NBA, risultati della notte: Lakers show anche ad Atlanta, Brooklyn batte Philadelphia
LeBron James non riposa ad Atlanta, domina contro gli Hawks (32 punti, 13 rimbalzi, 7 assist) e regala ai Lakers il 14° successo in fila in trasferta. I Sixers senza Embiid perdono a Brooklyn, Nikola Jokic è decisivo nel finale contro i Knicks. Indiana batte Charlotte, Golden State perde contro Sacramento e si conferma peggior squadra NBA
ATLANTA HAWKS-LOS ANGELES LAKERS 96-101 | Non si arresta la corsa dei Los Angeles Lakers, che vincono anche ad Atlanta e allungano a 7 la striscia di successi, a 14 quella delle vittorie in trasferta e portano il record stagionale sul 24-3. Difficile immaginare si potesse fare di meglio in questi primi due mesi. Gli Hawks ci provano fino all‘ultimo e nel finale hanno anche la tripla del potenziale pareggio, rifiutata da Vince Carter e sbagliata da Cam Reddish. Danny Green pochi istanti dopo invece non fallisce dalla lunetta e condanna Atlanta alla quarta sconfitta in fila
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Il miglior realizzatore in casa Lakers è LeBron James, che non risente della stanchezza al termine di un weekend iniziato con la vittoria sofferta a Miami e proseguito con il volo direzione Ohio per seguire la partita vinta da Bronny contro la sua Saint Vincent-Saint Mary’s. Il numero 23 dei Lakers chiude con 32 punti, 13 rimbalzi e 7 assist, a cui si aggiungono i 27 e 13 (con 0/6 dall’arco) di Anthony Davis
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LeBron si è divertito tanto anche ad assistere i compagni: il passaggio più bello della serata lo firma lui, trovando una linea di passaggio in transizione sotto le gambe per lanciare Dwight Howard al ferro. Una giocata perfetta per regalare la schiacciata al compagno, una di quelle che hanno fatto urlare di stupore anche il pubblico avversario
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Trae Young è come al solito l’ultimo ad arrendersi per la squadra della Georgia: 30 punti, 3 triple, 7 assist e 6 rimbalzi - ennesima ottima prestazione a livello personale, che non ha portato però la squadra al successo. Oltre a lui, Jabari Parker è l’unico degno di nota a livello realizzatIvo (12 punti), in un match terminato dagli Hawks con il 36% dal campo e meno del 29% dall’arco. Davvero troppo poco per far male alla miglior squadra NBA
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BROOKLYN NETS-PHILADELPHIA 76ERS 109-89 | Partita senza storia tra Nets e Sixers, con Brooklyn che dimostra ancora una volta di poter essere squadra competitiva anche senza Kyrie Irving sul parquet. Ci pensa Spencer Dinwiddie a guidare le danze, autore di 24 punti, 6 assist e di una super schiacciata che ha fatto letteralmente impazzire tutta la panchina. I padroni di casa chiudono in vantaggio il primo quarto e non si voltano più indietro, mantenendo la testa del match per oltre 40 minuti e tornando così a sorridere dopo due sconfitte
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Philadelphia paga molto l’assenza di Joel Embiid, influenzato e tenuto fuori per precauzione, concedendo così spazio e canestri in area a Brooklyn (ben 64 i punti raccolti nel pitturato dai padroni di casa). Ai Sixers dunque non bastano i 20 punti di Ben Simmons e I 17 senza canestri da lontano di Tobias Harris
DENVER NUGGETS-NEW YORK KNICKS 111-105 | Successo meno agevole del previsto per i Nuggets in casa contro una delle peggiori squadre della lega. Serve un ispirato Nikola Jokic nel finale a trascinare Denver: è sua la tripla del sorpasso sul 102-100, suo il canestro che chiude il parziale da 11-0 che decide il match a 24 secondi dalla sirena. Per il lungo serbo sono 25 punti, 10 rimbalzi e 5 assist; leader di un quintetto tutto in doppia cifra, con 16 punti di Barton, 15 di Harris e 14 di Murray
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I Knicks per una volta almeno posso dire di averci provato, nonostante il risultato sia sempre lo stesso: 20 punti e 9 rimbalzi di Julius Randle, 22 di Marcus Morris e poco altro, in una partita da 25% complessivo nel tiro dalla lunga distanza; davvero troppo poco per sperare di farcela
INDIANA PACERS-CHARLOTTE HORNETS 107-85 | Vittoria convincente dei Pacers, sempre più squadra da playoff a Est a differenza degli Hornets - reduci da tre vittorie in fila e battuti al termine di un match disastroso soprattutto in attacco. Indiana ricaccia indietro gli ospiti con un 35-19 di parziale nell’ultima frazione (13 i punti a referto in tutto il terzo quarto), quasi tutto realizzato dalla panchina: Aaron Holiday ne mette 12 dei suoi 23 totali negli ultimi 12 minuti, miglior realizzatore di una squadra con cinque giocatori in doppia cifra e 55 punti in uscita dalla panchina
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Per Charlotte invece c’è davvero poco da salvare: peggior prestazione offensiva dell’anno, minor numero di punti segnati (87) e percentuale di realizzazione più bassa (30.8%). Si salva solo Cody Zeller, originario dell’Indiana e in doppia doppia da 19 e 12 di fronte amici e parenti
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GOLDEN STATE WARRIORS-SACRAMENTO KINGS 79-100 | Bogdan Bogdanovic segna 25 punti, Buddy Hield ne aggiunge 19 e Sacramento trova così il successo in trasferta al Chase Center. Per i Kings è il quarto nelle ultime cinque partite (unica nota stonata il ko contro i Knicks). Gli ospiti tirano con il 60% dal campo – massimo in stagione – e trovano soltanto il quarto successo negli ultimi 25 incroci in regular season contro gli Warriors: una vittoria che porta il record di Sacramento sul 12-14
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Golden State invece chiude il match tirando con il 39% dal campo: una miseria, come i 79 punti a referto raccolti che eguagliano il minimo in questa regular season. Gli Warriors sprofondano così sul 5-23 di record, tirano 6/25 con i piedi oltre l’arco e si accontentano dei 14 punti di Willie Cauley-Stein; il grande ex di giornata, che chiude con 7/9 dal campo ma non può nulla contro il parziale Kings da 28-17 che nel terzo quarto spacca in due la gara
Gli Orlando Magic battono i Pelicans a domicilio fissando a 130 il loro nuovo massimo stagionale grazie a otto giocatori su nove in doppia cifra. Dodicesimo ko in fila per New Orleans, con Nicolò Melli di nuovo in panchina per 48 minuti
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