NBA, tweet criptici, voci di suicidio: il rookie dei Cavs Kevin Porter Jr. spaventa tutti
L'ex USC è balzato all'attenzione di tutti dopo che un suo post su Instagram - letto da molti come un possibile messaggio suicida - ha preoccupato dirigenti e coaching staff di Cleveland oltre che diversi suoi colleghi e amici NBA. Fortunatamente poi è stato la stessa matricola dei Cavs a negare tutto, affermando di star bene (e incolpando i media del polverone generato). Tutto bene quel che finisce bene, ma che spavento a Cleveland
IL POST CHE HA SPAVENTATO TUTTI | È iniziato tutto con un post, su Instagram, poi immediatamente cancellato — insieme a tutto il suo stesso account. Lo schermo tutto nero, delle inquietanti parole a commento: “Avete mai desiderato vedere la fine della vostra vita?”. È bastato questo perché il nome del rookie dei Cleveland Cavs Kevin Porter Jr. finisse “in tendenza” sui social di mezzo mondo
LA PREOCCUPAZIONE PER IL ROOKIE DI CLEVELAND | I primi a preoccuparsi per le condizioni di salute mentale del giovane giocatori sono stati alcuni dei suoi colleghi, che su Twitter hanno espresso immediata preoccupazione per le sorti del giocatore che ha concluso il suo primo anno ai Cavs con 10 punti, oltre 3 rimbalzi e 2 assist di media
IL TWEET DI RJ HAMPTON | RJ Hampton, uno dei giocatori che ci si aspetta vengano scelti nelle primissime posizioni del prossimo Draft, ha immediatamente twittato: “Preghiamo per KPJ”, seguito da un cuore nero. “Siamo con te fratello”
LE PAROLE DEL ROOKIE DELL'ANNO | Un cuore — stavolta di colore blu — e l’emoticon delle dita incrociate, in segno di scaramanzia, è stato invece il messaggio affidato ai social da parte del rookie NBA in carica Ja Morant, dei Memphis Grizzlies
L'INVITO DI GRAN WILLIAMS | Anche Grant Williams, protagonista anche nei playoff con i suoi Boston Celtics, non ha fatto mancare il suo supporto: “Prego per te, fratello. Siamo tutti qui per te, tu per noi sei importante. Se hai bisogno di qualsiasi chiamami”
LE TELEFONATE PREOCCUPATE DA CASA CAVS | Subito in soccorso sono arrivati anche membri del front office dei Cleveland Cavs, a partire dal general manager Koby Altman, l’allenatore J.B. Bickerstaff e l’assistente Lindsay Gottlieb
L'ESEMPIO DI KEVIN LOVE | Proprio nei Cavs gioca Kevin Love, uno dei giocatori che per primo ha attirato le attenzioni del mondo sulle questioni riguardanti la salute mentale dei giocatori NBA e degli sportivi in generale, scatenando un dibattito che poi ha visto altre superstar (a partire da DeMar DeRozan, e lo stesso Paul George nella bolla di Orlando) parlare apertamente dei propri problemi di depressione
SCAMPATO PERICOLO | Fortunatamente nel giro di poche ore l'allarme è rientrato, quando alcuni membri del front office Cavs hanno confermato di aver raggiunto il giocatore, trovandolo in buone condizioni. “Abbiamo parlato con lui ed è tutto a posto. Ha capito cosa può causare un messaggio criptico di questo tipo nel mondo dei social media. Imparerà da questa lezione e sarà più consapevole in futuro”, hanno fatto sapere da Cleveland, una volta riusciti a entrare in contatto con la loro matricola
IL TWEET DI PORTER JR., POI CANCELLATO | Lo stesso Porter Jr. si è rifatto poi vivo — stavolta su Twitter, prima di cancellare anche questo account — con un secondo messaggio: “I media sono i peggiori, LOL, amo chi mi sta attorno e la mia giornata : ho apprezzato le vostre preghiere e la vostra preoccupazione ma non si tratta assolutamente di tutto questo. Sto bene. I miei periodi peggiori li ho già passati, niente può essere peggio. Vi voglio bene e grazie”
IL PASSATO DI KPJ | Il rookie dei Cavs ha alle spalle un’infanzia e un passato difficile: il padre (dopo essersi fatto 4 anni di prigione per un’accusa di omicidio) venne ucciso quando “Junior” aveva solo 4 anni. Al college, poi, a USC, Kevin Porter Jr. è stato anche sospeso “a tempo indeterminato” dai Trojan per un comportamento ritenuto di danno alla squadra, tornando solo in campo per le ultime tre gare. I Bucks lo hanno scelto con l’ultima chiamata al primo giro del Draft 2019, per poi girarlo ai Cavs