Playoff NBA, risultati della notte: LeBron&Davis show, 4-1 sui Blazers. Vince Houston
79 punti in combinata per il duo Anthony Davis e LeBron James permettono ai Lakers di battere nel finale Portland e chiudere la serie sul 4-1. Il prossimo avversario dei gialloviola verrà fuori dalla sfida tra Houston e OKC, con i Rockets avanti 3-2 dopo il meritato successo di questa notte conquistato grazie ai 31 punti di James Harden (uno solo quello messo a referto da Danilo Gallinari). Milwaukee batte Orlando in gara-5 e chiude i conti: i Bucks in semifinale a Est sfideranno i Miami Heat
LOS ANGELES LAKERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 131-122 | Si ritorna in campo dopo tre giorni di stop e i Lakers riprendono il discorso da dove lo avevano lasciato, approfittando dell’assenza dell’infortunato Damian Lillard, ma dovendo sudare e soffrire più del previsto per portare a casa il quarto successo nella serie contro Portland - arrivato soltanto grazie al super contributo dei due All-Star che vestono la maglia gialloviola
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Partita spaziale da parte di Anthony Davis, che chiude con 43 punti a referto - alcuni dei quali arrivati negli ultimi 5 minuti di gara, per scrollarsi definitivamente di dosso i Blazers - con 14/18 dal campo, 4/6 dall’arco, nove rimbalzi, quattro assist e un 11/13 ai liberi che dimostra come il lavoro "punitivo" in allenamento dopo gara-4 (7//14 a cronometro fermo in quell'occasione) abbia funzionato
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Superlativo anche il contributo di LeBron Hames, autore di una tripla doppia da 36 punti, 10 rimbalzi e 10 assist (con +20 di plus/minus). Il numero 23 dei Lakers si conferma così imbattibile al primo turno playoff: 14 partecipazioni, 14 serie vinte
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Portland le prova davvero tutte pur di restare aggrappata alla serie, trascinata da un CJ McCollum ultimo a mollare e protagonista con 36 punti e sette assist. Miglior prestazione nella serie per Carmelo Anthony, che chiude con 27 punti a referto, a cui si aggiunge la doppia doppia da 16+10 di Jusuf Nurkic. Tutti portano il loro contributo, certo, ma nessuno riesce a compensare l’assenza di Lillard. Con lui le cose sarebbero potute andare in un altro modo per i Blazers
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HOUSTON ROCKETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 114-80 | Successo meritato dei Rockets che si portano avanti sul 3-2 nella serie grazie a un super secondo tempo, aperto con un parziale da 37-18 nel terzo quarto e chiuso con un 29-17 nell’ultima frazione. OKC infatti dura fino all’intervallo lungo, con soli quattro giocatori in doppia cifra guidati dai 19 punti di Dennis Schroder - che lascia però i Thunder dopo 21 minuti sul parquet e con buona parte della ripresa ancora da giocare
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Il miglior realizzatore in casa Rockets è James Harden, autore di 31 punti con 11/15 dal campo, 4/8 dall’arco e 5 assist in 28 minuti. È lui a guidare e armare la mano dei vari Eric Gordon (20 punti con 9/17 dal campo, nonostante gli errori dall’arco) e Robert Covington - decisivo da tre punti con 6/11 dalla lunga distanza, in un match da 22 punti complessivi
Discorso a parte va fatto per Russell Westbrook, alla sua prima gara playoff in carriera contro OKC e alla seconda partita dal 4 agosto - rientrato dopo aver recuperato dallo stiramento al quadricipite. Nonostante i minuti contingentati e l’evidente ruggine, il numero 0 dei Rockets chiude con sette punti, sei rimbalzi e sette assist
Peggior partita della serie per Danilo Gallinari, incolore e incapace in alcun modo di incidere in un match chiuso con un solo punto a referto: 0/5 dal campo, 0/3 dall’arco, sei rimbalzi e quattro palle perse in 22 minuti. Il -27 di plus/minus racconta meglio di ogni altro dato la serata da dimenticare del numero 8 azzurro di OKC
MILWAUKEE BUCKS-ORLANDO MAGIC 118-104 | Guidati da un grande Giannis Antetokounmpo, i Milwaukee Bucks vincono gara-5 118-104 e chiudono i conti nella serie contro Orlando: al prossimo turno incontreranno Miami. Prima della palla a due un minuto di silenzio per Cliff Robinson, Lute Olson e Chadwick Boseman, George Hill rimane fuori dal campo durante l'inno nazionale
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Il veterano dei Milwaukee Bucks George Hill, principale promotore della storica decisione di non scendere in campo di mercoledì scorso, è rimasto nei corridoi durante l'esecuzione dell'inno americano. Una protesta personale e silenziosa, sulla falsariga dell'esempio di Colin Kaepernick, per portare avanti quanto cominciato nei giorni scorsi a seguito di quanto successo a Jacob Blake. Hill si è poi unito ai suoi compagni scendendo regolarmente in campo per gara-5 contro Orlando
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