NBA, MJ, Iverson e non solo: i 5 movimenti migliori di sempre per CJ McCollum
Il tiro cadendo all’indietro di Jordan, il crossover di Iverson, una delle tante giocate che hanno reso famoso (ed efficace) Manu Ginobili: sono queste alcune delle mosse scelte dal giocatore dei Blazers tra le più rappresentative ed efficaci mai viste su un parquet NBA. Su Twitter però i tifosi hanno poi contribuito ad aggiungerne altre
IL FADEAWAY DI MICHAEL JORDAN | Il massimo interprete di un fondamentale poi ripreso da tanti: nessuno però è riuscito a magnificarlo come MJ, in grado all'occorrenza di tirare sulla testa di qualsiasi avversario, trovando sempre il fondo della retina
IL CROSSOVER DI ALLEN IVERSON | A proposito di Jordan, impossibile non citare il crossover con cui un giovane Allen Iverson si prese gioco di lui - facendo suo per sempre un fondamentale che resta una delle armi principali per l'attaccante sia su un parquet NBA che nei campetti in giro per il mondo
MANU GINOBILI E IL SUO EUROSTEP | Tecnica, controllo del corpo e capacità di leggere i movimenti della difesa avversaria: Manu Ginobili ha reso celebrare il terzo tempo "a rallentatore" grazie al quale evitare avversari ben più atletici di lui e puntare dritto al ferro. Una mossa che ha funzionato per oltre 15 anni, replicata poi inevitabilmente da molti altri
LO SKYHOOK DI KAREEM ABDUL-JABBAR | Semplicemente il movimento più immarcabile della storia della pallacanestro, una delle principali ragioni per cui l'Hall of Famer di Lakers e Bucks è diventato il miglior realizzatore all-time della NBA. Un gesto iconico, una conclusione pronta a partire in ogni momento sulla testa di qualsiasi tipo di avversario
IL DREAM SHAKE DI HAKEEM OLAJUWON | Il miglior movimento messo in mostra da un lungo nei pressi del ferro su un parquet NBA, una finta irresistibile sulla quale era impossibile non cadere: cercare di fermare il tentativo del centro dei Rockets verso la linea di fondo, voleva dire irrimediabilmente lasciargli spazio per colpire dai quattro metri. Piede perno sempre saldo a terra e le movenze di un ballerino: uno spettacolo per gli occhi di tutti gli appassionati di pallacanestro
Questi i cinque movimenti scelti da McCollum che ha poi chiesto ai suoi follower quali fossero quelli irrinunciabili che gli erano sfuggiti di mente. Le risposte anche in questo caso non si sono fatte attendere molto...
IL TIRO SU UNA GAMBA DI DIRK NOWITZKI | Un utente ha subito fatto riferimento alla conclusione che ha reso immortale il miglior realizzatore non statunitense della storia NBA e McCollum non ha potuto fare altro che dirsi d'accordo: "Non era nella lista dalla quale ho dovuto scegliere, ma è certamente da ricordare"
IL PUMP FAKE DI KOBE BRYANT | Un altro appassionato di pallacanestro cita la finta con cui il Black Mamba, alzando semplicemente le braccia, era solito far girare la testa al proprio avversario diretto: impossibile non cadere in quel movimento, tanto era letale il jumper della leggenda dei Lakers
IL FLOATER DI TONY PARKER | Tutti ricordiamo il canestro in gara-1 delle Finals 2013 a Miami, decise proprio da un canestro del genere dal n°9 degli Spurs - anche il follower di McCollum che ne ha sottolineato l'unicità del gesto: "Quel tiro merita certamente una menzione"
IL PULL UP DI MCGRADY | In molti hanno parlato di quello di Kevin Durant, altri (anche ironicamente) di quello di LeBron James, ma il più amato resta quello di Tracy McGrady: quando stava bene, nessuno poteva pensare di contestare quel tipo di conclusione
IL BANK SHOT DI TIM DUNCAN | In un passato non troppo lontano, quanto il pallone in casa San Antonio Spurs passava spesso e volentieri dal post-basso, c'era un movimento che tutti eravamo abituati a vedere: Duncan pronto a ruotare su sé stesso, tirare verso il tabellone e inventare angoli improbabili per trovare il fondo della retina. Un altro di quei movimenti che meritavano la citazione, secondo gli appassionati su Twitter
KEVIN MCHALE E IL SUO UP AND UNDER | La classifica in parte è simile a quella stilata da McCollum, ma oltre all'aggiunta del già citato tiro su una gamba di Nowitzki, l'aggiunta è anche per il movimento letale nei pressi del ferro di Kevin McHale: una delle tante armi a disposizione di quella fenomenale versione dei Celtics anni '80