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NBA, troppo forti Curry (35) e Durant (34), Brooklyn lotta ma va ko

NBA

Golden State controlla gran parte della gara ma deve lottare fino in fondo per aver la meglio della resistenza dei Brooklyn Nets, che restano in partita grazie a un eccellente 20/42 dall'arco. Per gli Warriors 69 punti in due della coppia Curry (35)-Durant (34)

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Brooklyn Nets-Golden State Warriors 114-120

Dopo i 25 punti mandati a segno nell’ultimo quarto contro i Knicks, sono ancora di Kevin Durant i primi due di Golden State nella sfida contro Brooklyn. Poi si mette in mostra Steph Curry: segna le prime tre triple della sua serata ma i Nets partono meglio e guidati dalla coppia Caris LeVert (10 punti nel primo quarto) e Jarrett Allen salgono fino al +7 sul 21-14. La reazione dei campioni in carica porta la firma di Durant (8 alla fine dei primi 12 minuti) ma soprattutto di un Curry che va a segnare anche in avvicinamento sia con la mano sinistra che con la destra: 16 al primo mini riposo per il n°30 e Warriors in vantaggio 32-29, con il doppio dei rimbalzi all’attivo (14-7) e con oltre il 57% al tiro. Il primo strappo degli ospiti arriva nel secondo quarto, griffato sempre dai canestri della coppia Durant/Curry (10/15 al tiro combinato, 11 punti il primo, 18 il secondo) che spingono Golden State sul +11, 50-39. I californiani non si fermano più: mettono 63 punti a tabellone nel primo tempo, un primo tempo che Curry chiude già con 24 punti e 5 triple a bersaglio. Si tratta di un record NBA: la settima gara consecutiva con almeno 5 canestri da tre punti a segno, una in più della striscia di sei partite collezionata da George McCloud nella stagione 2005-06. Altri due canestri dall'arco li mette Durant, che va al riposo con 14 punti, mentre Green ha già 8 punti, 8 assist e 3 rimbalzi: Golden State si avvicina al 57% dal campo e al 47% da tre punti, ha 15 punti in contropiede (contro i soli 2 dei padroni di casa) e dei 25 canestri confezionati ne vede ben 17 assistiti, il vero marchio di fabbrica della squadra di Steve Kerr, che alla pausa lunga è sopra di 14 punti (63-49). I Nets segnano 9 triple (su 20, il 45% dall’arco) ma oltre a LeVert (12) non hanno nessun altro giocatore in doppia cifra, anche se possano contare su 15 punti dalla panchina. 

Secondo tempo

Non cambia troppo la musica nel terzo quarto: Golden State controlla la gara e amministra il vantaggio, che resta costantemente in doppia cifra e lo fa grazie ancora agli strappi di Curry, che manda a bersaglio la sua tripla n°6 e chiude il quarto a quota 29. Brooklyn però non affonda del tutto, aggrappata ai punti di LeVert ma anche a quelli di D’Angelo Russell, anche se quando perfino una riserva come Alfonzo McKinnie trova i riflettori (con 5 punti consecutivi) il vantaggio degli ospiti sale fino a 19 punti, prima che il punteggio si fissi sul 93-77 al termine del terzo periodo. I Nets rientrano fino al -10 ma puntuale arriva subito il parziale dei campioni in carica per tenere a distanza i padroni di casa: fa 8-2 Warriors  con sei punti di Durant. Le triple però tengono tutto sommato in partita Brooklyn: sono due consecutive per Allen Crabbe e poi altre due di Russell, ben 19 a segno per riportare lo svantaggio sotto la doppia cifra, 108-99 e metà esatta del quarto quarto. I canestri dall’arco (e non solo) di LeVert e l’attività vicino al ferro di Jarrett Allen — che coincidono con tre errori in fila al tiro di Draymond Green — riportano i Nets addirittura a -4, 110-106 a tre minuti dalla fine. Con due punti di Russell Brooklyn fa 110-108 ma sono di nuovo di Curry (35 per lui alla fine) e Durant (34) i punti decisivi dei campioni in carica, che chiudono sul 120-114. Coach Kerr vede anche Draymond Green distribuire 13 dei 28 assist di squadra (per l'ala anche 8 punti, 5 recuperi e 4 assist) e 18 di Klay Thompson, che però continua a far fatica dall'arco (solo 1/5). Molto positiva invece in casa Nets l'ennesima prestazione sia in attacco che in difesa di Caris LeVert: l'ex Michigan chiude con 4/7 da tre per 23 punti; due in più li manda a bersaglio D'Angelo Russell e 14 Allan Crabbe dalla panchina. Brooklyn non riesce per tutta la sera a fermare il contropiede di Golden State (19-2 il conto finale), concede 23 punti da palle perse (sono ben 11 i recuperi degli Warriors) e chiude con un salto negativo di 10 il contro a rimbalzo. Positivi però i 28 assist di squadra (come quelli di Golden State) che spiegano in parte anche le ottime percentuali al tiro, attorno al 48% sia dal campo che da tre punti.