Please select your default edition
Your default site has been set

NBA Finals 2019, Curry e Kerr: "Non è finita, abbiamo già rimontato da 1-3 in passato"

NBA

Mauro Bevacqua

Sia l'allenatore degli Warriors che la loro superstar tornano con la mente alla finale di conference del 2016 vinta in rimonta contro OKC. Per crederci ancora

TORONTO TRAVOLGE GOLDEN STATE: 3-1

LEONARD, L'EROE DI GARA-4 - DECISIVO ANCHE IBAKA

OAKLAND — Steve Kerr ci mette poco, qualche secondo, per giocarsi la carta — forse l’unica — che può permettere ancora ai suoi di crederci, sotto 1-3 in una finale NBA: “Qualche anno fa ce l’abbiamo fatta, contro OKC”, ricorda. Era il 2016, era una finale di conference allora, la rimonta sui Thunder venne poi vanificata da un’altra rimonta, analoga — quella dei Cavs sugli Warriors in finale NBA — ma l’allenatore di Golden State prova a ricordare la ricetta allora vincente, l’unica possibile: “Dobbiamo cercare di vincere la prossima partita. Vincerne una, intanto. E poi vediamo”. Una frase ripetuta spesso da allenatori e giocatori spalle al muro, compreso Steph Curry pochi minuti dopo la sirena di gara-4: “Suona come un cliché ma è anche l’unico modo in cui possiamo pensare di tornare in questa serie: dare tutto quello che abbiamo nei prossimi 48 minuti, tutti, chiunque metterà piede in campo”. Il n°30 degli Warriors ammette che l’umore nello spogliatoio dei campioni in carica non sia il massimo — “Il feeling non è dei migliori”, dice — ma poi avverte: “Non è finita. Abbiamo parlato in spogliatoio tra di noi: ci crediamo, tutti, possiamo sfruttare le esperienze vissute in passato e pensare di potercela ancora fare”. Piano condiviso anche da Draymond Green: “Sono stato dalla parte sbagliata di una rimonta del genere [quella subita dai Cavs in finale NBA, dopo aver guidato la serie 3-1, sempre nel 2016, ndr]: perché non potremmo fare la storia noi, stavolta? Dobbiamo continuare a giocare con orgoglio, con fiducia in chi siamo e in quello che possiamo fare. Dobbiamo tenere la testa alta, continuare a crederci, abbiamo già vinto tre partite in fila in passato, dobbiamo farlo anche ora. Ignorare quello che scrive la stampa, non guardare la tv, concentrarci solo sul compito che abbiamo davanti”. E allora Steve Kerr prova a guardare a gara-5 non come all’ultima partita di una stagione chiusa senza la vittoria finale ma come alla prima occasione utile per dimostrare una volta di più il proprio valore: “Stasera ci lecchiamo le ferite, ma domani andiamo a Toronto, e gara-5 per noi dev’essere una sfida, il test definitivo: non vediamo l’ora di giocarla, non siamo assolutamente scoraggiati. Sappiamo di potercela fare, sappiamo di poter vincere una partita lì: questa squadra è fatta di campioni, non si arriva in finale per cinque anni in fila se non si ha dentro qualcosa di speciale”. Da far uscire e mettere in campo lunedì notte: l’ultima occasione utile per dimostrarlo.