La nuovissima Little Caesars Arena deve essere il traino per l’uscita dei Pistons fuori dalle peggiori dieci della lega, così come Blake Griffin li deve trascinare tra le prime otto a Est. Le dimensioni ridotte del mercato non aiutano molto, ma l’incremento del 22% è incoraggiante.

26° POSTO | MILWAUKEE BUCKS | Valore: 1.075 miliardi | La nuova arena dei Bucks invece arriverà solo il prossimo anno, una nuova casa per Giannis Antetokounmpo e per la franchigia, che ha avuto un incremento del 37% da un anno all’altro. I conti in verde sono invece dovuti al sistema di “revenue sharing” della lega, che ridistribuisce i profitti dei più grandi con quelle che guadagnano meno.

27° POSTO | MINNESOTA TIMBERWOLVES | Valore: 1.06 miliardi | Nonostante la posizione non entusiasmante, c’è motivo di ottimismo a Minneapolis: l’incremento rispetto allo scorso anno è del 38%, i guadagni sono a quota 53 milioni e l’assenza di 14 anni dai playoff potrebbe finalmente concludersi quest’anno.

28° POSTO | CHARLOTTE HORNETS | Valore: 1.05 miliardi | Ottimo incremento anche per la franchigia di Michael Jordan, che però ha avuto bisogno del sistema di revenue sharing per cancellare il “meno” davanti ai conti e farlo diventare un profitto di 21 milioni.

29° POSTO | MEMPHIS GRIZZLIES | Valore: 1 miliardo | Stesso discorso per i Grizzlies, che hanno approfittato dei 260 milioni da ridistribuire dalle squadre per chiudere con un guadagno di 37 milioni.

30° POSTO | NEW ORLEANS PELICANS | Valore: 1 miliardo | Chiude la classifica New Orleans, che nonostante l’addizione di DeMarcus Cousins e un incremento del 33% del valore della franchigia non può cancellare il fatto di giocare in uno dei mercati più piccoli della lega, pur superando anche lei quota 200 milioni di fatturato.