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Coronavirus, quattro leghe USA chiudono gli spogliatoi ai media

NBA
©Getty
LOS ANGELES, CA - APRIL 21: A shot of the LA Clippers locker room before the Golden State Warriors take on the LA Clippers Game Four of Round One of the 2019 NBA Playoffs against the Golden State Warriors on April 21, 2019 at STAPLES Center in Los Angeles, California. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and/or using this Photograph, user is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Mandatory Copyright Notice: Copyright 2019 NBAE (Photo by Andrew D. Bernstein/NBAE via Getty Images)

Quattro leghe sportive professionistiche negli Stati Uniti — NBA, NHL, MLB e MLS — hanno deciso di chiudere l’accesso agli spogliatoi e ai campi di allenamento ai membri dei media e in generali a quelli non essenziali per la squadra. La misura è una delle tante che verranno adottate contro la diffusione del coronavirus: mercoledì è prevista una conference call tra tutti i proprietari della NBA

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

Lo sport americano si sta preparando sempre più intensamente all’arrivo su larga scala del coronavirus. Già da giorni la NBA ha chiesto alle sue squadre di farsi trovare pronte in caso di partite a porte chiuse e di promuovere il più possibile le migliori pratiche alle gare ancora in corso con il pubblico, ma anche l’ultima decisione va nella direzione della chiusura degli incontri ai tifosi e ai media. Quattro delle cinque leghe professionistiche principali — NBA, NHL, MLB e MLS, con l’eccezione della NFL che è in off-season e quindi non sta svolgendo neanche allenamenti — hanno annunciato che gli spogliatoi e i campi di allenamento verranno aperti solamente ai giocatori e ai membri essenziali delle squadre fino a nuovo ordine, una misura preventiva per proteggere la salute degli atleti e dello staff in quelle aree. I media potranno comunque avere accesso ai giocatori e agli allenatori in aree riservate al di fuori dello spogliatoio come ad esempio le sale conferenze, mantenendo una distanza di 6-8 piedi (circa tra i 2 e i 2,5 metri) tra giornalisti e giocatori in caso di interviste.

La NBA si prepara: domani conference call tra i proprietari

La NBA in particolare è ormai da diversi giorni che si sta portando avanti con i lavori per non farsi trovare impreparata, chiedendo alle squadre di implementare notevoli pratiche di prevenzione per giocatori e staff e, soprattutto, di preparare un piano di in caso di partite a porte chiuse come sta accadendo nello sport europeo. Lunedì si è tenuta una conference call tra tutti gli staff medici delle 30 squadre e lo stesso verrà fatto mercoledì tra tutti i proprietari delle franchigie insieme con la NBA, discutendo dei prossimi passi per la lega di Adam Silver. Attualmente non è stato annunciato alcun cambiamento, ma con le partite che sono tra i primi eventi che vengono fortemente sconsigliati per evitare la diffusione del virus e una situazione che evolve di ora in ora, è molto probabile che nei prossimi giorni dovranno essere prese delle decisioni.