
Ripartenza NBA, i giocatori che potrebbero beneficiare delle tante assenze a Orlando
La ripartenza della stagione NBA a Orlando ha spinto diversi giocatori - in alcuni casi anche All-Star - a scegliere di restare a riposo, lasciando così spazio sul parquet ad altri talenti pronti ad approfittare di questa occasione: questi alcuni nomi di chi potrebbe trovare maggiore continuità e resa a Disney World

ALEX CARUSO - LOS ANGELES LAKERS | La defezione di Avery Bradley lascia ancora di più spazio e minuti a disposizione di Caruso - utilizzato per circa 18 minuti nei primi mesi di regular season. Non diventerà certo un titolare, ma la sua intesa con LeBron James gli permetterà certamente di godersi qualche possesso in più sul parquet

AARON HOLIDAY - INDIANA PACERS | Niente Victor Oladipo? In attesa di un sempre più improbabile arrivo di Lance Stephenson in squadra, in casa Pacers sanno bene di dover puntare su Aaron Holiday - il più giovane dei tre fratelli che giocano in NBA e quello che più di tutti potrebbe beneficiare dei minuti a disposizione (già 24 abbondanti prima della sospensione dello scorso 11 marzo)

RUI HACHIMURA - WASHINGTON WIZARDS | In una Washington decimata dalle assenza, priva tra gli altri di Bradley Beal e Davis Bertans, il rookie giapponese verrà cavalcato dagli Wizards come prima opzione offensiva e dovrà cercare in tutti i modi di non far rimpiangere l’assenza di circa il 50% dei punti a referto della franchigia

JOE HARRIS - BROOKLYN NETS | Quando si parla del roster dei Nets partito per Orlando, si fa prima a fare l’elenco dei giocatori a disposizione rispetto alla lunghissima lista di infortunati di cui dover tenere conto. Joe Harris è praticamente l’unico titolare rimasto a disposizione di Brooklyn assieme a Caris LaVert: un tiratore da oltre il 41% con i piedi oltre l’arco a cui i Nets dovranno a ogni costo provare a rinnovare il contratto in estate

CARMELO ANTHONY - PORTLAND TRAIL BLAZERS | Le assenze di Rodney Hood e Trevor Ariza non faranno altro che aumentare i minuti a disposizione di un talento che, nonostante i 36 anni, continua a essere uno dei realizzatori potenzialmente più pericolosi dell’intera NBA. E la ripartenza della stagione NBA da Orlando potrebbe essere l’ennesima buona occasione per dimostrarlo