NBA, le due proposte per la partenza della stagione che voteranno i giocatori
Giovedì sera o al più tardi venerdì mattina, la NBPA valuterà assieme ai giocatori i due piani presentati dalla NBA con possibile partenza il 22 dicembre e in alternativa il 18 gennaio: in ballo l’appuntamento di Natale, gli accordi TV, la partecipazione dei giocatori alle Olimpiadi. Per queste ragioni (e non solo) la sensazione crescente è che la decisione potrebbe portare a una partenza “anticipata”, con la speranza di riallineare il calendario nel 2021-22
PRIMO SCENARIO: 22 DICEMBRE | In questo caso si giocherebbero 3-4 partite di preseason, con inizio del training camp 1 dicembre e una pausa ridotta per le squadre che sono arrivate fino in fondo all’interno della bolla di Orlando
72 partite di regular season | La riduzione di gare porterebbe a giocare 10 partite in meno rispetto a una normale regular season, riducendo del 25% i viaggi rispetto al passato e con 14 sfide in back-to-back mediamente per ogni franchigia
Pausa All-Star Weekend a inizio marzo | Non è ancora sicuro se si riuscirà a tenere - vista la pandemia in corso - ma le intenzioni della NBA sarebbero quelle di fermarsi per una settimana e lasciare spazio alla partita delle stelle tre mesi dopo l’inizio della regular season
Torneo play-in dalla 7^ alla 10^ posizione | Dopo il termine della regular season previsto per il 16 maggio, doppia sfida per assegnare gli ultimi due posti playoff con la modalità del play-in: un modo per tenere in corsa più squadre e garantire altre partite spettacolari e combattute al pubblico TV
22 maggio: inizio playoff NBA | A cinque mesi di distanza dalla prima palla a due si giungerebbe quindi alla post-season, con un formato sulla carta identico a quello solito (sperando che la pandemia sia definitivamente superata e alle spalle)
22 luglio: termine delle Finals NBA | Si arriverebbe così a concludere la stagione a metà luglio o poco più in là, giusto a ridosso dell'inizio delle Olimpiadi di Tokyo - alle quali la partecipazione dei giocatori resta un punto interrogativo
Accordi per i diritti TV | Mantenere in calendario l'appuntamento con il Natale permetterebbe alla NBA di incassare centinaia di milioni di dollari in più e soprattutto di non mettere in discussione gli accordi e i contratti con le televisioni che altrimenti potrebbero essere ridiscussi fortemente a ribasso
SECONDO SCENARIO: 18 GENNAIO | In questo caso l’inizio dei training camp verrebbe rinviato al 28 dicembre, con tre settimane di preparazione da parte delle squadre prima di iniziare la regular season nel Martin Luther King Day
60 partite di regular season | La rinuncia al Natale porterebbe anche a una drastica riduzione delle partite: non più 82, né 72, ma soltanto 60 match da concentrare nel giro di poco più di quattro mesi. Dodici i back-to-back previsti in questo caso, con una riduzione del 25% dei viaggi
9 aprile: pausa All-Star Weekend | Slittato in avanti di un mesetto dunque la sospensione delle regular season per far spazio alla partita delle stelle: sei giorni di stop in una versione compressa al minimo
Fine giugno: termine della regular season | Si arriverebbe dunque a ridosso dell’estate per portare a conclusione la stagione, con i playoff nuovamente giocati nei mesi di luglio e agosto
Torneo play-in dalla 7^ alla 10^ posizione | I 4-5 giorni necessari per permettere di decidere le ultime quattro squadre che avranno accesso ai playoff (due a Est e due a Ovest) vengono confermati anche con la partenza a gennaio
28 giugno: inizio playoff | Una post-season in versione estiva che non ha riscosso grande successo TV nei mesi passati, ma che sarebbe inevitabile nel caso in cui la NBA partisse così tardi
21-23 agosto: termine della stagione | In questo caso dunque non ci sarebbe spazio per le Olimpiadi (neanche a livello TV, una questione che pesa non poco), costringendo tra l'altro i giocatori a decidere di non prendere parte ai Giochi di Tokyo 2021