NBA, rissa tra Knicks e Grizzlies: arrivano le squalifiche e le multe
Pessimo spettacolo quello offerto al Madison Square Garden da Knicks e Grizzlies: i padroni di casa, sotto di 18 lunghezze nell'ultimo minuto di gioco, si lasciano prendere dalla frustrazione dopo l'ennesima palla persa, con Payton che spinge Crowder e da il via al parapiglia. Nel post partita poi il commento di Marcus Morris non fa altro che peggiorare la situazione: "Gioca come una femminuccia". Poi arrivano le scuse e le sanzioni: sospesi per una gara tre giocatori, multe da 35.000 dollari per Morris e 25.000 per Crowder
Tutto inizia con questa spinta di Elfrid Payton, arrabbiato dal fatto che Jae Crowder a 48 secondi dal termine e con 18 punti di vantaggio, voglia infierire sui Knicks - rubando il pallone e tentando il tiro dall'arco. La sua conclusione non arriverà mai perché vola a terra dopo il contatto con il giocatore dei Knicks
IL VIDEO DELLA RISSA TRA KNICKS E GRIZZLIES
Una volta ritrovata la coordinazione a la possibilità di rialzarsi, Crowder è una furia e si scaglia contro l'avversario, dando il via a una rissa che coinvolge buona parte dei giocatori delle due squadre
In casa Grizzlies è Ja Morant il più rapido a scagliarsi in soccorso dei compagni, spintonando via Payton e cercando poi di tenere a bada la frustrazione del proprio compagno di squadra
Interviene anche Marcus Morris, non inizialmente coinvolto ma protagonista poi di spinte e pugni che costeranno anche a lui una sanzione da parte degli arbitri
Dopo la revisione a replay di quanto successo infatti gli arbitri decidono di espellere e allontanare dal campo Marcus Morris: alla quantificazione della multa invece penserà la NBA nelle prossime ore
Anche per Crowder arriva lo stesso provvedimento: nonostante inizialmente fosse lui ad aver subito l'aggressione, la sua reazione è stata ritenuta spropositata e totalmente fuori controllo
Quello di Payton è stato ovviamente considerato un fallo flagrant di tipo 2, violento e non necessario: allontanamento dal parquet anche per lui
La tensione però non si è spenta una volta rientrati negli spogliatoi, ma ha continuato a montare a colpi di dichiarazioni. Marcus Morris ha definito l'atteggiamento tenuto in campo da Crowder "come quello di una femminuccia". "Io invece gioco in maniera diversa, gioco duro", ha chiosato in una paradossale intervista pochi minuti dopo l'accaduto
Crowder invece ha risposto via Twitter a un giornalista di ESPN che gli contestava il fatto di aver tenuto un atteggiamento che inevitabilmente avrebbe portato quel tipo di conseguenze. Come a dire che nell'ultimo minuto di una partita già vinta non si gioca così. La risposta non è tardata ad arrivare: "Conosco solo un modo di stare in campo fino a quando non suona la sirena. So bene che tifi per i Knicks, ma ti consiglio di dire ai tuoi ragazzi di giocare più duro e parlare meno"
Morant ha ripreso il tweet del compagno, sottolineando di essere d'accordo al 100% e che la colpa in questa vicenda sta da tutt'altra parte
Poche decine di minuti dopo è arrivato anche il tweet di scuse da parte di Marcus Morris, che con il suo commento non voleva mancare di rispetto alle donne. Una serata insomma da dimenticare, per lui e per tutti gli altri in un momento così emotivamente particolare per l'intera NBA
La beffa finale è arrivata per i Grizzlies nel momento in cui sono state comunicate le sanzioni: in casa Knicks Elfrid Payton sarà sospeso per una gara (che in NBA vuol dire non prendere i soldi per quel match), Marcus Morris invece pagherà una multa di 35.000 dollari. Per Memphis invece Jae Crowder verserà 25.000 dollari, mentre a pesare come un macigno saranno le assenze di Jaren Jackson Jr. e Marko Guduric - squalificati per una partita perché hanno abbandonato la zona delle panchine durante la rissa. I Grizzlies si ritroveranno così con la rotazione ridotta nel match contro New Orleans