NBA, risultati della notte: Houston sbanca Toronto, Melli perde all’OT con Phoenix
Gli Houston Rockets hanno un Harden sotto media ma vincono in Canada, complici i 28 punti di McLemore e la tripla doppia di Westbrook. New Orleans lotta e rimonta, ma perde al supplementare con Phoenix davanti ai 44 di Booker (3 per Melli dalla panchina). Washington gioca un brutto scherzo a Philadelphia; continua la crisi nera dei New York Knicks, travolti in casa da Denver. Tutti i risultati e gli highlights delle quattro gare della notte
TORONTO RAPTORS-HOUSTON ROCKETS 109-119 | Vittoria pesantissima di Houston che batte a domicilio i Raptors e passa su un parquet complicato come quello canadese. Merito della difesa dei texani (non l’arma che usano più spesso), di un Ben McLemore ispirato e autore di 28 punti con 8 triple e, nel finale, merito anche di un challenge che questa volta Mike D’Antoni si è ricordato di chiamare. Un fallo da tre tiri liberi di Austin Rivers su Fred VanVleet a meno di 80 secondi dalla sirena viene trasformato in un fallo in attacco dei Raptors, con VanVleet reo di aver “scalciato” per provocare il contatto di Rivers; il modo migliore per chiudere i conti nella partita e con il recente passato
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Russell Westbrook finisce in tripla doppia, nonostante i tantissimi errori al tiro: il numero 0 dei Rockets sbaglia 20 delle 27 conclusioni tentate dal campo (0/6 dall’arco), aggiungendo però ai suoi 19 punti anche 13 rimbalzi e 11 assist. Molto più tranquillo James Harden, che mette a referto 23 punti con 7/11 al tiro (due conclusioni dal campo in tutto il primo tempo) in un match in cui ha preferito lasciare spazio ai suoi compagni
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Toronto invece non va oltre i 24 punti con 22 tiri e 9 rimbalzi di Siakam e i 20 del solito VanVleet. Coach Nurse può allungare la rotazione, ma lascia sul parquet Kyle Lowry per oltre 42 minuti (19 punti, 8 assist e 5 rimbalzi), cercando in tutti i modi di evitare la seconda sconfitta consecutiva in casa - ma senza riuscirci
NEW ORLEANS PELICANS-PHOENIX SUNS 132-139 OT | Successo all’overtime in trasferta in back-to-back per Phoenix che domina il match contro New Orleans, dopo mezz’ora sale ben oltre la doppia cifra di vantaggio, ma poi si fa rimontare ed è costretta a combattere anche nei 5 minuti supplementari. Decisivo nel finale Ricky Rubio, autore di 4 punti e un assist che chiudono definitivamente i conti in favore dei Suns. Per lo spagnolo sono 13 punti e ben 15 assist alla sirena finale
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Protagonista indiscusso del match però è Devin Booker, che chiude con 44 punti a referto - 21 dei quali arrivano nel solo terzo quarto. Il n°1 dei Suns, dopo un modesto periodo al tiro (9/31 dalla lunga distanza nelle ultime cinque gare), ritrova mira e costanza con i piedi oltre l’arco e chiude con 5/11 da tre punti un match da 13/24 complessivo – condito anche con 9 assist e 8 rimbalzi in oltre 42 minuti di utilizzo
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Sedici minuti in campo per Nicolò Melli, che in uscita dalla panchina chiude con 3 punti a referto, due errori dalla lunga distanza e un paio di recuperi. Il n°20 azzurro è in campo nel momento più complicato della sfida, quando nella seconda parte del terzo quarto Phoenix allunga nel punteggio: il suo -10 di plus/minus risente anche di quello. Miglior realizzatore in casa Pelicans è JJ Redick, autore di 26 punti con 5 triple e alla guida di un quintetto che chiude con tutti i giocatori oltre quota 17. Ingram ne mette 21 alla sirena, ma il tiro più importante per regalare il successo a New Orleans lo sbaglia sulla sirena dei regolamentari
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WASHINGTON WIZARDS-PHILADELPHIA 76ERS 119-103 | Imbattibili in casa, sotto il 50% di vittorie in trasferta. Fino ad ora è questo il trend dei Philadelphia 76ers, che contro Washington hanno perso la peggior gara di questo inizio di stagione. “Siamo arrivati troppo rilassati” ha ammesso Ben Simmons dopo una gara in cui lui e Joel Embiid hanno combinato per 15 delle 21 palle perse di squadra, venendo puniti da 30 punti degli avversari. Il migliore per i padroni di casa è Rui Hachimura con 27 punti, seguito dai 26 con 10 rimbalzi di Bradley Beal, i 25 dalla panchina di Davis Bertans (22 in un primo tempo pazzesco da 8/8 al tiro con 6 triple a segno) e i 19 di Ish Smith
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Washington si conferma una bestia nera per i Sixers, che non vincono nella capitale dal lontano 1 novembre 2013 — nonostante negli ultimi anni siano stati decisamente più forti degli Wizards, oltre a esserlo di gran lunga in questo momento. I 40 punti subiti nel secondo quarto, complice un parziale di 16-2 degli avversari, ha cambiato il volto della partita, con i 33 di Tobias Harris, i 26+21 di Embiid e i 17 con 10 assist di Simmons che non sono riusciti a cambiarne la storia
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NEW YORK KNICKS-DENVER NUGGETS 92-129 | E dire che a 7:49 dalla fine del primo tempo i Knicks erano sotto solamente di un punto. Peccato che da lì e nei successivi 5 minuti e 48 secondi non abbiano più segnato un canestro, subendo un parziale di 23-1 che ha consegnato la gara nelle mani dei Denver Nuggets, capaci di toccare anche il +43 nell’ennesima serata terribile per i Knicks. Sono otto i giocatori in doppia cifra per coach Malone, di cui cinque escono dalla panchina e nessuno va sopra i 17 punti di Will Barton
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Parlare di cifre individuali per i Knicks ha davvero poco senso: giusto per la cronaca il migliore è stato Mitchell Robinson con 17 punti, ma ovviamente gli occhi di tutti sono puntati su coach David Fizdale. A quasi un mese dalla conferenza stampa in cui la dirigenza lo ha messo sulla graticola, i Knicks sono ancora peggio di prima (ora sono 8 le sconfitte in fila) e non sembrano avere un modo di rialzarsi, visto che neanche il rientro di Elfrid Payton ha sortito alcun effetto. “Come è stato il nostro impegno? Disgustoso” ha detto l’allenatore dopo la gara